"Leonessa Città museo", questa l’estrema sintesi per indicare le maggiori  peculiarità di questo Comune posto sul versante Nord del Terminillo; questo anche il nome di una commissione consiliare consultiva con la creazione della quale abbiamo pensato di poter mantenere, volorizzare, recuperare e promuovere tutta l’arte di questa città: le chiese, i dipinti, gli affreschi, le antiche porte di accesso, i palazzi, ed in generale il centro storico, ancora ben conservato.

 "Leonessa Città museo", oggi ancora di più, dopo l’attento restauro operato recentemente del Convento                        di San Francesco edel suo bellissimo chiostro. Il complesso, cessate le sue funzioni di propria destinazione a sito conventuale (1809 decreto Murat), con l’unità d’Italia e al conseguente liquidazione dell’asse ecclesiastico, ha assolto prima le funzioni di carcere mandamentale poi è stato lasciato in un colpevole stato di abbandono senza alcuna manutenzione né ordinaria né tantomeno straordinaria, ad eccezione di un intervento di risanamento realizzato nell’87 e riguardante la parte più settentrionale del convento che, purtroppo, è principalmente  consistito in una profonda alterazione del manufatto. Ora comunque, grazie al nuovo intervento di restauro operato questa volta in maniera seria con l’apporto di professionisti di livello, il gioiello di architettura si rivela in tutta la sua originaria bellezza. 

"Leonessa Città museo" anche perché un ala del convento, grazie ad un ambizioso progetto dell’Amministrazione Comunale ed ai fondi della Comunità Europea (Ob.5b), ospiterà un museo demoantropologico realizzando così un’ottima sintesi tra l’opera d’arte e la struttura museale. Questa ci sembra la strada da seguire in centri come Leonessa: recuperare mantenere gli edifici storici ma anche programmarli ed inserirli in progettidi crescita culturale e sociale del Comune stesso;  in questo modo  l’opera architettonica tornerà a vivere non solo per una banale inaugurazione ma, grazie ad un connubio di passato e presente, proiettandosi, nel futuro.

Per tutto questo, occorre una politica di sensibilizzazione e di crescita culturale, ma anche una decisa scelta di campo da parte degli Enti Maggiori  (Provincia, Regione, Stato), che permetta investimenti non solo nei recuperi dei centri storici, ma anche nei progetti di utilizzazione degli stessi: una  politica che aiuti chi amministra i Comuni piccoli per numero di abitanti, ma grandissimi e straordinari, come Leonessa, se si considerano i suoi tesori.

Avv. Paolo Trancassini,  Sindaco di Leonessa

 

Ex Convento di S. Francesco

Progetto: Arch.ti G. Stockel, A. Del Bufalo,R. Dionisi Ing. G. Tosti.

  Materiali e tecnologie: U. Calandrella - Leonessa

 

Mostrare come un importante monumento cittadino, abbandonato  ed ormai prossimo al collasso fisico, possa essere recuperato alla città per ricordare l'attività materiale e spirituale della popolazione della zona. Questo è il senso della illustrazione riguardante il restauro ed il consolidamento statico dell' ex Convento di San Francesco a Leonessa. I lavori documentati, sono una parte di quelli che hanno come obiettivo il completo recupero del complesso monumentale di San Francesco. Il complesso è  attualmente formato da tre parti non comunicanti fra loro: la chiesa, con annessi la sacrestia e gli ambienti della canonica; la cripta sottostante la cappella del Presepe, ed il convento, di cui il chiostro costituisce elemento caratterizzante. Queste parti unificate tra di loro ospiteranno in futuro un museo cittadino.

Attualmente sono in corso di ultimazione i lavori di consolidamento e restauro. I principali ritrovamenti sono stati: la messa in luce di una bifora; anomalie dell'apparato murario del lato est  del chiostro che fanno ipotizzare fosse parte delle antiche mura urbane; la messa in luce di alcune strette finestre nella muratura est del chiostro; la posizione non centrale della cisterna interrata rispetto alla geometria del cortile del chiostro; il ritrovamento di affreschi che indicano come al di sopra dell'ex sala cinematografica dovessero esistere le celle dei frati; la messa in luce di un affresco, della stessa fattura e qualità di quelli rinvenuti negli ambienti ipogei presenti sotto la canonica e la Cappella del Presepe della chiesa di San Francesco.

Attualmente sia gli affreschi che i locali che li ospitano sono stati completamente restaurati sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Lazio.

 

legenda

1 Pianta piano terra

2 Sezione trasversale

3 Sezione longitudinale

4 Particolare centina sollevamento archi

5 Sollevamento volte a crociera

6 Ripristino strutturale al primo livello

7 Volte chiostro ante intervento

8 Visuale loggiato sul chiostro

9 Volte a crociera dopo lÕintervento

10 Veduta chiostro ante operam

11 Veduta chiostro post operam

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