Centesimo Palio del Velluto,
vince il Sesto di Forcamelone           
di Francesco Chiaretti

Il Sesto di Forcamelone ha vinto la centesima edizione del Palio del Velluto di Leonessa che si è concluso ieri con le gare della "Tenzone della corda" per cavalieri e della "Corsa del pane" per le dame, dopo che sabato si era disputata la gara dell'Anello a cavallo vinta dal Sesto di Torre davanti a Corno e Forcamelone. La sommatoria dei punteggi parziali delle varie gare, quindi, ha consentito a Forcamelone di vincere il Palio di Velluto pregiato strappandolo a Corno che lo aveva vinto lo scorso anno. A seguire gli altri Sesti: Croce, Torre, Poggio e Terzone.
Il Palio del Velluto è la rievocazione storica di una grande manifestazione nata nel 1464 per onorare la festa dei Santi Pietro e Paolo e la grande fiera franca che vi era collegata; competizione che venne poi sospesa nel 1557 e ripresa soltanto nel 1997. Quest'anno, quindi, è stata disputata per la centesima volta. Imponente, e contornato da spettacolari prove di destrezza, è stato anche il grande corteo storico. Per le vie cittadine hanno sfilato più di 400 figuranti in costumi d'epoca, disegnati e realizzati per l'occasione: priori e magistrature cittadine, gruppi dei Sesti e delle corporazioni, cavalieri e contadini, insieme con Margherita d'Austria, feudataria di Leonessa e con le rappresentanze di altre città italiane e della città francese di Gonesse, gemellata con Leonessa.
Il tutto al suono dei Tamburini e delle chiarine che hanno scandito il passo delle sfilate e delle varie gare.
La partecipazione di questa edizione è stata rilevante, con gruppi provenienti da varie città: Antrodoco (Confraternita della Misericordia), Ardea (Coro dei Rutili Cantores), Roma (gruppo teatrale BNL e danzatrici), Paliano (figuranti storici), Ascoli (trampolieri della Compagnia dei Folli), Colmurano ( i Falconieri), Assisi (Sbandieratori del Calendimaggio), Foligno (Compagnia de li Scacciati), Orvieto (Mastro Giullare Gianluca Foresi), Città della Pieve (Mangiatori di Fuoco) ed infine Gonesse (dalla Francia con rappresentanti in Corteo e una taverna con le pietanze tipiche rinascimentali francesi). Strepitoso è stato il successo riscontrato dalle Taverne dei Sesti (quest'anno anche quelle di Gonesse e di San Pietro) che hanno distribuito fino a notte fonda pietanze cinquecentesche e piatti tipici locali in suggestive cantine al lume di candela..