Sagra della patata 2001

 

Patata leonessana, altro che kartoffen
Musica e balli intorno all’alimento diventato la bandiera del centro reatino

di FRANCESCO CHIARETTI

Trenta quintali di patate sono in lavorazione a Leonessa per celebrare la dodicesima "Sagra della Patata Leonessana". Una cinquantina di volontari, con il coordinamento della Pro loco, sta lavorando da un paio di settimane per organizzare tendoni, tavoli, stand, musiche, balli. E soprattutto per preparare i succulenti piatti che domenica pomeriggio potranno essere gustati sulla piazza centrale di Leonessa.
Gnocchi al ragù e al tartufo, patate fritte, patate riscaldate in padella con grasso e magro e tartufi. Tutto bagnato da buon vino novello. Ma la regina di tutta la festa è la patata di Leonessa, tubero raffinato come pochi. Patate a pasta bianca, gialla e rossa che, vuoi per la quota, vuoi per il tipo di terreno, vuoi per il seme non medicato né trattato, rappresentano quanto di più prelibato per questo tipo di alimento diffuso in tutte le tavole del mondo.
Dodicesima edizione, quindi, di una Sagra nata un po' in sordina in concomitanza con la Festa della Madonna di San Matteo, ma che negli anni è letteralmente "esplosa" diventando un appuntamento fisso che porta a Leonessa decine di migliaia di frequentatori. La quantità di patate consumate, infatti, è cresciuta di anno in anno: lo scorso anno non sono bastati 22 quintali. Ma la Sagra è anche artigianato e prodotti tipici. Negli stand sistemati lungo il corso si potranno degustare salumi, formaggi, dolci, farro, frutti di bosco, mele di montagna, olio, castagne, miele. L'artigianato locale riguarda la lavorazione della lana e del cotone, incisioni su legno, ferro battuto, ricami, pietre ornamentali. La Sagra è anche scienza con un convegno al quale parteciperà l'assessore regionale all'Agricoltura Iannarilli. Il "Lo studio dei suoli e le prove di confronto varietale per valorizzare le produzioni leonessane". In ballo c'è sempre la proposta di fare delle patate leonessane un prodotto Doc. Tutto è pronto, dunque. «Mancano gli ultimi ritocchi - dice il presidente della pro loco Tiziana Crescenzi - ma il grosso è stato fatto, anche se con grande fatica. Sarà una grande occasione per la valorizzazione turistica del territorio: ogni anno c'è sempre una maggiore frequentazione di oriundi e di nuovi turisti che vengono a conoscere Leonessa».
L'organizzazione della sagra è della pro loco in collaborazione con Comune e Provincia e patrocinio della Camera di Commercio, Quinta Comunità Montana, Regione Lazio ed Apt di Rieti.

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