La Fontana Farnesiana (XVI Secolo)
Al limitare della piazza 7 Aprile 1944, in corrispondenza del Palazzo Comunale, un'area ottagonale pavimentata in cotto e leggermente degradante verso il centro ospita la Fontana Farnesiana. Di struttura anch'essa ottagonale, la fontana s'imposta in tre gradini. La vasca presenta, alternativamente su quattro lati, stemmi scolpiti a rilievo circondati da elementi nastriformi.Degli stemmi tre sono leggibili e sono: quello del Comune di Leonessa ed un altro con il campo attraversato diagonalmente da una banda: il quarto invece è di impossibile definizione. Al centro della vasca un balaustro ancora una volta ottagonale, ornato a riquadri alterni con quattro delfini e quattro mascheroni,sostiene il coronamento piramidale costituito da tre figura femminili alate e culminante con una base circolare sormontata da una sfera.  I mascheroni, le figura alate e la sfera ospitano le bocchette per l'acqua. La fontana,costruita in pietra fiorentina, ha forma estremamente lineare.      Sulla base della vasca corre l'iscrizione:                                                          << DULCIOR HAC NULLA EST HAC NULLA SALUBRIOR UNDA MONSTRORUM LICET FAUCIBUS ILLA CADAT, AUSTRICAE DONUM EST DIVAE, QUAE NON MODO NOBIS SED DOLET INGENIUM MITIUS ET FERIS,MDXLVIII>>.        Secondo l'epigrafe, la fontana sarebbe il dono che Margherita d'Austria, moglie di Ottavio Farnese, fece alla città di Leonessa. In realtà l'opera, pur inserendosi nell'attività di rinnovamento della città iniziata dopo la vista di Margherita d'Austria nel 1452,fu voluta e commissionata dai Priori dell'epoca. Risulta infatti dalle fonti che,ottenuto il permesso dalla Duchessa nel 1547, fu ordinata la costruzione della fontana al maestro Nicola di Joanni Carlo da Firenze, con l'impegno di consegnarla dopo un anno e di procurarsi due scultori e di costruire un acquedotto in pietra che l'alimentasse.   Sottoscrissero il contratto di commissione gli anteposti Andrea Boccanera,     J.Bernardinus Petri Juliqui, Joannes Marcotiis, Lasarus Franceschetti e Joannis Aquetis.                                                                                                 I lati del poligono della vasca si presentano come una struttura lineare, salvo nei quattro punti di inserimento degli stemmi, dove per altro la decorazione nastriforme, molto leggera, non costituisce elemento dissonante.                   La fontana appare in buono stato di conservazione, fatta eccezione per uno dei quattro stemmi scolpiti sul basamento che risulta fortemente deteriorato  e per la pavimentazione in cotto, che ospita la fontana, anch'essa notevolmente degradata. L'effetto originario risulta essere però notevolmente alterato dal coronamento centrale di epoca certamente posteriore.

(1998 - Le Fontane del Lazio)

 

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