Gli Statuti

di Luigi Nicoli

 

La rivista "Leonessa ed il Suo Santo" ha curato la ristampa del volume sugli statuti di Leonessa riguardanti le norme civili. L’edizione originale è datata 1621 e fu data alle stampe dal Cancelliere del Comune di Leonessa Consalvo Diotegurdi di Accumuli. L’unica copia esistente è stata “scovata”, presso la biblioteca del Senato della Repubblica, da Andrea Pasquali. E proprio Andrea e Rossella Barberini ne hanno fatto prezioso ed originale omaggio agli invitati al loro matrimonio, dimostrando gusto e sensibilità, sfidando l’imperante consumismo di tali cerimonie.

La Dott.ssa Francesca Pasquali, neolaureata in Lettere Antiche, ne ha curato la non semplice traduzione con competenza e con quell’amore e quella passione tipiche di chi affonda le proprie radici a Leonessa. Al Prof. Pino Cultrera, ormai leonessano a tutti gli effetti, è stata affidata la redazione dell’introduzione esplicativa, nella quale l’autore, con la solita competenza, perizia e chiarezza, ha affrontato i vari argomenti del libro, rapportandoli al periodo storico nel quale fu redatto. Cultrera avverte giustamente il lettore che non si tratta di uno studio sugli Statuti ma di “una (loro) chiave di lettura per chi vuole soddisfare la propria curiosità su un aspetto poco noto della storia leonessana.” Una preziosa guida, aggiungo io, per il lettore sapientemente guidato a districarsi tra un’intricata foresta di norme antiche e di termini giuridici.

Il libro, che costituisce un sunto degli Statuti originali trascritti dal giurista leonessano G.B. Ciucci nel 1606 in tre tomi (1600 pagine), fu commissionato dal Gran Consiglio dell’Universitàs di Leonessa per rendere più agevole la consultazione delle leggi e norme civili ma anche per evitare il deterioramento degli originali e le continue manomissioni.

Solo 15 anni dopo, nel 1621, il Cancelliere Diotegurdi riuscì a dare alle stampe il

 volume a Terni presso il Guerrieri. Il motivo di tale ritardo va probabilmente ricercato

 nel fatto che le disposizioni di quel testo dovevano risultare sgradite ad alcune persone

 di rango, come dimostrano le manomissioni ed alcune pagine mancanti.

Sulla copertina del libro è stampato il titolo e lo stemma di Leonessa con due motti in latino. Il sottotitolo leggi civili della città di Leonessa esplicita l’argomento del volume. che consta di 83 pagine. Nelle prime tre si trova stampato ilCalendario delle feste del regno di Napoli con le statutarie della comunità dei Leonessa”, fatto stampare a spese del Cancelliere di Accumuli. Si tratta di un documento di notevole interesse storico-religioso poiché consente di risalire alle feste ed alle relative tradizioni del periodo.

Segue un suggestivo messaggio dei Priori e del Popolo di Leonessa al lettore; messaggio che esalta gli aspetti tradizionali e sacrali degli antichi Statuti, i precetti degli antenati”, che affondano le loro radici nel diritto Romano e che vengono fattiritornare in vigore non per cosa antica ma per cosa divina” affinché si possano amministrare sapientemente tanto gli affari pubblici quanto quelli privati per procurare ai cittadini il diritto di cittadinanza e l’aumento delle prosperità.”

Quindi si passa alla trattazione dei cinque argomenti di consta il volume, ripartiti nei 18 capitoli degli Statuti: i danni dati; la procedura nelle cause civili; la capacità giuridica dei minorenni e delle donne; gli obblighi dei funzionari farnesiani nella procedura civile; la disciplina dell’eredità.

Il capitolo sul danno dato (gabella medievale sull’affitti dei pascoli e sanzione sui danni provocati dagli animali al pascolo) occupa circa un quarto dell’intera trattazione, ed è molto interessante anche dal punto di vista antropologico. Permette, infatti, ricostruire sia la genesi dei conflitti tra agricoltori e pastori, sia le varie tecniche del lavoro contadino (semina, aratura, mietitura, trebbiatura, allevamento), sia di risalire ai vari tipi di colture, e quindi di cibi.

Molto interessanti dal punto di vista storico-antropologico sono pure i capitoli sulla capacità giuridica dei minorenni e delle donne e sull’eredita. Attraverso le varie norme in essi espressi si può tentare di delineare il ruolo della donna e degli adolescenti di quel tipo di società. Ruoli subordinati e subalterni alla figura maschile, tipici della società patriarcale, come dimostrano le norme che escludevano le donne dall’eredità in caso di assenza del testamento,perché conviene alla pubblica utilità che sia favorita la prole maschile perché ci sia futura eterna memoria della ricchezza paterna attraverso i nipoti e la loro prole, e quelle che vietavano alle donne di stipulare qualunque tipo di contratto senza il consenso di due parenti stretti consanguinei e del marito; del quale occorreva addirittura la presenza.

Chiude il volume ilSummario e descrizione della terra di Leonessaestratto da una accurata relazione di Sebastiano Marchesi, del 1593, sugli stati Allodiali inviata al duca di Parma Ranuccio I, appena succeduto ad Ottavio, marito di Margarita d’Austria. Questo capitolo, oltre che trattare della descrizione geo-orografica e storica dell’altipiano di Leonessa, è importante perché fa risalire la fondazione della città alla leggendaria vicenda dell’uccisione dei Sette Baroni, riportata nel testo, ritenuto da taluni secentesco, di Piertopaolo Costantini e il Labella Sull’origine e fondazione di leonessa e delle sue ville.

Nella sua totalità si tratta di un libro importantissimo perché come scrive Pino Cultrera

 nell’introduzione perché,unitamente ai due volumi del Ciucci, rappresenta la sola

 documentazione originale pervenutaci sino ad oggi, dato che sono andate perdute da

 tempo sia l’originale, sia le copie più antiche degli Statuti, risalenti al 1379.

Un libro, dunque, che ogni leonessano dovrebbe leggere per conoscere e riappropriarsi delle proprie radici storico-culturali. Il volume sarà presentato nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune per l’estate leonessana.

Un grazie, infine, mi sia concesso di esprimere, a nome di tutti i miei compaesani, a coloro che si sono prodigati per la realizzazione del libro.