Alla Redazione di Leonessa.org

alla quale saremmo infinitamente grati se pubblicasse  queste poche righe

 

La lettera è stata scritta con il cuore da alcuni genitori che vogliono ricollegarsi a quello precedentemente scritto e pubblicato dall’altro papà coinvolto in quel brutto pasticciaccio di inizio agosto.

Purtroppo l’estate appena trascorsa non è stata all’inizio del tutto positiva né per noi genitori né per i nostri ragazzi ma che, tuttavia, si è trasformata in  un’esperienza che ha avuto risvolti dal punto di vista umano del tutto positivi.

E’ inutile ricordare quello che è successo agli impianti di Campo Stella quel famoso 6 agosto …….. ne è stato ampliamente parlato da varie fonti di informazione e a volte anche in modo un pochino troppo dilatato;  non stiamo ovviamente qui a giustificare quello che i nostri ragazzi hanno combinato anzi, siamo stati i primi a condannare l’atto in modo molto deciso e determinato.

Ma è proprio nei risvolti positivi  che vorremmo mettere l’accento e cioè che i nostri ragazzi di fronte a un BEL GUAIO (che purtroppo penalmente non si è ancora concluso anzi è appena iniziato) non si sono tirati indietro, hanno abbracciato scopa e pala in aiuto degli operai del Comune di Leonessa, rendendosi immediatamente conto della grande “ragazzata” che avevano combinato. In una sola giornata sono cresciuti di molto ed hanno imparato; forse è proprio vero che da  un male è nato un bene.

Con loro e nostra grande gioia ci siamo resi conto della disponibilità e ospitalità della gente di Leonessa e frazioni vicine:  ovunque si recavano  a lavorare c’era sempre chi offriva loro la merenda del mattino, indipendentemente dal fatto che potevano o meno essere  a conoscenza di quanto accaduto; ma soprattutto i ragazzi hanno capito quanto possa essere  importante rispettare e salvaguardare l’altrui bene.

Da questa esperienza vorremmo soltanto dire: non giudichiamo mai perché al loro posto potremmo esserci noi, impariamo a guardare oltre.

Con queste poche righe vorremmo dire  grazie a tutti i cittadini di Leonessa,

Agli operatori ecologici che li hanno trattati e seguiti come se fossero stati loro figli,

Ed infine un  GRAZIE particolare al Sindaco Avv.to Paolo TRANCASSINI che ha capito che l’errore da loro commesso, altri non era se non una bravata di ragazzi cresciuti fisicamente ma, non ancora in grado di rendersi conto del danno che stavano effettivamente arrecando.

 Grazie e  permettici di chiamarTi solo per nome: grazie Paolo per aver guardato oltre.

 

Tre coppie di genitori che per ovvi motivi omettono il loro cognome

 

 

Egregio Signore,

Grazie di cuore per aver scelto leonessa.org.
Felice Vita.

 

Giovanni Bolletta

 

Cortese Redazione di Leonessa.org,

sono il padre di uno dei ragazzi coinvolti negli accadimenti di Campo Stella e ripresi parzialmente dal Vostro articolo 'Una Bella Storia', attualmente consultabile sulla Vostra Home Page, ampiamente descritti nei giorni scorsi dai quotidiani 'Il Messaggero cronaca di Rieti' e dal 'Corriere di Rieti', i cui articoli sono da Voi stati utilizzati come fonte.

La motivazione che, a titolo personale, mi spinge a scrivere questa mail, è quella di descrivere meglio i fatti accaduti in quel fatidico 6 agosto u.s., per evitare speculazioni sulla pelle di chi è coinvolto e inducendo una riflessione da parte di chi legge.

Vi sarei profondamente grato se poteste pubblicare questa mia e Vi ringrazio anticipatamente.

Comincio dalla descrizione dei fatti:

nella giornata del 6 agosto, accompagnavo alcuni dei sette ragazzi in località Vallonina, per trascorrere una giornata tra pic-nic e partitella a pallone, come fatto in altre occasioni.
Alle 17:30 sarei dovuto tornare a riprenderli per riportarli in paese ma, alle 16:30 circa, venivo purtroppo anticipato dalla telefonata di mio figlio con la quale mi comunicava di recarmi con estrema urgenza presso la caserma dei Carabinieri di Leonessa, senza fornire ulteriori spiegazioni.

Una volta giunto, venivo messo al corrente dal Comandante della Stazione che mio figlio, insieme agli altri 6 ragazzi, era stato colto in flagrante mentre arrecava danni alla stazione sciistica di Campo Stella con presunto furto di materiale sciistico dal gabbiotto preposto allo stoccaggio di sci e scarponi.

Ovviamente c'è stata la trasmissione dell'informativa relativa da parte dei Carabinieri all'Autorità Giudiziaria e tutto ciò che ne conseguirà.
Nel momento in cui Vi scrivo, non sono ancora entrato in possesso della suddetta informativa per cui non mi è ancora chiara la motivazione reale.

Questi i fatti, raccontati sinteticamente.

Per quanto mi riguarda non c'è stata, e non ci sarà mai, nessuna intenzione di trovare una giustificazione per il comportamento scriteriato di mio figlio.
C'è stata semmai una ferma condanna con punizione esemplare ma non posso per questo dimenticare la bontà d'animo, l'onestà e la correttezza dimostrate dallo stesso in più di un'occasione.
Non posso pertanto più tollerare che la verità venga resa più scenografica a vantaggio della notizia bomba da sbattere in prima pagina, tenendo anche conto di ciò che è stato scatenato, con l'esercito dei moralisti pronto a 'lapidare' a morte dei ragazzi, e non dei delinquenti, che stanno pagando per la stupidaggine di un pomeriggio.

Ci sono state persone a me molto vicine che non hanno esitato un secondo a diffondere il 'verbo', senza quel briciolo di dignità che in certe situazioni dovrebbe contraddistinguere gli amici.
Così come ci sono stati Amici, quelli veri stavolta, che hanno immediatamente dimostrato il loro senso di attaccamento, pur condannando con fermezza l'accaduto.
Ai primi dico 'Chi è senza peccato scagli la prima pietra', ai secondi 'Grazie!'. Se non altro ho aperto gli occhi.

E' stato raccontato che i fatti si sono svolti di notte, così da dare una connotazione criminale a tutta la faccenda ma, in realtà, tutto è accaduto in pieno pomeriggio, intorno alle ore 15:30 circa, sotto il sole cocente di Agosto, a ridosso di una strada abbastanza trafficata.
Il tutto ovviamente si evince dagli orari indicati nei verbali dei Carabinieri della Stazione di Leonessa.
Tutto ciò la dice lunga sull'organizzazione della mini banda di villeggianti, come uno dei giornali suindicati ha definito il gruppo dei ragazzi.
Qualcun'altro li ha chiamati 'gang romana'......

I ragazzi sono stati definiti ladri perché rubavano sci e scarponi dall'interno di un container sito in Campo Stella e in più di un'occasione questo appellativo è stato utilizzato per il titolone dell'articolo.
In realtà, come si evince anche dalla dichiarazione del Sindaco di Leonessa, Avv.Paolo Trancassini, trasmessa sia ai Carabinieri che all'Autorità Giudiziaria, ' nulla è stato sottratto dal deposito oggetto dei danneggiamenti '.
Pertanto la reponsabilità dei ragazzi si riduce a 'lievi danneggiamenti' (leggasi vetri rotti e latta di olio rovesciata).
Gli stessi, tra l'altro, sono stati interamente risarciti e ripristinati grazie al doveroso interessamento delle famiglie e dei ragazzi stessi già dal 7 agosto e cioè dal giorno successivo a quello nel quale i fatti si sono svolti.
Nella notte tra il 6 e il 7 Agosto, inoltre, alcuni genitori hanno presidiato la struttura, onde evitare che dalla stessa, non ancora messa in sicurezza, potesse essere trafugato del materiale.

Nei giorni successivi le famiglie, in accordo con l'Avv.Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa, che personalmente non smetterò mai di ringraziare per la comprensione e l'umanità dimostrate nella gestione di una situazione così delicata, con il duplice intento di risarcire ulteriormente il Comune di Leonessa ed i suo cittadini ed infliggere una lezione di vita ai ragazzi, hanno fatto sì che gli stessi prestassero Servizio Sociale, affiancando di fatto gli incaricati del Comune stesso nella pulizia delle strade delle frazioni leonessane.

Mi premeva ringraziare, e scusarmi allo stesso tempo, con tutti coloro che, ignari della motivazione che ha portato i ragazzi per le strade dei loro paesi, li hanno accolti con gioia ed ospitalità, arrivando persino ad offrire loro la merenda mattutina: avendoli personalmente conosciuti, sono sicuro che l'avrebbero fatto anche se fossero stati a conoscenza dei fatti.

Un grazie di cuore anche agli incaricati del Comune di Leonessa, a chi sapeva e a chi no, perché hanno messo sin da subito i ragazzi a proprio agio, trattandoli con rispetto e da loro pari.

Prendendo spunto dal titolo del Vostro articolo, una bella storia, anche se, detto tra noi, ne avrei fatto volentieri a meno.
Sicuramente un'esperienza che ha insegnato molto ai ragazzi, ma anche al sottoscritto, i quali, anche se non espressamente richiesto, hanno continuato a prestare la loro opera sociale anche dopo il periodo pattuito.
Non solo ma, come da Voi citato, alcuni di loro si sono anche resi disponibili per dare una mano nella prossima Sagra della Patata.

Tutto ciò la dice lunga sulla delinquenzialità dei citati ragazzi che hanno l'unica colpa di aver spento il cervello per 10 lunghi ed interminabili minuti a seguito dei quali, insieme alle loro famiglie, si sono ritrovati proiettati in un vortice di paura, dolore e rabbia e hanno vissuto un'estate senz'altro 'indimenticabile'.

Mio figlio è ampiamente pentito per ciò che ha fatto, non cerca giustificazioni per un gesto così insulso ma ritengo che abbia pagato, e pagherà ancora, per la sua sciocchezza.

Vi sarei grato se poteste pubblicare questa mia lettera, per correggere in alcuni passaggi quanto detto sino ad oggi, per dovere di cronaca e per il rispetto e l'amore che ho di mio figlio.

Comprenderete la mia scelta di restare anonimo ma in questo delicato momento vorrei tutelare, per quanto ancora possibile, la privacy del minore.

In fede.

Un padre.

 

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