Rassegna Stampa 
  
 
       

 

 

www.mepradio.it  29 Dicembre 2009

 

lo scorso 24 dicembre, è stato attivato per Albaneto il nuovo ripetitore RAI in digitale terrestre.
Trattasi, esclusivamente, di RAI Uno, RAI Due e RAI Tre.

Massimo Spadoni (www.mepradio.it)

 

 28 Dicembre 2009

 

di GIACOMO CAVOLI

Nell’immaginario collettivo, Natale fa rima con neve, ma fino ad ora a farla da padrone al Terminillo sono stati solo acqua e nebbia, con il risultato di scarsi approcci agonistici alla montagna, piste chiuse e con gli ultimi fiocchi di neve avvistati il 19 dicembre, poi più nulla.
Certo, qualcuno a sciare ci ha provato, ma è stato possibile solo per gli amanti del fondo la cui pista è rimasta aperta fino alla viglia di Natale, poi è stata chiusa. Il parcheggio di Pian de Valli, utilizzato dai terminillesi come modello statistico per calcolare la quantità dei turisti, non si è mai riempito completamente. E a bocca asciutta rimangono anche le società sciistiche, partite in carica anche quest’anno, complice il fitto calendario di gare allestito dal Comitato Fisi regionale e provinciale, che per molti eventi prevede il patrocinio degli sci club di Terminillo, Vazia e Leonessa, oltre alle consuete fasi provinciali e regionali scolastiche di sci alpino in programma a Cittareale: «Per l’inizio di questa stagione abbiamo ottenuto la riaffiliazione di tutti i gruppi sportivi di Rieti e provincia (undici in tutto, ndr), compreso lo sci club “Cicala Bianca”, rimasto fermo lo scorso anno per questioni organizzative - commenta Gianni Boncompagni, presidente provinciale Fisi - Al momento possiamo contare più di 500 tesserati tra tutte le società , ma il numero è destinato a salire, per raggiungere, in linea di massima, il migliaio di iscritti dello scorso anno».
Sembra così rimanere invariato l’andamento delle adesioni, con gli undici club che sembrano puntare sempre più sulle categorie dei Baby, Cuccioli e Ragazzi, con i tanti buoni nomi scaturiti dalle classifiche dello scorso anno e le speranze da far emergere nella nuova stagione, ufficialmente avviata il 19 dicembre a Campo Felice con il “XIX Trofeo Intercral”, annullato per lo “scarso innevamento”, come recita testualmente il sito web della Fisi. Dunque, neve permettendo, i primi appuntamenti saranno previsti per il 4 e 5 gennaio, sempre a Campo Felice, per dare il via al lungo calendario dello sci alpino, che si protenderà fino al primo week-end di aprile, superando così di molto la serie di gare proposte nello sci di fondo, quasi tutte previste, sino a marzo, tra Monte Livata, Terminillo e Leonessa.

 

 14 Luglio 2009

 

Ieri pomeriggio, nella chiesa di San Carlo Borromeo di Leonessa, si è tenuta la presentazione del libro “Leonessa sacra” di Luigi Casula e Mauro Zelli, voluto e sostenuto dalla Diocesi di Rieti. Casula, architetto e membro della commissione diocesana di arte sacra, con un master in progettazione e adeguamento di chiese, leonessano e conoscitore del territorio, collabora con la Diocesi per il restauro e la conservazione dei beni ecclesiastici. Zelli, anch’egli leonessano, farmacista e appassionato di storia e arte sacra, promuove mostre e dibattiti sulla storia locale. Il testo, ricco di foto e planimetrie, rappresenta una sorta di compendio della storia, dell’arte e dell’architettura del territorio di Leonessa. Gli autori hanno attinto a tutta la bibliografia disponibile e hanno studiato documenti e fonti in biblioteche ed archivi, realizzando un’opera preziosa e originale per l’appassionato di storia e di arte, ma anche leggibile e accattivante per chi voglia conoscere le bellezze della terra leonessana. Schematico e chiaro, il volume può anche essere considerato una guida facile da consultare per chi voglia conoscere le opere delle chiese della città, ma anche ricco di documentazione e di riferimenti alle fonti che ne fanno un testo scientifico di spessore e di notevole interesse

 

 
 24 Dicembre 2009


Regalo di Natale dalla giunta della Pisana per la provincia di Rieti. Il Piano regionale 2010-2012 firmato dal commissario alla sanità Guzzanti conferma quanto intrapreso e predisposto in precedenza dal consiglio regionale per il nostro territorio. I consiglieri Massimi e Perilli spiegano che «il De Lellis costituirà il presidio di riferimento dell’intera provincia ed opererà in maniera accorpata alle strutture Grifoni di Amatrice e Marini di Magliano. Quest’ultimo diverrà un Ptp con potenziamento delle attività ad alta integrazione socio sanitaria. Mentre l’ospedale di Amatrice, data la peculiarità della zona, conserverà una dotazione minima di servizi tale da assicurare al distretto dell’alto Velino (10mila residenti), una piattaforma assistenziale con primo soccorso, osservazione breve e day-hospital medico, garantendo la gestione di prossimità dei pazienti con bisogni assistenziali di tipo intermedio con l’attivazione di un Ptp con posti letto a gestione dei medici di medicina generale, unitariamente agli infermieri». (a. bo)
 

 9 Dicembre 2009

 

Leonessa vivrà il suo Natale
 

di dialogo grazie al prefetto Messa contesa Il rito si terrà in chiesa ma in orario scolastico Il sindaco Trancassini felice: «Ora vedo la preside più serena»

Marco Fuggetta -  Il Natale porta in dono a Leonessa un compromesso sulla vicenda dei festeggiamenti nell'istituto comprensivo che raccoglie materna, elementare e media. Un compromesso che sembrerebbe accontentare tutti, dal sindaco Paolo Trancassini ai cittadini. La vicenda, lo ricordiamo, era nata con le veementi proteste di tanti cittadini, genitori di bimbi in età scolare e non, che avevano investito anche il sindaco, chiedendogli di risolvere la questione. Ma quale era in effetti la questione? La decisione assunta dalla scuola di spostare la tradizionale messa, che si teneva negli anni passati all'interno della struttura scolastica in orario di lezione, al pomeriggio e fuori dall'istituto. I genitori avevano protestato e lo stesso primo cittadino aveva definito la scelta inopportuna e aveva chiesto che si tornasse alle antiche tradizioni. Successivamente Trancassini aveva proposto una mediazione: messa fuori dalle mura della scuola ma in orario scolastico in maniera tale da permettere ai bimbi di partecipare accompagnati dalle maestre. E ieri sembra sia arrivata la mediazione decisiva del prefetto di Rieti, Silvana Riccio . Una mediazione basata proprio su questo compromesso. «Sono molto contento della mediazione dell'istituzione - dichiara Paolo Trancassini - grazie all'intervento della Riccio la preside ha infatti dato disponibilità a tenere la messa in orario scolastico ma nel luogo sacro per eccellenza e cioè in chiesa». Oltre alla soddisfazione per la decisione, Trancassini sottolinea anche la «ritrovata serenità della preside, alla quale va dato atto di aver rivisto la sua decisione. Sono contento per tutti i leonessani, che non sono mai stati divisi e non lo saranno neanche questa volta. Adesso mi piacerebbe che il prefetto partecipasse al rito che faremo tutti insieme. Già l'ho invitata è spero che venga - conclude Trancassini - Da quest'anno la messa di Natale a Leonessa sarà anche un simbolo di dialogo, di confronto costruttivo e di pace».

 

 

 9 Dicembre 2009

Gabriella Serva, preside del polo comprensivo di Leonessa, spiega le sue ragioni: «Amareggiata per questa polemica»

«Il Natale a scuola sarà festeggiato»

Presepe, albero e recita ma la messa si farà in chiesa e fuori dall’orario scolastico

di MARIO BERGAMINI

Infastidita più che arrabbiata. Amareggiata. Delusa, soprattutto, per non essere stata capita da tutti. «Volutamente non capita. E sono delusa per aver dato tanto alla scuola di Leonessa, all’intera comunità e al territorio per trovarmi poi in una polemica che non ha ragione di esistere», dice con orgoglio la preside Gabriella Serva. E’ delusa per non essere riuscita a far comprendere una decisione presa dall’intero consiglio dei docenti e che ha risposto a due sole ragioni: la scuola è un edificio laico e come tale non può ospitare celebrazioni religiose, la volontà del consiglio d’istituto di dare un taglio diverso alle celebrazioni religiose. A prescindere dalla presenza di bambini di fede musulmana e di tradizioni che si protraevano da anni.
A tre giorni dalla notizia che ha messo in subbuglio Leonessa e non solo, la preside dell’istituto comprensivo del comune montano, Gabriella Serva, decide di parlare e spiegare tutte le sue ragioni. Si farà l’albero, il presepe e la recita natalizia si svolgerà regolarmente senza tagli o emendamenti di sorta, ma la messa nell’atrio della scuola non si farà. Non è stata cancellata la funzione, semplicemente si farà fuori, in chiesa, e non in orario scolastico.
«Tra le altre cose - spiega la dirigente scolastica - la celebrazione della messa al di fuori dell’edificio e dell’orario scolastico era stata già proposta dalla scuola nell’incontro del 30 novembre scorso. Il professore di religione, don Franco Angelucci, ha condiviso pienamente la decisione assunta».
La messa a, ma restano ferme tutte le altre celebrazioni natalizie?
«Non ho abolito - aggiunge ancora Gabriella Serva - i festeggiamenti del Natale. Vorrei poi sottolineare il fatto che nella scuola le decisione didattiche vengono prese collegialmente dagli organi competenti e che il Piano dell’offerta formativa, anche per l’anno scolastico in corso, prevede la realizzazione del progetto “Natale insieme”, deliberato dal collegio dei docenti il 4 settembre e poi ribadito nella seduta del 9 novembre scorso».
In cosa consiste questo progetto?
«Prevede la realizzazione di attività che evidenziano i significati più profondi e universali del Natale: la solidarietà, l’amicizia, la pace. La festa come sempre sarà preparata con grande gioia da tutti gli alunni dell’istituto, che già da giorni hanno realizzato gli addobbi delle vetrate della scuola, compreso un grande presepio, un albero pieno di stelle. Si svolgeranno poi regolarmente anche recite, canti e poesie sul tema del Natale».
Eppure la decisione del consiglio d’istituto tante critiche e perplessità ha sollevato, facendo fiorire contrastanti interpretazioni in materia, tanto da far intervenire il sindaco Paolo Trancassini e suscitare l’interessamento della Diocesi di Rieti.
«La decisione - risponde ancora la preside dell’istituto comprensivo di Leonessa - è stata assunta, ripeto, il 30 novembre scorso dopo che ho personalmente convocato un incontro con i docenti fiduciari, i rappresentanti dei genitori e del consiglio di istituto che hanno condiviso le attività programmate per la festa del Natale, tutte in calendario per il giorno 21 dicembre. Nel nostro istituto scolastico da sempre la parola integrazione non è vuota di significato, ma vita concreta e profonda, con risultati visibili e tangibili che fanno convivere in armonia i nostri alunni appartenenti ad ogni fede religiosa».

 

 8 Dicembre 2009

 

Il sindaco Trancassini si rivolge al prefetto: «Sono decisioni assurde»

Il primo cittadino tenta la mediazione

Marco Fuggetta -   LEONESSA «Servirebbe un po' di umiltà. Si dovrebbe riconoscere che si sta cambiando una tradizione che andava avanti da quindici anni, senza alcun reale motivo». Il Sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini , conferma quanto dichiarato nei giorni scorsi a proposito dei festeggiamenti del Natale nell'Istituto comprensivo di Leonessa. «È la gente che vuole che le tradizioni vengano mantenute - prosegue Trancassini - e perseverare in queste scelte nonostante la rivolta dei cittadini mi fa pensare che la preside non sia serena». Il Sindaco rivela di aver avuto, nella mattinata di ieri, anche un colloquio con il Prefetto di Rieti, Silvana Riccio. «Ho chiesto cortesemente al Prefetto di mediare con la preside e mi ha fatto piacere la sua disponibilità. Anche perché io ho tentato invano di mediare - aggiunge Trancassini - Ho proposto infatti che la Messa si tenesse comunque in orario scolastico ma in Chiesa e non a scuola. Il che avrebbe permesso ai bambini di partecipare accompagnati dalle maestre». Invece, come tiene a sottolineare lo stesso Trancassini, «la Messa si celebrerà in Chiesa fuori dall'orario scolastico». La polemica a distanza tra la preside Maria Gabriella Serva e il sindaco Paolo Trancassini continua. Non resta che sperare in una tregua natalizia.
 

 8 Dicembre 2009

 

Marco Fuggetta - Mentre la preside dell'istituto comprensivo di Leonessa , Gabriella Serva, fa sapere  che il Natale si celebrerà nel complesso scolastico in maniera seria, profonda e significativa come ogni anno, il sindaco Trancassini e diverse mamme confermano le perplessità espresse negli ultimi giorni. «Credo che dopo la sollevazione popolare di questi giorni e la pressante richiesta dei cittadini di proseguire con le nostre tradizioni - commentava ieri pomeriggio Trancassini - la preside debba avere l'umiltà di riconoscere l'errore e trovare insieme a noi una soluzione». Trancassini si riferisce alla messa e all'accensione dell'albero. Il sindaco infatti spiega che negli ultimi quindici anni la tradizione della sua cittadina prevedeva che i bimbi assistessero al rito, tenuto tra le mura dell'istituto in orario scolastico, il penultimo o l'ultimo giorno di scuola. Nel pomeriggio poi, all'uscita della scuola, i bimbi, accompagnati da maestre e genitori, si recavano in piazza per assistere all'accensione dell'albero. «Si può ancora trovare una mediazione. Io già l'ho proposta e le mamme continuano a chiederla. La soluzione sarebbe spostare la messa in chiesa ma mantenerla in orario scolastico, facendo accompagnare i bambini dalle maestre. Dopo la celebrazione i ragazzi tornebbero sui banchi di scuola». Comunque il concetto che sta più a cuore a Trancassini «è che un atto del genere, in un contesto in cui non ci sono mai stati problemi di integrazione, può rappresentare un problema proprio per i bimbi di altra fede, che finora si sono sentiti perfettamente leonessani e non hanno mai pretesto nulla». A testimoniare l'assoluta integrazione nel comune di Leonessa incontriamo insieme al sindaco anche il macedone Jakupi Raman  musulmano e padre di un bimbo che frequenta le scuole leonessane. «La messa secondo me si deve fare. Per noi non c'è nessun problema, ci mancherebbe. Ognuno ha le sue tradizioni ed è giusto che le abbia. Anche perché nell'ora della messa i bambini di altre religioni possono fare lezione. Come è stato sempre fatto». Anche secondo Giancarlo Rosati  «un provvedimento del genere non ha nessuna motivazione reale. I cittadini di altre fedi si sentono leonessani e non chiedono nulla. Anzi, sono proprio la decisioni come ad esempio quella della Corte di Strasburgo sul crocifisso che rischiano di dividere le persone. Da noi c'è una determinata tradizione da venti anni, perché cambiarla?».

 

 8 Dicembre 2009

La preside dell’Istituto Comprensivo smentisce la cancellazione delle feste: «Solo la funzione religiosa non si svolgerà a scuola»

Elisa Sartarelli  - LEONESSA «Nell’Istituto Comprensivo di Leonessa non sono mai stati aboliti i festeggiamenti del Santo Natale». È la secca replica del dirigente scolastico Maria Gabriella Serva alle notizie della cancellazione di alcune tradizioni natalizie per rispetto nei confronti degli alunni musulmani. Il Natale si festeggerà come ogni anno, eccezion fatta per la celebrazione della Santa Messa nella scuola: la funzione avrà luogo nel pomeriggio al di fuori dell’ambiente scolastico. «Nel nostro Istituto da sempre la parola integrazione non è vuota di significato, ma vita concreta e profonda con risultati visibili e tangibili che fanno convivere in armonia i nostri alunni appartenenti ad ogni fede religiosa – ha spiegato la preside Serva – La celebrazione della Santa Messa, al di fuori dell’edificio e dell’orario scolastico, dopo la manifestazione del 21 dicembre, è stata già proposta dalla scuola nell’incontro del 30 novembre 2009». Alla riunione hanno partecipato docenti fiduciari, rappresentanti dei genitori e del consiglio d’Istituto, che hanno condiviso le attività programmate per il 21 dicembre. «Il motivo di questa decisione non ha nulla a che fare con la presenza di alunni stranieri – ha detto il dirigente scolastico Serva – Questa scelta è stata dettata dalla volontà comune di dare un diverso taglio didattico alla manifestazione». In passato infatti c’era più partecipazione, oggi sarebbe notevolmente diminuito il numero delle famiglie presenti durante la Messa. Da qui la decisione di spostare la celebrazione in una delle chiese di Leonessa. Insomma, quasi nulla è cambiato. «Nella scuola le decisioni didattiche vengono prese collegialmente dagli organi competenti – ha evidenziato la preside – Il piano dell’offerta formativa, anche per questo anno scolastico, prevede la realizzazione del progetto "Natale insieme” deliberato dal collegio dei docenti del 4 settembre e del 10 novembre 2009. Il progetto prevede la realizzazione di attività che evidenziano i significati più profondi e universali del Natale: solidarietà, amicizia, pace. La festa come sempre è preparata con grande gioia da tutti gli alunni dell’Istituto che hanno realizzato da giorni gli addobbi delle vetrate della scuola, un grande presepio, un albero pieno di stelle, recite, canti e poesie sul tema del Natale»

 

 7 Dicembre 2009

 

  Il sindaco Trancassini: «Il problema non è stato creato dalle famiglie musulmane»
 
  Leonessa, la messa si farà
 
   
  Sarà organizzata dai genitori degli alunni fuori dall’orario scolastico

La tradizionale messa pre natalizia dell’istituto scolastico comprensivo di Leonessa si farà. Subirà qualche inevitabile variazione di luogo e di orario rispetto al programma che da quindici anni ne scandisce la giornata, ma non verrà cancellata. Il tutto nonostante il “niet” della preside della scuola, Gabriella Serva di Cantalice. «Abbiamo deciso, unitamente alla stragrande maggioranza dei genitori dei ragazzi di materna, elementare e media - ha ieri annunciato il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini - di effettuare la celebrazione eucaristica nel pomeriggio, fuori quindi dall’orario scolastico, e di tenerla in piazza. E così sarà per il tradizionale rinfresco. Il tutto farà da cornice all’accensione del grande albero natalizio». L’unica incertezza, al momento, riguarda la data . «Si terrà venerdì 18 o sabato 19. Per deciderlo, oltre ai genitori degli alunni, dobbiamo sentire anche il parroco don Mariano Assogna. Si tratterà - spiega ancora Trancassini - di una celebrazione che nell’organizzazione vedrà spontaneamente coinvolti i genitori, la parrocchia e il Comune. Dispiace per quello che è accaduto e dispiace soprattutto registrare una chiusura totale da parte della preside. Mi preme però sottolineare - aggiunge ancora il primo cittadino di Leonessa - che questa storia è nata solo per l’intransigenza della dirigente scolastica, non certo per osservazioni o resistenze da parte delle famiglie dei tre bambini musulmani che frequentano la scuola, felici di partecipare al rinfresco finale». Ancora nessuna reazione o dichiarazione da parte della preside dell’istituto, ufficialmente in vacanza in Palestina. Grande imbarazzo invece da parte di molti componenti il corpo docente dell’istituto scolastico che hanno preferito evitare qualsiasi commento. La Diocesi, invece, attende una risposta ufficiale dalla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Graziella del Rosso, alla quale il vescovo Lucarelli ha nei giorni scorsi spedito una missiva.
M.Be.

 

 

 6 Dicembre 2009

Genitori degli alunni di elementari e medie in rivolta a Leonessa, fallisce la mediazione del sindaco Trancassini

Natale negato per rispetto dei bimbi islamici
 

La preside dell’istituto comprensivo vieta la recita e la messa prima delle vacanze

di ILARIA STRINATI

Niente messa di Natale tra le pareti scolastiche, stella cometa bandita dall’albero e una recita pre-festiva “emendata” da qualsiasi riferimento alla Natività. Non ha fatto sconti a nessuno la preside dell’istituto comprensivo di Leonessa, Gabriella Serva, che in un colpo si è tirata dietro la rabbia dei genitori dei bambini, lo sconcerto della Diocesi e le perplessità del sindaco Paolo Trancassini che giudica «quanto meno inopportuno un provvedimento del genere». Il fatto è che da oltre quindici anni gli studenti di Leonessa coltivano una tradizione legata proprio alla nascita di Gesù e che scandisce il ritmo del sabato precedente l’inizio delle vacanze: prima la recita sul Natale, poi la messa a scuola e, infine, un piccolo rinfresco per scambiarsi gli auguri. Quest’anno, però, nulla di tutto ciò proprio per volontà della dirigente scolastica, che avrebbe motivato la sua decisione nel rispetto della presenza di tre bambini di religione islamica e che sembrerebbe intenzionata a non consentire la partecipazione degli studenti neanche alla cerimonia di accensione del grande albero in piazza.
Sulla Diocesi è così calato un velo di profondo rammarico: «Ci risulta difficile comprendere una presa di posizione così netta da parte della preside», spiega il portavoce Massimo Casciani che, forte della propria esperienza di insegnamento a Leonessa, ribadisce come «mai all’interno del contesto scolastico la presenza di bambini di altre religioni abbia costituito motivo di mancata integrazione o problemi di altra natura». A trovare un punto d’incontro ci ha provato e riprovato proprio il sindaco Trancassini, prima ancora che il caso venisse a galla. «Ho spiegato alla dirigente che un provvedimento del genere, vista la delicatezza della questione e in un clima nazionale come quello che stiamo vivendo, era inadeguato e rischiava di produrre l’effetto contrario». E mentre i genitori protestavano indignati contro la cancellazione della messa natalizia rivolgendosi al parroco don Mariano e al vescovo Lucarelli, il primo cittadino tentava la via della mediazione proponendo una messa celebrata in orario scolastico ma fuori dalla scuola per poi tornare, una volta finita la celebrazione, tra i banchi. Niente. «A questo punto - conclude Trancassini - cercheremo di fare una celebrazione pomeridiana per bambini e genitori, in occasione dell’accensione dell’albero. Quello che mi rammarica è che Leonessa finisca al centro di una questione che non esiste dal momento che non abbiamo mai avuto problemi di integrazione, né dentro né fuori la scuola».
E mentre Marco Giordani, segretario di Sabina radicale, tiene e ricordare «come il Dpr 567/1996 disponga che queste iniziative si svolgano in orari non coincidenti con quelli delle lezioni e, ove possibile, nei giorni festivi», è al momento difficile ottenere una contro-replica da parte della preside. Il motivo? E’ in viaggio, niente meno che in Palestina.

 

 

 29 Novembre 2009

 

di FABRIZIO COLARIETI

La manna dal cielo forse arriverà e con essa, probabilmente, anche la neve. Ma a Terminillo, intanto, si respira aria pesante. Quella che è ormai alle porte sembra essere, agli occhi di tutti, un’altra deprimente stagione invernale che sarà ricordata come un ulteriore passo verso il baratro. E’ inutile nascondersi dietro un dito: la fotografia della gloriosa “Montagna di Roma” è solo un bel ricordo, una sbiadita cartolina in bianco e nero con le Fiat Giardinetta parcheggiate a Pian de’ Valli.
La realtà. La stazione sciistica non ha più la capacità attrattiva di una volta e per gli amanti degli sport invernali la batosta (se ci dormi, ci mangi e usufruisci dei pochi servizi rimasti) è ancora una volta dietro l’angolo. Gli impianti sono pochi, la recettività alberghiera è stata definitivamente strangolata dalla speculazione edilizia e così l’arrivo della neve si trasforma, ogni volta, in una disgrazia, quasi una calamità.
Appeal perduto. Terminillo di certo non ha più l’appeal di una volta, non si è caratterizzato, non è al passo con i tempi e con le necessità dei turisti e la concorrenza, a due passi da Roma e da Terni, è spietata. Come se non bastasse, e la colpa non è del pessimismo, quando nevica i pochi imprenditori rimasti al capezzale mettono il muso tirando avanti svogliatamente.
Gli impianti. La situazione è disastrosa e c’è ben poco da inventarsi perché è tutto alla luce del sole: sei impianti su dodici (seggiovia Terminilletto e le sciovie Fiorito, Colle Scampetti, Cardito Nord, Anello e Terminilluccio Est) sono arrivati a “fine vita tecnica”, in parole povere sono chiusi. Della dozzina di impianti installati negli anni della nascita della stazione invernale - quando Sestriere e Terminillo erano le prime stazioni del vecchio continente - ne è rimasto ben poco. Quando nevicherà chi salirà al Terminillo troverà funzionanti: la funivia del Terminilluccio, la sciovia Togo (sostituita da un tapis roulant di 150 metri), le sciovie Terminilluccio e Terminilluccio bis (sostituite da seggiovie a 4 posti), Cardito Sud e Carbonaie. Fine.
Il sacco. Un altro capitolo, forse il più inquietante, è quello sulla spietata speculazione edilizia che ha visto trasformare intere strutture alberghiere in alveari. Centinaia di miniappartamenti, in gran parte disabitati, tirati su da costruttori (che spesso ne diventano anche saltuari inquilini) che hanno cinicamente sfruttato il Terminillo lasciando lassù ben poco dei danari guadagnati. Un sacco che al Sud avrebbe fatto addrizzare, fin dal primo cantiere, le antenne della magistratura.
Gli imprenditori. «Siamo davvero incazzati, passatemi il termine», dice oggi Franco Ferriani, imprenditore e da generazioni inquilino del Terminillo. «Sono scomparsi gli alberghi, gli impianti sono a fine vita tecnica, i progetti e il rilancio della stazione - elenca con lucidità Ferriani - sono lontani anni luce e fuori dalla portata delle casse. Basti pensare che i famosi 20milioni della Regione andranno divisi con le altre stazioni del Reatino. A mio avviso - chiosa - non serviva scomodare luminari del Nord per trovare una soluzione».
Il futuro. Le criticità sono tante e l’ammalato non è più rianimabile anche se, timidamente, si è provato a fare qualcosa: per esempio, come ha fatto la Provincia, la piscina coperta della Valletta, che va verso l’ultimazione, oppure attrezzando le piste da fondo di Cinque Confini. Il rilancio, tuttavia, è lontano e il ritorno dei turisti è davvero un terno a lotto. E poi dove dormiranno? Le case sono dei reatini e senza alberghi a Terminillo ci si potrà sciare ma non dormire. Dove parcheggeranno? Il parcheggio coperto, costruito qualche decennio fa dal Comune, non è stato mai aperto e oggi servirebbe, perché le macchine non sono più le Fiat Giardinetta degli anni Cinquanta.

 

 

 5 novembre 2009

Dal legno più duro le opere d'arte di Zelli
 

Franco Greco LEONESSA Nella accogliente città turistica, abbiamo incontrato Antonio Zelli, intagliatore-scultore del legno molto apprezzato.

Da un tronco di albero, scavato, intagliato, inciso e modellato da Zelli, nascono suggestive forme e volumi di immagini e di luoghi, in prevalenza sacri, che assurgono a pregevoli sculture monolitiche a basso o alto rilievo ed a tutto tondo, che esprimono, con immediatezza, contenuti religiosi, tradizioni, scene campestri, giochi d'infanzia e giochi popolari di Leonessa. Sono opere che sorgono da un'arte spontanea che si realizza nel processo creativo, attraverso una ricerca ed uno studio della materia legno. L'artista – che preferisce il legname duro e locale – riesce mirabilmente a ricavare e dare a un tronco che ha esaurito la sua vita vegetale, una nuova vita di espressione artistica. Tra le sculture realizzate «Il crocifisso» in acero bianco, «Il miracolo dell'acqua di San Giuseppe da Leonessa» in noce, «L'altare della chiesa di San Matteo» in Leonessa , un «Cristo» nella chiesa di Greccio e, recentemente, una «Via Crucis» nella chiesa della Madonna Immacolata a Villa Borghese in Roma. Zelli ha partecipato a trasmissioni televisive, ha conseguito premi e ambiti riconoscimenti e una mostra permanente delle sue opere si svolge nel locale Il Giardino di Leonessa.

 

 14 novembre 2009

Fa discutere i colleghi del territorio vicino l'ordinanza anti-videopoker del sindaco di Leonessa

«Trancassini ha avuto coraggio»
 

Amatrice Per Pirozzi bisogna dare più punti di riferimento a giovani e anziani

Marco Fuggetta Sta facendo discutere e riflettere l'ordinanza emessa un paio di giorni fa dal sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, con la quale si vieta l'utilizzo sul territorio comunale delle macchine da gioco con vincite, meglio conosciute come videopoker. Un'ordinanza sicuramente inusuale ma dettata, secondo il primo cittadino di Leonessa, innanzitutto dal fatto «che troppe persone si sono rovinate con questi giochi». In Sabina si sta aprendo un dibattito. «Personalmente non mi interessa che queste macchinette ci siano. L'importante - spiega il sindaco di Antrodoco, Maurizio Faina - è che venga controllato l'utilizzo che se ne fa e che l'installazione e la gestione rispondano ai criteri di legge. Ciò ovviamente per evitare fenomeni spiacevoli. Ad Antrodoco comunque non sono a conoscenza di casi di persone rovinate». Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Borgorose. «Non conosco a fondo la questione - commenta Michele Nicolai - ma credo che siano questioni che attengano alla sfera individuale. So che nel nostro comune ci sono bar che hanno questi apparecchi ma non conosco persone che si sono rovinate. L'importante è che tutto venga svolto nel rispetto delle leggi». Di diverso avviso il primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi, che, come tanti in questi giorni, pensa che l'iniziativa di Trancassini abbia avuto il merito di porre al centro dell'attenzione un tema serio. «È sicuramente un problema - afferma Pirozzi - è assolutamente vero che tanta gente si è rovinata e che, soprattutto nei piccoli paesi, si è imposta l'abitudine di giocare ai videopoker come passatempo. Io dico che è soprattutto colpa della politica, in tutti i suoi livelli, perché negli anni non si sono costruiti spazi e punti di sana aggregazione e a volte le persone compensano queste mancanze con altre abitudini. Il merito di Trancassini - conclude Pirozzi - è quello di aver posto un problema grave che esiste e noi politici dobbiamo essere bravi nel costruire opportunità di sana aggregazione, a giovani e anziani. Ad esempio ad Amatrice ci stiamo attivando per dare un centro sociale alla terza età ed una casa per i giovani».

 

 

 5 novembre 2009

Iniziativa del Cai L'associazione intende raccogliere almeno cinquemila adesioni per salvare la montagna dalla speculazione

Firme per il Parco del Terminillo
 

«Soprattutto siamo contro il progetto Superski»

Alessandra Pasqualotto -  Cinquemila firme per salvare il Terminillo. Una raccolta che parte dai Cai di Rieti che chiede una firma per il costituendo Parco del Terminillo. Ma è soprattutto un no deciso quello che sollecitano i responsabili della sezione reatina per scongiurare il decollo del Superski. Una battaglia per sostenere la quale è sufficiente entrare nel sito www.cairieti.it e cliccare alla voce parco. «Lì potete appoggiare con un semplice clic la nostra petizione – spiega Ines Millesimi - L'obiettivo è ambizioso, cinquemila firme. Il Cai di Rieti e soprattutto i boschi del Terminillo ve ne saranno grati». Il Cai, quindi, scende in campo per sostenere il Parco del Terminillo al posto del progetto che prevede nel comprensorio nuove piste da sci. «Chiediamo l'istituzione di un Parco del Monte Terminillo e dei Monti Reatini. Secondo dichiarazioni pubbliche, l'investimento previsto dalla cordata di imprenditori per il progetto Superski è di 55 milioni di euro. Dividendo questa cifra per un costo medio ipotetico del giornaliero di 20 euro (costo attuale medio a Pian dè Valli), si ottiene la cifra di 2 milioni e 750 mila presenze, che è il numero necessario per raggiungere la quota del capitale investito. Dividendo poi quest'ultima cifra per una ipotetica apertura ininterrotta da dicembre a marzo (120 giorni), si ottiene la cifra di 22.916, che sarebbe la quantità di giornalieri necessari a coprire la cifra totale dell'investimento, in un solo anno di esercizio. Di sicuro, per ammortare realmente la spesa, saranno necessarie molte migliaia di presenze giornaliere per dieci anni consecutivi con neve sempre presente dal 1 dicembre al 31 marzo e senza un solo giorno di bufera». «La proposta - conclude la Milesimi - di istituire un parco, non nasce quindi soltanto dalla semplice esigenza di porre un vincolo definitivo sulle aree di grande valore ambientale minacciate dal progetto di Terminillo Superski, né dalle logiche "integraliste" che vengono affibbiate indiscriminatamente a chi si permette di dissentire dai progetti che devastano il territorio».

 

   28 Agosto 2009

Grazie a Massimo Spadoni e alla Redazione di MepRadio, la radio ufficiale di Leonessa

                                         Al Presidente della Regione Lazio

                                                   Commissario ad acta per la Sanità

                                                   On. Pietro MARAZZO

                  

                                                   Via Cristoforo Colombo, 212

                                                   00147 - Roma

 

La Conferenza locale per la Sanità di Rieti ha esaminato il piano presentato dal Commissario ad acta, On Pietro Marazzo, nella riunione del 3 agosto scorso ai Sindaci dei Capoluoghi e ai Presidenti delle Provincie del Lazio, inerente la "Individuazione del fabbisogno di posti letto per acuti, riabilitazione e lungodegenza nella Regione Lazio per l'anno 2009 e conseguente riorganizzazione e riqualificazione della rete e dell'offerta ospedaliera regionale. Integrazioni e modifiche ai Decreti del Commissario ad acta n° 25/08 e n° 43/08";  

premesso e sottolineato che il “bene salute” è priorità assoluta ed inalienabile   che va perseguita nell’esclusivo interesse della collettività e lontano da logiche ragionieristiche e di risparmio; 

preso atto di quanto richiesto e sollecitato dal Presidente della Regione Lazio e Commissario ad acta, On Pietro Marazzo, nella propria del 31 luglio 2009, prot. Regione Lazio n°675/09, e nella riunione del 3 agosto scorso, ovvero sia, di avviare una consultazione con le forze sociali e con le Istituzioni loco territoriali coinvolte nel "piano di riordino della rete ospedaliera", preventiva e condizionante l'emanazione stessa del Decreto Commissariale di cui sopra; 

considerato quanto emerso nella Conferenza Locale per la Sanità del g. 11 agosto 2009, e quanto elaborato nella Commissione ristretta di lavoro deliberata nella stessa data, e composta da alcuni Sindaci, dai Consiglieri regionali della provincia di Rieti, dal Delegato della Provincia di Rieti, dai rappresentati di CGIL, CISL, UIL, UGL, riunitasi in data 17 agosto 2009; 

ribadito che la norma nazionale indica, a tutela della salute, uno standard minimo essenziale pari a 4,5 p.l. per mille abitanti. Nel dettaglio, 3,455 posti letto per acuti ogni mille ab.; 0,7 p. l. per la riabilitazione ogni mille ab.; 0,3 p. l. per la lungodegenza ogni mille ab.; 0,045 p. l. psichiatrici ogni mille ab.. Mentre è evidente allo stato attuale una disomogenea distribuzione dei posti letto per acuti in ambito regionale; si va dai 10,96 p.l. ogni mille ab. della ASL RM E, ai 6,64 p.l. ogni mille ab. della ASL RM A, ai 3,15 p.l. ogni mille ab. per la ASL di Rieti; 

evidenziate alcune peculiarità socio territoriali della provincia di Rieti; problematiche della popolazione, connesse all'assetto del territorio montano, dispersivo e frastagliato con insediamenti molto parcellizati, densità abitativa della provincia pari a circa 56 abitanti per Km quadrato, in presenza di tre nuclei di accentramento che raccolgono il 50% dell'intera popolazione. Grandi difficoltà di trasferimento nell'ambito di tutto il territorio provinciale, (circa 2750 Km quadrati, e 73 Comuni), a causa di distanze molto elevate, correlate ad una pessima rete viaria, oltre 60 Km tra i tre presidi ospedalieri, con aumento esponenziale del disagio in periodo invernale. La composizione della popolazione, con il relativo indice di vecchiaia (175,6 contro il 132,8 del Lazio) che porta la popolazione residente, circa 155.000 abitanti, a valori pesati di circa 168.000. Popolazione, oltretutto, che aumenta in maniera significativa specie nei periodi festivi e stagionali, stante la vocazione turistica di gran parte della provincia sabina. 

richiamato il disposto della L.R. 6 aprile 2009, n°9 “Norme per la disciplina dei distretti socio-sanitari montani”; 

richiamato il disposto della Deliberazione di G.R. del 19 giugno 2007, n°433 “indicazione e interventi per la realizzazione di iniziative tese ad integrare le attività sanitarie e socio sanitarie. Incentivazione dei processi di de-ospedalizzazione nella Regione Lazio”; 

tutto quanto detto, 

conferma la validità del Decreto del Commissario ad acta n°43/08 che in sintesi prevede per la sanità ospedaliera e territoriale reatina: 

la riallocazione in provincia di 60 posti letto per acuti nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico Integrato di Rieti, Amatrice e Magliano in Sabina con rideterminazione del numero totale dei posti letto in 446;

un gap di sanità intermedia da colmare di 326 posti letto (RSA);

l’ assegnazione di 4 posti letto di hospice;

l’attivazione di un Presidio Territoriale di Prossimità con 10 posti letto a Magliano Sabina ed Amatrice;

Piano di riorganizzazione e rientro condiviso con i Sindaci di Amatrice e Magliano in Sabina e con le Organizzazioni Sindacali; 

conferma la validità dell’accorde del 24 settembre 2008 sottoscritto dal Vice Presidente On. E. Montino e le OO.SS. CGIL, CISL, UGL presso la Giunta regionale del Lazio in particolare relativamente alla autorizzazione alla attivazione di 150 posti letto di riabilitazione post-acuzie e lungodegenza medica di cui la provincia di Rieti è totalmente sprovvista (allegato n°1, parte integrante al presente); 

esprime, altresì, al Commissario ad acta il proprio parere contrario alla proposta di riordino della sanità ospedaliera regionale presentata il 3 agosto 2009, in quanto: 

prevede la chiusura degli stabilimenti ospedalieri di Magliano in Sabina e di Amatrice, centri essenziali per il sistema ospedaliero provinciale nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico Integrato di Rieti, Magliano S. ed Amatrice. Il Marzio Marini è collocato nella bassa Sabina e riveste un ruolo sanitario importante di risposta al bisogno sanitario della popolazione reatina, e strategico perché nelle immediate vicinanze della A1, una delle più importanti autostrade italiane. Il secondo, quello di Amatrice, è presidio ospedaliero “montano” , come confermato dalla L.R. 9/09, inalienabile per la realtà loco territoriale amatriciana, penalizzata da forti disagi climatici e viari. All’uopo si allegano come parti integranti al presente le deliberazioni dei Consigli comunali di Amatrice e Magliano in Sabina in cui all’unanimità si esprime parere contrario alla chiusura dei due nosocomi (allegato n°2 e n°3). E’ evidente, inoltre, che le particolarità orografiche del territorio reatino impongono una spalmatura dei posti letto per acuti perlomeno sui tre poli esistenti, ovvero sia il De Lellis, il F. Grifoni e il M. Marini; la chiusura dei due satelliti territoriali comporterebbe un immediato sbilanciamento del sistema con alto rischio di collasso della gestione dell’ assistenza sanitaria; 

prevede, per la provincia di Rieti, un indice di letti per acuti di circa il 2,2 per mille abitanti, ben al di sotto del 3,455 previsto dalla norma nazionale, in una realtà locale in cui, oltretutto, l’unico erogatore di servizi sanitari è il Servizio Sanitario pubblico, data la totale assenza di Case di Cura private. 

Invita, inoltre, il Commissario ad acta: 

al rispetto di tutto quanto condiviso e contenuto nel Decreto Commissariale n°43/08 e e nell’accordo del 24 settembre 2008 sopra richiamati; al rispetto di quanto previsto nella D.G.R. n. 433/07; 

a disporre ogni provvedimento necessario affinché vengano rispettati su tutto il territorio della provincia di Rieti i tempi di intervento del sistema dell’emergenza sanitaria, gestita dall’ARES 118, con il mantenimento delle postazioni 118 esistenti e con il potenziamento della rete emergenza urgenza attraverso il servizio di elisoccorso, unico servizio, al momento pressocchè assente, in grado di garantire su tutto il territorio il rispetto dei tempi di risposta alla emergenza sanitaria. In particolare si richiede il mantenimento delle postazioni di Leonessa e Paganico così come strutturate.(all. n°4 parte integrante del presente); 

a destinare risorse sufficienti per le attività di prevenzione sanitaria, necessarie e fondamentali per tutelare la salute pubblica. 

Dette richieste sono essenziali per garantire i livelli minimi di assistenza alla popolazione della provincia di Rieti. Un territorio troppo spesso penalizzato da logiche “centrali” e da necessità ragionieristiche di taglio della spesa pubblica. Su questa linea la provincia sabina ha già contribuito al massimo delle proprie possibilità e con sacrificio al piano di rientro, condividendo le scelte operate e disposte nel Decreto Commissariale n°43/08. Pertanto non sono più tollerabili ulteriori tagli assistenziali.

Nella certezza di essere ascoltati e compresi dalla Amministrazione regionale, si rimane in attesa dei “fatti” concreti indicati e confermati in questo documento, nella convinzione che il tavolo politico istituzionale sappia risolvere le problematiche attraverso il dialogo e la mediazione. Il non rispetto degli impegni assunti nel D. C. n°43/08 e nell'accordo con i Sindacati del 24 settembre 2008 farà immediatamente ricorrere i Comuni del territorio reatino in Tribunale, onde difendere il diritto fondamentale, quello della salute.

 

Allegati, parte integranti del documento:

1 – Accordo tra il Vice Presidente Regione Lazio e le OO.SS. del 24 settembre 2008;

2 – Deliberazione del Consiglio Comunale di Amatrice dell’agosto 2009;

3 - Deliberazione del Consiglio Comunale di Magliano in Sabina dell’agosto 2009;

4 – Lettera del Sindaco di Panico Sabino.

 

Documento approvato all’unanimità dalla Conferenza locale per la Sanità di Rieti in data 28 agosto 2009

 

 

                   Per Il Presidente della Conferenza Locale per la Sanità di Rieti

                                   Ass.re Delegato Antonio Boncompagni

 

 

 

 20 Agosto 2009

ANDREA BONANNI

«Il piano di razionalizzazione della rete ospedaliera non è tollerabile». Sulla chiusura degli ospedali di Amatrice e Magliano e delle postazioni dell’Ares 118 di Leonessa e Paganico, interviene il presidente della Provincia, Fabio Melilli. A quattro giorni dalla convocazione della commissione che dovrà redigere un documento da contrapporre entro la fine del mese al piano messo a punto dal sub commissario Morlacco, che di fatto stravolge l’intera rete sanitaria reatina, Melilli torna a invocare una strategia comune in grado di contrastare l’azione del governo Berlusconi che definisce «una vera e propria forzatura, una invasione di campo che non è oltremodo tollerabile».
Il presidente della provincia nei giorni scorsi ha chiesto a Marrazzo, e tornerà a farlo entro la prossima settimana, di non firmare la bozza evitando così di determinare un effetto domino sulle attività specialistiche e di primo soccorso del Grifoni e del Marini. «Abbiamo la necessità - sottolinea Melilli - di ripartire dall’accordo siglato lo scorso 19 settembre col vicepresidente della Regione Montino, in cui si garantiva il potenziamento delle strutture socio-sanitarie e assistenziali esistenti per gli ospedali di Amatrice e Magliano, il mantenimento della funzionalità di tutti i reparti con alcune prestazioni aggiuntive che ne avrebbero potenziato le strutture. Per il resto, le chiacchiere non mi interessano, siamo determinati affinché quanto stabilito in precedenza sia attuato».
Ma lunedì scorso, durante i lavori della commissione, si è parlato anche della soppressione delle postazioni del 118 di Leonessa e Paganico, altra spina nel fianco della sanità reatina. «Anche in questo caso - continua il presidente di Plazzo Dosi - si tratta di una questione che va risolta al più presto. Alla direttrice generale dell’Ares D’Innocenzo abbiamo chiesto alcuni giorni per capire il da farsi. Ma anche, per fare il punto della situazione sullo stato del servizio in provincia. Prima di sederci a un tavolo concertativo vorremmo conoscere la reale politica dell’Azienda e fare due conti per capire se i tagli previsti nel nostro territorio vengono proiettati anche sulle altre province laziali».

 

On. Costini  17 Agosto 2009

 

 

Ringraziamo Massimo Spadoni e la Redazione di MepRadio per la tempestiva segnalazione.

La Redazione di www.leonessa.org

COMUNICATO STAMPA
 

“Lascia stupiti come la notizia della sentenza della Corte dei Conti, con la quale è stato stabilito che ‘nessun abuso è stato commesso nella ristrutturazione del debito della Regione Lazio’ durante la gestione della giunta guidata da Francesco Storace, sia stata di fatto ignorata, a parte un trafiletto di un quotidiano romano del 15 agosto”. Lo dichiara l’assessore del Comune di Rieti e consigliere provinciale Felice Costini.

“Eppure – continua - in questi quattro anni il presidente Marrazzo e il Pd avevano più volte addossato alla cattiva gestione di Storace tutte le difficoltà della sanità laziale, accreditando la teoria secondo la quale il ‘buco’ lasciato dal centro destra imponesse le drastiche misure di tagli in sanità, la chiusura di ospedali e i tickets sui farmaci. Oggi, la Corte dei Conti li smentisce e riconosce la bontà della manovra dell’allora assessore al Bilancio, Augello, che non solo non presentava nessun abuso, ma anzi permise un recupero del debito lasciato dal presidente Badaloni nella precedente gestione. Si squarcia finalmente il velo di bugie con cui il centrosinistra ha mascherato in questi anni la propria inefficienza: Storace risanò il debito, aprì tre nuovi ospedali e cercò di innestare una nuova strategia che tendesse a ridurre sprechi e incongruenze. La giunta Marrazzo ha, invece, chiuso ospedali e ridotto gli interventi sul territorio. Inoltre, la stessa Corte dei Conti che assolve Storace accusa l’attuale presidente di centrosinistra di aver abusato in consulenze attraverso uno specifico capitolo di bilancio rifinanziato quattordici volte”.

“Tutto questo – prosegue Costini - dovrebbe suggerire il silenzio ad alcuni rappresentanti reatini del Pd. In questi anni, in modo sprezzante hanno scaricato, infatti, sulla precedente giunta regionale tutti i mali della sanità reatina. Forse i consiglieri Perilli e Massimi, e lo stesso Bellini, dovrebbero ascoltare con maggiore attenzione il loro compagno di partito Anibaldi: con lucidità ha sottolineato che i motivi della chiusura degli ospedali di Amatrice e Magliano e il ridimensionamento di quello di Rieti, vanno ricercati nella mancanza di un progetto di rilancio e in un’assenza di gestione oculata degli investimenti. Questi elementi avrebbe creato, infatti, le condizioni per poter difendere le nostre strutture, basandosi sulla loro competitività e non sulla ‘carità’”.

“La sanità  del centrosinistra – commenta il consigliere - nella nostra provincia continua a caratterizzarsi per inaugurazioni inutili, molte delle quali vedono chiudere il ‘sipario’ il giorno dopo la cerimonia per mancanza di personale e per la totale assenza di un piano strategico complessivo. In quattro anni forse un piano di rilancio e di specializzazione delle strutture di Magliano e di Amatrice poteva e doveva essere approvato, si è invece continuato a sopravvivere e oggi si difendono queste strutture solo attraverso la sollevazione delle popolazioni, scaricando tutto il peso della vicenda sulla politica. Dov’è il progetto, dov’è il miglioramento, la specializzazione, lo sviluppo di una sanità territoriale capace di razionalizzare la spesa non penalizzando l’offerta? Si riducono i posti in ospedale, si tagliano i presidi di 118 (Leonessa e Valle del Turano), non si investe sulla medicina del territorio, non si accreditano le Rsa e i posti di fisioterapia. Questo – conclude Costini - non è un piano di risanamento, ma è la cancellazione dell’offerta sanitaria della nostra provincia. Intanto a Roma come a Rieti si continua a investire su consulenti tanto strapagati quanto inutili. È il metodo Melilli adottato in toto da Marrazzo”.

 

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Paganico Sabino  16 Agosto 2009

 

Appresa la notizia dell'annunciato smantellamento del Servizio 118 collocato a Paganico Sabino, ma al servizio di tutti i Comuni della parte più marginale della Valle del Turano, come Sindaco di Paganico e a nome di tutti i sindaci dei comuni interessati, non posso che protestare contro questo ennesimo tentativo di ridurre i costi della sanità pubblica a spese dei cittadini più svantaggiati che vivono in zone marginali e montane.
Ricordo, inoltre, che le spese per il mantenimento della Postazione 118 dallo scorso anno già gravano su Paganico e sugli altri Comuni della Valle per cui sulla sanità pubblica rimane solo l'onere del rimborso delle spese per la cooperativa che gestisce il servizio di ambulanza con solo infermiere e autista in quanto priva di medico.
Mi auguro quindi che la Commissione che si riunirà domani 17 agosto presso il Comune di Rieti saprà farsi carico anche di questo problema, respingendo così il tentativo di privare la Valla del Turano di un servizio così importante per i residenti, i villeggianti e i turisti occasionali. 
 
Clemente Dominici
Sindaco di Paganico Sabino  

 

 15 Agosto 2009

Dopo l’annuncio, la settimana scorsa, da parte dei consiglieri regionali Mario Perilli e Anna Maria Massimi dello stanziamento da parte della Giunta regionale di circa 5 milioni di euro per 41 comuni del Reatino per ristrutturazioni di opere pubbliche e per i servizi a seguito di richieste da parte degli enti locali per interventi straordinari per i loro paesi, ecco l’elenco dei Comuni che avranno ora 90 giorni di tempo per presentare la delibera d’approvazione del progetto definitivo dell’opera all’assessorato regionale competente. Si tratta dei Comuni di Amatrice, Ascrea, Borgorose, Cantalice, Castel di Tora, Casaprota, Castelnuovo di Farfa, Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Concerviano, Contigliano, Fara Sabina, Fiamignano, Greccio, Leonessa, Magliano Sabina, Montasola, Monteleone Sabino, Montopoli, Morro Reatino, Orvinio, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio Bustone, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio San Lorenzo, Rieti, Roccasinibalda, Roccantica, Scandriglia, Selci, Stimigliano, Toffia, Torricella in Sabina e Varco Sabino.
Quindi la giunta regionale, nell’ultima riunione prima della pausa estiva ha approvato, su proposta dell’assessore al bilancio Luigi Nieri, il programma straordinario di finanziamenti per lavori pubblici. «Questo permetterà di rendere utilizzabile lo stanziamento e aprire entro pochi mesi i cantieri - hanno detto i consiglieri regionali reatini - Si realizzeranno così opere importanti e attese da anni. Con questo provvedimento si crea lavoro, si riqualificano piazze, scuole, strade, spazi verdi, impianti sportivi, casali storici, centri per gli anziani. L’obiettivo è quello di fronteggiare l’attuale momento di crisi dell’economia regionale e nazionale trasformandolo in una occasione di crescita e di riqualificazione delle realtà sociali e territoriali di comuni grandi e piccoli». La legge regionale prevede la promozione di interventi da parte dagli enti locali, municipi e circoscrizioni al fine di definire, appunto, un piano straordinario di investimenti stabiliti in base a precisi criteri che tengano conto: della coerenza degli interventi rispetto agli obiettivi di sviluppo locale, della conformità alle prescrizioni urbanistiche, della necessità di ripristino delle condizioni di sicurezza e salute dei cittadini». «Una misura concreta contro la crisi - ha spiegato l’assessore al bilancio Luigi Nieri - concordata con gli enti locali. I progetti ammessi a finanziamento sono stati scelti infatti sulla base della fattibilità e dei tempi effettivi di apertura dei cantieri».

 15 Agosto 2009

La denuncia arriva da Antonio Ferraro, rappresentante del Tribunale per i diritti del malato: l’ambulatorio pediatrico vaccinale di Leonessa é rimasto chiuso nelle giornate di apertura settimanali, previste per i mercoledi 5 e 12 agosto, lasciando sprovvisto di un servizio essenziale un ambulatorio che serve, oltre agli abitanti del comune di Leonessa, anche diverse famiglie dei vicini comuni di Monteleone di Spoleto, Norcia, Cascia ed altri, che se ne servono per vicinanza, pur appartenendo al territorio umbro. Una situazione lamentata da più parti e che deriva dal fatto che la dottoressa che dirige il servizio è andata (giustamente) in ferie, ma l’Asl non ha minimamente pensato di sostituirla.
«Peraltro - sottolinea Ferraro - nel periodo estivo, si verifica un’importante incremento di presenza di famiglie vacanziere che hanno bambini in tenera età, per i quali l’ unico punto di riferimento pediatrico è proprio l’ambulatorio di Leonessa. Si configura pertanto, l’interruzione di pubblico servizio, ed ammessa la capacità di organico, più che sufficiente, a disposizione del consultorio materno infantile, per far fronte alla sostituzione della dottoressa che è andata in ferie, chiedo che siano accertate le eventuali responsabilità per questa arbitraria chiusura e per altre eventuali interruzioni di servizio in altri ambulatori decentrati a rischio di chiusura per “l’effetto vacanza”. Vorrei inoltre conoscere quali provvedimenti si intendono prendere per evitare che, da oggi in poi, servizi essenziali vengano arbitrariamente posti in “ferie estive”, con gravi ripercussioni i disagi per l’utenza». Resta da vedere chi accerterà le presunte responsabilità: anche diversi dirigenti dell’Asl sono in ferie. Se ne riparlerà, eventualmente, a settembre.

 14 Agosto 2009

 

Volevamo condividere con gli amici di www.leonessa.org un  pensiero.

E' semplicemente assurdo ricondurre il problema ad una  questione di numeri . Soprattutto in materia di sanita'.

Se si guardano solo i numeri, niente e' economico per un paese di montagna come Leonessa: la sanita', i servizi pubblici e tutti i servizi erogati alla cittadinanza sono geneticamente antieconomici, poiche' incidono su un esiguo numero di utenti.

Ma si tratta di servizio pubblico per cittadini italiani che pagano le tasse. Quindi va erogato e costantemente migliorato.

E se proprio si vuol guardare ai numeri, crediamo proprio che gli spechi non siano il 118 di Leonessa,ne quello di Paganico.

Ci si concentri sui veri sprechi. Siamo sicuri che il 118 di Leonessa e quello di Paganico  non avrebbero problemi.

la Redazione di www.leonessa.org

Spariscono anche le postazioni “118”

Leonessa e Paganico cancellate dal piano di rientro del sub commissario alla sanità

Reagisce il sindaco Trancassini: «Da qui non si muoverà nessuna ambulanza. E’ un impegno solenne»

Il rischio si allarga. Non solo gli ospedali di Amatrice e Magliano potrebbero sparire, ma anche le postazioni Ares 118 di Leonessa e Paganico. Lo spiega Alfonso Tesoriere, responsabile provinciale dell’Azienda regionale di assistenza sanitaria, che riconduce le cause alla determinazione del piano di razionalizzazione stilato dal sub commissario alla sanità del Lazio, Mario Morlacco. Le voci di una “rivisitazione” delle postazioni 118 in provincia di Rieti erano circolate già lunedì scorso nella conferenza dei sindaci, durante l’intervento del direttore sanitario regionale dell’Azienda, Antonio De Santis.
«Del resto non si possono tenere in piedi postazioni da dieci dipendenti per un solo intervento ogni tre giorni - spiega Tesoriere - anche se la postazione, vedi quella di Paganico, è gestita dai volontari dell’Euro 98». E si riaccende la polemica tra il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini e lo stesso Tesoriere finita a giugno davanti al prefetto Riccio, sempre per la paventata soppressione della postazione montana. In quell’occasione si determino l’apertura di un tavolo di confronto tra le parti. Tavolo che oggi appare più lontano soprattutto dopo le notizie tutt’altro che rassicuranti che arrivano dai vertici dell’Ares regionale. Trancassini è indignato.
«Leonessa non resterà inerme. Faremo valere i nostri diritti - grida Trancassini - nessuna autoambulanza lascerà il paese. E’ un impegno solenne a cui non mi sottrarrò. E se davvero i vertici dell’Ares hanno intenzione di intervenire sulla nostra postazione, è bene che sappiano che ci ribelleremo con tutte le nostre forze, attuando una mobilitazione senza precedenti, attraverso forme di protesta eclatanti, come lo sciopero fiscale. Quanto sta accadendo, anche rispetto alle notizie che arrivano sugli ospedali di Amatrice e Magliano evidenziano un’incapacità della politica locale, di destra e sinistra, di convergere sulle reali priorità di questo territorio, prima tra tutti la possibilità per ogni cittadino di potersi curare senza andare ad elemosinare». Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale Massimi: «Vero è che il governo ha chiesto ulteriori tagli all’Ares, ma è anche vero che la direttrice D’Innocenzio, con cui ho parlato, si è detta disponibile a ragionare sulla questione prima di intervenire a Leonessa». Vedremo.

 

 

Diritti del Malato  14 Agosto 2009

 

Senza Parole.

La Redazione di www.leonessa.org

 

 

CITTADINANZATTIVA  TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
R I E T I
c/o Casa del Volontariato – P.zza Mercatanti 5 – 02100 Rieti – Cell.. 348.34 31 837-Fax: 0746.488131- mail: cittadinanzattivari@libero.COMUNICATO STAMPA
                                                                                      
COMUNICATO STAMPA
Rieti, 13/08/2009  
                            
LA SEGUENTE LETTERA PUBBLICA E’ INDIRIZZATA AI SEGUENTI SOGGETTI         :           
                                              
- Dr. G.. BELLINI. DIRETTORE GEN.LE  ASL RIETI
- ON. PIERO MARRAZZO - PRESIDENTE REGIONE LAZIO
 
E p.c.- PRESIDENTE COMITATO SINDACI ASL RIETI
    - SINDACO COMUNE DI LEONESSA
    - PRESIDENTE PROVINCIA DI RIETI
    - ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E TUTELA DEI DIRITTI 
    -ORGANIZZAZIONI SINDACALI
 
    - AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
 
Oggetto:ARBITRARIA "VACANZA ESTIVA"  AMBULATORIO PEDIATRICO VACCINALE DI LEONESSA.
.
            Gentile Direttore Generale ASL Rieti,      
 
            Risulta allo scrivente Tribunale per i Diritti del Malato di questa provincia che, per  responsabilità che ci aspettiamo vengano accertate,  l'ambulatorio pediatrico vaccinale di Leonessa é stato chiuso nelle giornate di apertura settimanali previste dei mercoledi 5 e 12 agosto, lasciando sprovvisto di un servizio essenziale  un ambulatorio che serve, oltre agli abitanti del comune di Leonessa, anche diverse famiglie dei vicini comuni di  Monteleone di Spoleto, Norcia, Cascia, ecc., che se ne servono per vicinanza, pur appartenendo al territorio umbro.
             Peraltro, nel periodo estivo, si verifica un'importante incremento di presenza di famiglie vacanziere con bambini in tenera età, che hanno come unico punto di riferimento pediatrico proprio l'ambulatorio in questione.
             Configurandosi pertanto, l'interruzione di pubblico servizio, ed ammessa la capacità di organico, più che sufficiente,  a disposizione del Consultorio Materno Infantile, per far fronte alla sostituzione della Dr.ssa in ferie nel periodo in questione, si chiede alle SS. VV. di accertare le eventuali responsabilità per questa arbitraria chiusura e per altre  eventuali interruzioni di Servizio in  altri ambulatori decentrati a rischio di chiusura per "l'effetto vacanza".  chiarendo quali provvedimenti intendono prendere per evitare che, da ora in poi, Servizi essenziali vengano arbitrariamente posti in "ferie estive".
 
 In attesa di cortese riscontro        
 
Distinti saluti  
 
                                     Per il TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO - CITTADINANZATTIVA Rieti 
                                                                Il Coordinatore Provinciale  

                                                                      Mercedes Grimaldi

 

 

 

 14 Luglio 2009

 Leonessa Consorzio funiviario a Campo Stella

Leonessa Domani la presentazione alla presenza degli operatori del settore  - Nasce il Consorzio funiviario Per il rilancio del sistema turistico del territorio Paolo Giorni

LEONESSA - Un grande progetto per rilanciare in maniera definitiva il versante nord del monte Terminillo. Chiamati a raccolta i commercianti, gli imprenditori, gli artigiani, i liberi professionisti, e tutte le figure del Comune montano che vorranno aderire al nuovo Consorzio turistico funiviario di Leonessa. Domani sera (ore 21,30) la presentazione ufficiale nei locali dell'Auditorium di Santa Lucia, il debutto del nuovo soggetto, che si pone l'ambizioso obiettivo di riprendere il calco dei (funzionanti) modelli utilizzati in Altitalia e nella cintura settentrionale degli Appennini e crearne uno nuovo nel Reatino. Partendo dalla stazione di Campo Stella, la punta del diamante con il quale il comitato promotore del consorzio, capitanato da Alberto Palmieri, intende bucare la coltre di inoperosità nella quale il Terminillo leonessano naviga da troppo tempo. E come fare per rilanciarlo ? "Intendiamo creare una rete di collaborazione fattiva con gli imprenditori del territorio dice Palmieri - un sistema di coesione attraverso il quale commercianti ed imprenditori mettano in campo servizi per gli utenti, che vadano da pacchetti promozionali comprensivi di vitto, alloggio e skipass alla promozione di strutture come la pista di allenamento di Comune e Sci Club". Non solo. "Intendiamo creare - prosegue Palmieri - un sistema di gestione degli appartamenti sfitti durante la stagione invernale (non pochissimi a Leonessa), per poterli utilizzare". Ovviamente in chiave turistica, ovviamente in maniera consorziata. A spingere i promotori verso un progetto di questa caratura la consapevolezza di non poter chiedere oltre a soggetti come l'amministrazione comunale, "che già molto ha fatto per mantenere aperto il nostro impianto". E dalla voglia, o meglio dalla non voglia, di "aspettare oltre interventi di rilancio del versante nord che, fino ad ora, non sono mai arrivati". Come a dire "ora dei fatti nostri ce ne occupiamo noi".    A partire da domani sera, quando verrà presentata la bozza del regolamento consortile, sulla quale tutti i soggetti interessati potranno dibattere e dire la loro. E chissà che questo rimboccarsi le maniche verso un rilancio del Terminillo settentrionale non faccia da traino. Non solo per i turisti.

 

 14 Luglio 2009

IL TEMPO RIETI : Leonessa, un'estate caldissima Marco Fuggetta - Prosegue l'estate leonessana con tanti appuntamenti per residenti e turisti. Il 1 agosto Festa con musica, gastronomia e spettacoli pirotecnici in piazza VII Aprile, il 5 alle 21,30 Michele Valenti in «Natura e poesia: tra descrizione e ispirazione» con musiche di Mozart e Liszt presso l'Auditorium Santa Lucia. Venerdì 7 arriva la prima edizione del «Leonessa jazz» con il concerto di Pellegrino, Biseo, Rosciglione e Munari. Alle 18 del giorno successivo ascolto di brani dall'opera «Madama Butterfly» commentati da Claudio Laganà e m serata alle 21,30 spettacolo dei «Pari e dispari». La mattinata di domenica 9 è dedicata alla Fiera dell'Assunta mentre il lunedì alle 18 torna Laganà con brani della Carmen. Da martedì Ila giovedì 13 seconda edizione della «Mostra d'antiquariato» ed il mercoledì prima edizione del «Teatro sotto le stelle» in piazza IV Novembre. Il 14 ancora jazz mentre per ferragosto arriva il «Fantacirco» per i ragazzi nel centro storico e in serata si rivivono le atmosfere dei Beatles con la cover band Apple Pies. Tra i tantissimi altri appuntamenti previsti fino alla fine dell'estate, giornate di solidarietà, tornei di calcio, spettacoli comici - tra cui quello del famoso Dado il 18 - presentazioni di libri, tante escursioni del Cai, cene rinascimentali, festival di cabaret.

(Marco Fuggetta)
 

   9 Luglio 2009

 

Si è appena concluso l’XI Trofeo Nazionale Leonessa di tiro e la Sezione locale non può che essere soddisfatta, primo per la partecipazione degli iscritti alla gara poi per i risultati che i tiratori leonessani hanno conseguito.

Sono state due settimane intense per la sezione di Leonessa, che dopo aver collaborato con il Comitato Regionale UITS nell’organizzazione dello stage nei giorni 26/28 giugno al quale hanno partecipato una quarantina di giovani provenienti da tutto il Lazio, nei giorni 4/5 luglio ha dato vita all’XI Trofeo Nazionale Leonessa che ha visto la partecipazione di oltre ottanta tiratori provenienti dalle sezioni di Ascoli, Bracciano, Brindisi, Chieti, Pescara, Roma, Spoleto, Stradella, Terni, Tivoli, Velletri, Veroli. I nostri tiratori si sono comportati egregiamente conquistando due primi posti assoluti con Carotenuto Marco con la pistola e Gentili Arianna con la carabina. Buoni i risultati anche di Coppari Luca e la matricola Cesaretti Attilio ambedue tiratori di pistola. Ottimo il punteggio della squadra leonessana composta da Carotenuto. Coppari e Gentili che hanno per la prima volta fatto assegnare alla Sezione T.S.N. Leonessa l’XI Trofeo Leonessa.

Dopo questo risultato conseguito nonostante l’esiguo numero di tiratori si spera possa essere di sprono per altri giovani ad avvicinarsi ad uno sport non meno bello di altri.

Si coglie l’occasione per ringraziare Il presidente Regionale UITS Cav. Giardinieri Luigi, che anche quest’anno ci ha fatto il gradito onore di essere presente alla nostra gara.

Ferruccio Armeni

 

 

Confidiamo che il Dottor Tesoriere ed il Sindaco Emili abbiano a cuore anche quelli che vivono da quelle parti anche d'inverno.

Come la popolazione di Leonessa.

Ringraziamo di cuore Massimo Spadoni e MepRadio (95,3 Mhz), la Radio ufficiale di Leonessa.

La Redazione di www.leonessa.org

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Il Direttore dell’UOC Ares 118 Rieti, dott. Alfonso Tesoriere, ha comunicato al Sindaco Giuseppe Emili l’attivazione sul Monte Terminillo di un servizio di ambulanza che si occuperà dell’emergenza in questa seconda metà di luglio e nel mese di agosto per quanto riguarda i giorni festivi e prefestivi: (12-18-19-25-26 luglio) e (1-2-9-8-10-11-12-12-14-15-16-17-18-19-20-21-22-23-29-30 agosto con orario 9.00-19.00. Ambulanza e relativo equipaggio faranno base nei locali dell’ex scuola.

“L’ARES 118 Rieti ed il suo direttore dott. Alfonso Tesoriere – spiega il Sindaco Emili - hanno una volta di più confermato l’attenzione rivolta alle esigenze del territorio della provincia e, nella fattispecie, del Monte Terminillo che vede così risolto nella maniera migliore un problema importante, specie in un periodo come quello estivo in cui possono aumentare i casi di pronto intervento e di soccorso”.

 

Rieti, lì 11 luglio 2009

 

 7 luglio 2009

 Leonessa Trancassini chiede la convocazione di un tavolo con Battaglia -Presidio 118, "chiamata" la commissione "Per Leonessa il primo soccorso è la vita". Lo ha ribadito il primo cittadino Paolo Trancassini nel corso della riunione con i tecnici della Regione tenutasi alla Pisana ieri mattina. Invariate le posizioni: quella di Ares, che necessita una razionalizzazione delle spese, e quella del comune montano, che di necessario ha il mantenimento della postazione 118 cosi com'è. Trancassini chiede al delegato provinciale Roberto Giocondi di riferire al riconfermato presidente Fabio Melilli: urge un tavolo operativo con la commissione regionale alla sanità, presieduta da Augusto Battaglia. E urge in tempi brevi.

 

 1 luglio 2009

Restano differenti gli obiettivi di Comune e Azienda sanitaria regionale -  LEONESSA - Questione di punti di vista, verrebbe da dire. Più vicini da ieri pomeriggio, dopo l'accordo siglato in Prefettura, a Rieti, che prolunga l'attività della postazione Ares 118 di Leonessa di altri due mesi, scongiurando la sostituzione delle dieci persone impiegate nel presidio altosabino con i volontari della cooperativa Euro 98, di stanza presso la postazione di Osteria Nuova. La copertura finanziaria, 20 mila euro in tutto, è garantita da un intervento congiunto di Provincia e Comune montano, il quale ribadisce, per voce del suo primo cittadino Paolo Trancassini, l'inprescindibilitàl del territorio dalla postazione del 118. Partendo da alcuni dati oggettivi: "Leonessa   dice - È uno dei tenitori più distanti dal capoluogo, ergo dal presidio ospedaliero, per giunta nel pieno mezzo dello sciame sismico che sta interessando la zona delle montagne reatine". Basterebbe questo, per Trancassini, a giustificare l'attaccamento della comunità alla questione, dimostrata con la corale discesa in piazza di lunedì, l'occupazione prima della via Provinciale, fuori Porta Spoletina, e poi della Salaria. Il tutto preceduto da un'ordinanza dello stesso Trancassini, che vietava qualsiasi spostamento di uomini e mezzi dopo la "scoperta" di un cambio di servizio nel personale della postazione 118. Ordinanza a sua volta preceduta da una minaccia di denuncia nei confronti dello stesso Trancassini. Tutto rientrato, ora restano le divergenze tra la posizione di Ares, che crede nel miglioramento del servizio apportato dal cambio Osteria Nuova-Leonessa, come convenuto dai vertici regionali dell'azienda, e la posizione del Comune, abbastanza chiara. "Non è che spostando i due servizi - prosegue Trancassini - si avrà una diminuzione dei costi (altro presunto problema del presidio leonessano, ndr). E poi, se guardiamo l'aspetto quantitativo degli interventi, è chiaro che un Comune come il nostro non ha i numeri delle grandi città, così come negli interventi di carabinieri, polizia e quant'altro. Allora che facciamo, da qui porriamo via tutte le forze adibitie alla sicurezza ? La risposta  la si potrebbe chiedere ai palazzi romani di Ares.
(Pa.Gio.)

 1 luglio 2009

 Provincia e Comune provvederanno al mantenimento del personale medico specializzato nel presidio 118 "tamponando" il costo del servizio (20mila euro) per i prossimi due mesi. Nel frattempo le parti cercheranno un accordo di ampio respiro, per rispondere a tutte le esigenze messe sul tavolo.
Di certo non è definitiva ma accontenta più o meno tutti la soluzione venuta fuori alle 15,30 di ieri pomeriggio dal tavolo urgente convocato a palazzo del Governo dal prefetto reatino, Silvana Riccio. Due ore di dibattito tra le parti, la delegazione leonessana con in testa il sindaco Paolo Trancassini, la rappresentanza provinciale (Giocondi) e regionale (Massimi e Cicchetti), il prefetto, il questore Giancarlo Benedetti e i vertici di Ares (Tesoriere e De Santis). L'ultima tappa, almeno per ora, di una maratona intensissima, 24 ore di autentica passione. "Accettiamo serenamente l'esito dell'incontro - afferma Trancassini all'uscita dal palazzo reatino anche se, per dirla tutta, stiamo pagando per avere un tavolo di confronto. La copertura messa in campo da Comune e Provincia garantirà la permanenza dei nostri medici specializzati, quindi del servizio, in attesa di trovare una soluzione definitiva. Partendo però da un dato fondamentale - continua il sindaco - quello che Leonessa non può prescindere dal presidio 118, soprattutto in un momento come questo, con lo sciame sismico che interessa la nostra zona e con l'estate alle porte. Ringrazio le parti per la disponibilità dimostrata, a cominciare dal Prefetto, ma ribadisco anche la necessità di un territorio come il nostro nei confronti di un servizio fondamentale. E garantito grazie ad una vittoria della gente". Quella stessa gente che, con Trancassini in testa, si è mobilitata subito, lunedì sera, mettendo in piedi prima un blocco sulla Provinciale che collega Leonessa al capoluogo, poi spostandosi verso la Salaria, all'altezza del bivio di Posta. Almeno cinquecento le persone scese in strada a fianco del primo cittadino, che hanno bloccato il traffico della consolare in entrambe le direzioni. In difesa di un presidio che, per i prossimi due mesi, non subirà il temuto spostamento verso Osteria Nuova, con tanto di professionisti (una decina quelli impegnati a Leonessa) al seguito.
(Paolo Giorni)


 

 1 luglio 2009

 E' andata a buon fine la protesta dei cittadini, scesi ieri a Rieti in centocinquanta per manifestare davanti al palazzo del governo -  Leonessa riesce a non far partire l'ambulanza  - Il " 118" resterà per altri due mesi, per il futuro si apre un tavolo di confronto a Roma - Il servizio "118" resta a Leonessa. Almeno per altri due mesi. poi si vedrà. La battaglia è appena iniziata, ma la parziale vittoria conquistata ieri dal sindaco Trancassini fa ben sperare per il mantenimento del servizio anche in futuro. Ieri mattina. in Prefettura. è andato in onda il confronto tra il primo cittadino leonessano e il responsabile del servizio provinciale del "118". Alfonso Tensoriere. Oltre due ore di colloquio con il prefetto Silvana Riccio a mediare, presenti anche i consiglieri regionali Annamaria Massimi e Antonio Cicchetti, e per la Provincia l'assessore uscente Giocondi. Intorno alle 15. quando tutto sembrava perduto, la notizia tanto attesa dagli oltre centocinquanta leonessani radunatisi sotto il Palazzo del governo già da mezzogiorno: «Scampato pericolo, al momento». ha annunciato tra gli applausi il sindaco Paolo Trancassini. fascia tricolore in mano e sorriso a trentadue denti.
La paventata sostituzione dei dipendenti della postazione Ares 118 di Leonessa con i volontari della cooperativa Euro 98 operanti a Osteria Nuova non avverrà, almeno tino a fine di agosto. Il confronto ha fatto trionfare il buon senso, facendo prevalere ai conti di bilancio i bisogni effettivi della comunità di Leonessa, sprovvista di un vero e proprio servizio sanitario. La decisione di sospendere ogni procedimento di trasferimento è finalizzata all'apertura di un tavolo di confronto a Roma. calendarizzato già a partire dai prossimi giorni. Il servizio. per i prossimi due mesi. resterà in gestione ai dipendenti Ares. grazie al sostegno economico di Provincia e Comune di Leonessa. Per il resto tutto o quasi è nelle mani d i Marinella D'Innocenzo. direttore dell'Azienda regionale d'emergenza, che dovrà decidere, nel tavolo di confronto con il Comune di Leonessa e la Provincia d i Rieti. se procedere o meno nel piano d i riorganizzazione presentato nel luglio del 2008 e che prevede l'affidamento ai volontari di Enrto 98 col trasferimento dei dipendenti Ares a Osteria Nuova. Decisivo. in tal senso, è il capitolo costi, voce determinante come del resto per quella di altre postazioni dislocate nel territorio. Trancassini è sicuro die qualcosa alla fine si riuscirà ad ottenere. «Credo che il tavolo di confronto - sottolinea - potrà determinare lina soluzione die tenga conto delle nostre necessità. Ragioni che sono quelle di una cittadina sprovvista di un servizio sanitario adeguato alle esigenze della popolazione, per la stragrande maggioranza anziana e oggi limitata anche dal possibile trasferimento del 118. ch per molti residenti è l'unica ancora di salvezza in grado di coprire un'emergenza», (Andrea Bonanni)

 30 giugno 2009

Tesoriere, direttore provinciale del servizio, dispone la sostituzione dei dipendenti del presidio coi volontari di Euro 98: esplode la protesta - Leonessa in  strada per difendere il 118
Il sindaco Trancassini sequestra le chiavi dell'ambulanza, i cittadini bloccano la provinciale «La postazione Ares 118 d i Leonessa non si tocca». Ed è scontro tra il sindaco. Paolo Tancassini. e il direttore provinciale del servizio. Alfonso Tesoriere. per la decisione di quest'ultimo di sostituire i dipendenti della postazione montana con i volontari della coop Euro 98. fino ad oggi in forza presso la postazione di Osteria Nuova. Da un lato il sindaco che per scongiurarne la chiusura del servizio chiama i carabinieri, sequestra le chiavi dell'autoambulanza e emette un'ordinanza che inibisce qualsiasi operazione di spostamento di mezzi e uomini. Dall'altra, il direttore dell'Ares 118 Alfonso Tesoriere, che sostiene che la decisione, stabilita dai vertici regionali dell'Azienda. oltre a essere strategica per la provincia, convoglierà su Leonessa più uomini rispetto agli attuali, tanto da rendere il servizio offerto ai residenti ancora più funzionale.
Trancassini. non contento. da del "bugiardone" a Tesoriere e quest'ultimo, di tutto punto gli risponde che se non restituisce immediatamente le chiavi dell'autoambulanza, lo «denuncerà per sequestro indebito di mezzo pubblico di primo soccorso». Questo intorno alle 15.30 di ieri. perché nel tardo pomeriggio la situazione è degenerata. La notizia del blitz del neo sindaco presso la postazione Ares. in pochi minuti ha fatto il giro della cittadina. E oltre trecento leonessani si sono riversati sul corso principale dove ha sede la postazione, per far sentire la propria voce e in serata hanno bloccata la provinciale. fuori Porta Spoletina. Tutti a sostegno della posizione di Trancassini che non ha esitato a chiamare carabinieri e vigili urbani.
«Il direttore Tesoriere- spiega Trancassini - non può pensare di alzarsi la mattina e trasferire un servizio d i primaria necessità senza concordarlo. Cosi,di punto in bianco, con un ordine di servizio inviato alle 15.30 in cui si evidenzia che il trasferimento è operativo addirittura dalle 14. Non accetto un simile comportamento. Ed è per questo che, come massima autorità sanitaria cittadina, ho ordinato ai dipendenti Ares Massimo Festuccia. Patrizio Colapicchioni e Filippo Sampalmieri di mantenere il presidio per scongiurare gravi conseguenze per la popolazione. E l'ordinanza comunale emessa non verrà ritirata se l'Ares non rivedrà tale decisione e non aprirà un tavolo di confronto con il Comune, come del resto annunciato nei mesi scorsi dai stessi vertici dell'Azienda». Un ragionamento che sembra trovare tutti d'accordo. Dal capogruppo di minoranza al Comune Francesco Boccanera che appoggia in pieno le dichiarazioni del sindaco Trancassini. a quelle del presidente della provincia Fabio Melilli che trova inconcepibile che si possano assumere decisioni di questo genere senza avvertire il sindaco di Leonessa e i consiglieri regionali. «Sarebbe opportuno - spiega Melilli- che il direttore dell'Ares di Rieti sospendesse immediatamente il provvedimento e aprisse un tavolo di confronto con l'amministrazione di Leonessa. Le decisioni sulla sanità non possono calare sulle realtà locali senza il coinvolgimento delle comunità interessate». In serata a Leonessa era atteso anche il Prefetto Riccio a cercare di mediare una situazione che forse già questa mattina potrebbe trovare soluzione con un confronto tra Tesoriere e Trancassini.
A.Bo.

 30 giugno 2009

 Il caso a Leonessa Al "ASL" ci restano soltanto i volontari  - Leonessa  -A lanciare l'allarme il sindaco Trancassini contro la decisione dell'Ares  - Bufera sanità, al 118 solo volontari  -Melilli, Massimi e Calabrese: "Subito un confronto istituzionale - LEONESSA - Sul comune montano piomba l'incubo dell'assistenza medica con un nuovo e discutibile provvedimento dell'Ares 118 di Rieti che non rinnova i contratti e vincola al presidio montano il solo personale volontario. L'oggetto del malaffare, che piomba senza nessun tipo di preavviso sulle spalle dei leonessani, è qualcosa che supera la sensazione del déjà vu e sembra assumere le caratteristiche già manifestate nel corso dell'estate 2008. A lanciare l'allarme il neo eletto sindaco Paolo Trancassini che tuona dall'alto della località montana contro un provvedimento che priverebbe il comune leonessano di personale medico specializzato, che verrebbe sostituito da volontari. Ad intervenire in difesa del sindaco sono stati il presidente della Provincia Fabio Melilli, il consigliere regionale Annamaria Massimi e il consigliere provinciale Giosuè Calabrese.
"Ho appreso che il direttore dell'Ares di Rieti - ha dichiarato in una nota Fabio Melilli - ha deciso di affidare il servizio del 118 di Leonessa ai volontari. Al di là del merito della questione, ritengo inconcepibile che si possano assumere decisioni di questo genere senza avvertire ne il sindaco di Leonessa ne i consiglieri regionali. Sarebbe opportuno che il direttore dell'Ares sospendesse immediatamente il provvedimento e aprisse un tavolo di confronto".
Sulla stessa linea, e del medesimo avviso sulla sospensione del provvedimento, Annamaria Massimi e Giosuè Calabrese, che hanno ag giunto: "Senza voler entrare nei meriti della questione, che comunque vogliamo conoscere al più presto, riteniamo assolutamente discutibile e fuori luogo quanto deciso dal direttore dell'Ares 118 Rieti. Non è concepibile condividere il metodo con il quale è stata applicata una decisione di tale importanza che, di fatto, è stata resa pubblica con un vero e proprio raid senza avvisare le istituzioni interessate tra cui quella del sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini e quella dell'ente Provincia che, essendo ancora in fase di definizione istituzionale, non può avvalersi di una giunta costituita. Sarebbe pertanto opportuno discutere il provvedimento in un confronto istituzionale".

 

 

 30 giugno 2009

L'intenzione di sostituire il personale formato da professionisti ha scatenato feroci polemiche e discussioni «Ares 118 ai volontari». Scoppia la bufera Il sindaco: «Vergognoso. Lo impedirò». Melilli: «Inconcepibile». Calabrese: «Atto da terzo mondo» -  L'Ares fa partire all'improwiso il provvedimento congelato da tempo, interviene subito il Comune 118 ai volontaria Leonessa insorge Ordine del sindaco Trancassini : i sanitari restino al lavoro  «L'Ares 118 sarà gestita da privati»: scoppia il putiferio. Un anno fa fu annunciata la riorganizzazione del servizio con conseguente sostituzione dei professionisti in servizio a Leonessa con un gruppo di volontari. Ieri l'Ares avrebbe deciso di procedere alla sostituzione del personale. «È vergognoso - dice il sindaco Paolo Trancassini  Farò subito un'ordinanza affinchè il personale non abbandoni la postazione dell'Ares». Condanne anche dal presidente della Provincia Melilli. Protesta la popolazione.
Un anno fa l'Ares 118 annunciò una riorganizzazione del servizio con conseguente sostituzione dei professionisti in servizio a Leonessa con un gruppo di volontari. Le immediate polemiche, visti gli oltre 40 chilometri di distanza della cittadina dal nosocomio più vicino, e l'impegno delle istituzioni locali scongiurarono quell'ipotesi.
Ieri però, improvvisamente, quell'eventualità si è concretizzata, visto che l'Ares avrebbe deciso di procedere in giornata alla sostituzione del personale. «È vergognoso che si proceda così, senza neanche avvisare il Comune - dichiarava nel primo pomeriggio il sindaco Paolo Trancassini - Ora farò subito un'ordinanza affinchè il personale non abbandoni la postazione dell'Ares». Detto fatto e Trancassini, carabinieri, ha notificato ai dipendenti l'atto, spiegandone le ragioni agli operatori, circondato da una folla di cittadini accorsi in pochi minuti. «È una vigliaccata - ha aggiunto Trancassini - Da qui non ce ne andiamo e non ci facciamo intimidire».
A Leonessa intanto arriva anche Giosuè Calabrese che definisce la decisione Ares «un atto da terzo mondo», mentre dalla Regione, forse anche per la giornata festiva, non arriva nulla di ufficiale. Da Rieti a parlare è il presidente della Provincia, Fabio Melilli. «Ho appreso che il direttore dell'Ares di Rieti (Alfonso Tesoriere ndr) ha deciso di affidare il servizio del 118 di Leonessa ai volontari. Al di là del merito della questione, ritengo inconcepibile che si possano assumere decisioni di questo genere senza avvertire ne il sindaco di Leonessa ne i consiglieri regionali. Sarebbe opportuno che il direttore dell'Ares sospendesse immediatamente il provvedimento e aprisse un tavolo di confronto con l'amministrazione comunale».
Marco Fuggetta

 

Leonessa  29 giugno 2009

 

Ordinanza

 

 

Comunicato stampa Comune di Leonessa

Leonessa: ore 15,30: i cittadini assistono sconcertati alle repentine decisioni di una Regione che continua a considerare, questo, un Altipiano di serie B.

I fatti di ieri:

Le istituzioni locali, accusate di ingiustificata diffusione di allarmismo tra la popolazione, venivano messe a tacere dalle parole dell’allora Assessore Regionale alla Sanità Battaglia: “Non ha alcun fondamento la notizia sui rischi della postazione dell’Ares 118 di Leonessa. Non è prevista alcuna modifica tanto delle postazioni quanto delle ambulanze necessarie al garantire i consueti livelli assistenziali sia in provincia di Rieti che in tutto il Lazio”.

I fatti di oggi:

Il personale dell’Ares 118 riceve l’ordine di servizio col quale si dispone immediato trasferimento del personale stesso ad altra sede.

A seguito dell’inaspettato ordine di servizio - che mal si combina con le false dichiarazioni dell’ex Assessore Battaglia – questo, che tra i Comuni della provincia è il più distante dal nosocomio reatino, non intende assistere passivamente dinanzi alla prospettiva di sparizione di un servizio vitale.

Leonessa tutta esige che la postazione e la funzione del 118 non vengano in alcun modo private delle prestazioni fino ad oggi ricevute né, in ultima e drammatica istanza, cancellate.

La posizione dei cittadini resta ferma nel non voler assistere al concretizzarsi della sostituzione dell’attuale personale con uno di tipo “volontario”.

Questi dunque i minuti cruciali di una battaglia ben al di fuori di qualsiasi colore politico: la popolazione di Leonessa blocca la Strada Provinciale che collega il Comune al capoluogo, nell’attesa dell’arrivo del Prefetto di Rieti, Dott.ssa Silvana Riccio.

 

Ore 21:00 : dopo aver atteso invano l’arrivo del Prefetto di Rieti e ricevuto parere sfavorevole dai vertici ARES per la auspicabile revoca del provvedimento, la popolazione di Leonessa decide di spostare la protesta sulla SS Salaria all’altezza del bivio di Posta.

Massiccia adesione della popolazione di Leonessa che blocca la sede stradale.

Ore 23:00 : finalmente, dopo lunga trattativa con le autorità di Pubblica Sicurezza, il Sindaco Paolo Trancassini viene contattato dal Prefetto di Rieti.

Oggi (martedì 30 giugno n.d.r.) è stata convocata una riunione in Prefettura; il Prefetto di Rieti assicura massima attenzione sul problema Leonessa – Ares.

Ore 23:15 : Si scioglie il presidio.

L’appuntamento è per oggi alle ore 12:30 davanti alla Prefettura di Rieti.

Intervenite numerosi !!!

 

 

Comunicato stampa

 

 

In seguito alla decisione presa dal direttore dell’Ares di Rieti di affidare il servizio del 118 di Leonessa ai volontari intervengono il consigliere regionale Annamaria Massimi e quello provinciale Giosuè Calabrese.

 

“Senza voler entrare nei meriti della questione, che comunque vogliamo conoscere al più presto, riteniamo assolutamente discutibile e fuori luogo quanto deciso dal direttore dell’Ares 118 Rieti. Non è concepibile condividere il metodo con il quale è stata applicata una decisione di tale importanza che, di fatto, è stata  resa pubblica con un vero e proprio raid senza avvisare le istituzioni interessate tra cui quella del sindaco di Leonessa Paolo Trancassini e quella dell’ente Provincia che, essendo ancora in fase di definizione istituzionale, non può avvalersi di una giunta costituita.

Sarebbe pertanto opportuno – hanno concluso i due – che il direttore Tesoriere bloccasse tale provvedimento dando la possibilità alle Istituzioni locali di intervenire con un confronto costruttivo sulla questione”.

 

Cordiali saluti

 

 

 

Amministrazione Provinciale di Rieti

Ufficio Stampa

 

NOTA DELLA PRESIDENZA

 

 

"Ho appreso che il direttore dell'Ares di Rieti ha deciso di affidare il servizio del 118 di Leonessa ai volontari. Al di là del merito della questione, ritengo inconcepibile che si possano assumere decisioni di questo genere senza avvertire nè il sindaco di Leonessa nè i consiglieri regionali. Sarebbe opportuno che il direttore dell'Ares sospendesse immediatamente il provvedimento e aprisse un tavolo di confroto con l'amministrazione comunale di Leonessa. Le decisioni sulla Sanità non possono calare sulle realtà locali senza il coinvolgimento delle comunità interessate".

 

E' quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli.

 

Rieti, 29 giugno 2009

 

(Ringraziamo l'amico Enzo Turchetti per le foto davanti  la Prefettura. Grazie !!!)


 

   Le Foto

 

 

 5 luglio 2009

 Campostella ha una nuova seggiovia Leonessa, i lavori per la realizzazione della "Rubbio" sono quasi ultimati rimpianto, lungo circa un chilometro, copre un dislivello di 300 metri e serve tré piste molto belle e di varia difficoltà .Si ammoderna la stazione sciistica di Campo Stella a Leonessa. Proseguono i lavori per la costruzione della nuova seggiovia biposto "Rubbio" che va a sostituire una vecchia sciovia la cui vita tecnica era scaduta lo scorso inverno. Sulla linea dell'impianto sono state montate le stazioni di partenza e di arrivo e sono stati realizzati i plinti di fondazione dei piloni che dovranno sorreggere la fune e le seggiole.
La seggiovia è lunga circa un chilometro e copre un dislivello di circa 300 metri, tra le quote di 1400 metri e 1700 metri sul livello del mare. L'impianto serve tré belle piste, di cui 2 tacili e una difficile, che si sviluppano per diversi chilometri nel vallone glaciale di Vallorgano II finanziamento, pari a un milione e200milaeuro, è stato concesso dalla Provincia al comune leonessano e sui prati di Camporga. Per non parlare delle discese fuoripista tra i faggi del vallone Rubbio.
Con questo impianto, diventano fruibili a tutti queste piste che prima erano impraticabili ai principianti e ai bambini in quanto la sciovia era molto ripida, faticosa e pericolosa soprattutto in caso di neve ghiacciata.
La sostituzione della sciovia con la seggiovia biposto è stata possibile grazie a un finanziamento concesso lo scorso anno dalla Provincia di Rieti al Comune di Leonessa (proprietario degli impianti) mediante la firma di un accordo di programma tra il presidente Fabio Melilli e il sindaco di allora Alfredo Rauco. L'importo dell'investimento si aggira su un milione e duecentomila euro che andranno a coprire non solo le spese per le opere meccaniche, ma anche per i ripristini ambientali e le attrezzature elettriche. L'impianto sarà completato nel giro di un paio di mesi e dopo i collaudi di legge sarà pronto per la prossima stagione sciistica.
"Puntiamo molto sull'ammodernamento di Campo Stella per rilanciare il turismo invernale di Leonessa - dice l'assessore Vito Paciucci - nell' ambito del piano di investimenti di venti milioni di euro finanziati dalla regione alla Provincia di Rieti, abbiamo già chiesto, tra l'altro, anche un nuovo finanziamento per ammodernare anche l'altra seggiovia di arroccamento monoposto di Camporga, molto vecchia in quanto è stata montata all'atto della costruzione della stazione sciistica. In programma c'è anche la sistemazione e la bonifica di alcune piste che potranno migliorare l'offerta e la varietà sciistica".
L'indispensabile anche fare una buona pubblicità e proporre una stazione affidabile nell'arco dell'intero inverno. "Abbiamo contattato molti sci club e agenzie - conclude Paciucci - con l'intenzione di offrire pacchetti non solo per i fine settimana, ma anche settimanali se riusciremo a riportare a Leonessa i tanti sciatori che la frequentavano anni fa: faremo sicuramente dei prezzi bassi per battere la concorrenza".
(Francesco Chiaretti)

 

 5 luglio 2009

 

Si è svolto domenica il raduno delle Ferrari. La manifestazione, organizzata da Giuseppe La bella, Ivo Pulcini e Massimo Carpifave, ha visto la partecipazione di Ferrari Club di Roma, tra cui quello di Little Tony.
In piazza 7 Aprile, alle 11.30,hanno sfilato, ammirate da tutti, circa 80 Ferrari, tra F40, Testarossa, Enzo, eccetera; i partecipanti, a seguire si sono spostati  a Villa Pulcini per il pranzo. "Abbiamo voluto organizzare questo evento- hanno dichiarato  gli organizzatori - come dimostrazione di affetto nei confronti di Leonessa. Crediamo che sia un modo per far conoscere al di fuori dei confini la nostra cittadina e promuovere il turismo. Tra l'altro, questa manifestazione vuole essere un primo passo verso un progetto più ampio: vorremo sviluppare nel Leonessano un autodromo. Accanto al circuito ci piacerebbe, inoltre, costituire una scuderia, che parta dai kart e arrivi fino al Gruppo N, e accanto una scuola di pilotaggio gestita da Annino Conti".
Un raduno che, come in tante altre circostanze, attira nei luoghi ove si svolge non solo i proprietari delle stupende autovetture, ma anche numerosissimi appassionati e curiosi.

 

 9 Giugno 2009

Trancassini stravince su La Bella e Climinti - Vittoria di misura per Paolo Trancassini. che dopo aver saltato un turno è riuscito a riprendersi la fascia tricolore appena smessa da Alfredo Ranco, mettendo a segno il terzo mandato con 937 voti.
L'avvocato Trancassini. alla guida della lista "Uniti per Leonessa", è riuscito ad avere la meglio sugli avversari aggiudicandosi ancora una volta le chiavi del municipio leonessano.
Ma la sua più che una partita si rivela tin dalle prime battute una volata in solitària staccando di gran lunga l'avvocato Giuseppe La Bella (320 i voti conquistati), candidato in corsa con la lista "Legalità. Rinnovamento. Sviluppo Leonessa 2009" e nomo chiave che guidò il fronte astensionista al referendum della secessione nello scorso dicembre e cha tanto amaro risultò per Trancassini e con minor margine Antonio Dominici Climinti (564 gli elettori che gli hanno dato fiducia) medico chirurgo in lizza con la lista "Guardiamo al Futuro" e candidato un po' a sorpresa dell'utiima ora.
«Non posso essere che soddisfatto per il risultato ottenuto - dice tresco di elezione Trancassini - E' stata un'affermazione importante che ci da ora la possibilità di attuare gli obiettivi che ci siamo prefissati e sui quali cercheremo di far convergere tutti i nostri sforzi per ridare prospettive certe di sviluppo alla nostra città. Ancora una volta - continua Trancassini analizzando i dati confluiti presso l'ufficio elettorale del Comune soltanto in tardissima serata - i cittadini leonessani hanno dimostrato di voler condividere questa nuova sfida».
(Andrea Bonanni)

 

 

 9 Giugno  2009

Il voto in provincia RIETI Provinciali II centrodestra ottiene ottimi risultati ma manca il traguardo del 50% più uno Costini e Melilli al ballottaggio n destino di Palazzo d'Oltre Velino nelle mani del centrista Calabrese Paolo Di Lorenzo ó A Rieti sarà ballottaggio. Il presidente uscente di centro-sinistra, Fabio Melilli, si ferina al 44,29% e viene superato dall'uomo di centro-destra, Chicco Costini, con il 45,86%. L'Unione di Centro con Calabrese farà 1' ago della bilancia con il suo 6,56%. Mentre andiamo in stampa mancano 20 sezioni su 209 per i risultati finali dello scrutinio e nessuno tra i contendenti sembra racimolare il 50% più 1 dei voti. I proclami della vigilia, tanto del centrosinistra che del centrodestra, si sono sciolti come neve al sole. I sondaggi sono stati ribaltati da una realtà che lascia molto amaro in bocca a entrambi i maggiori contendenti. Probabilmente ha vinto l'opinione pubblica che, da settimane, annusava odore di ballottaggio. Si faranno sentire Giosuè Calabrese e la sua Unione di Centro che, con un dato stimato intorno al 6,5%, diventano ora determinanti per la chiamata alle urne del 20 e del 21 giugno prossimi. Sarebbero già in corso trattative serratissime per strappare gli apparentamenti. Conteranno molto le sensazioni e gli umori locali del segretario provinciale Udc Mauro Lattanzi ma saranno essenziali e vincolanti le direttive regionali e nazionali del partito di Casini. Quasi certamente nelle trattative non si parlerà soltanto dei ballottaggi di Rieti e Prosinone, ma del rinnovo del consiglio regionale di aprile 2010. Un altro dato non trascurabile è il circa 3% de La Destra di Vittore Antonini che già prima del voto ha dichiarato il suo pieno appoggio «anticomunista» al candidato del Popolo della Libertà. Ma dall'analisi del voto emergono anche altri segnali molto interessanti. Il Pdl con il 44,5% alle Europee si è confermato anche nelle amministrative come il primo raggruppamento partitico del territorio. Sprofonda al 26,5% il Pd. Nell'Alta Sabina, Cittaducale, Contigliano, Magliano, tanto per citare i paesi più grandi, non sono più roccaforti della Sinistra e qui Melilli ha registrato una pesante sconfitta. Ma va detto, allo stesso modo, che alcuni seggi del Comune di Rieti storicamente di centrodestra hanno fatto registrare qualche pareggio e anche alcuni sorpassi a sinistra assolutamente incomprensibili per una città amministrata da quindici anni dalla Casa delle Libertà, oggi Pdl.

(Paolo di Lorenzo)

 

 9 Giugno 2009

 

Si deciderà solo al ballottaggio la sfida per la conquista della Provincia. Sarà decisivo Calabrese (Udc) con il suo 6,4 per cento Melilli e Costini vanno ai supplementari  - II candidato del centrodestra si ferma al 44,9 contro il 44,5 del presidente uscente . II centrodestra avanza anche alle amministrative ma per la partita decisiva della Provincia serviranno i "supplementari": da una parte il presidente uscente. Fabio Melilli (Pd). che si è fermato al 44.4% (nel 2004 al primo turno contro Cicchetti aveva sfiorato il 49.2%): dall'altra Chicco Cestini (Pdl). appaiato al 44.9%. In mezzo a fare da spartiacque tra i due il 6.4% raggranellato da Giosné Calabrese (Udc). che insieme a Vittore Antonini (2.8%) ha i numeri per orientare la scelta del prossimo presidente della Provincia. Petruccioli. Cacciamani e lacoboni insieme superano di poco 1'1%: pura testimonianza, come si era detto. Nella geografia del voto spicca il ritorno a destra di Rieti città - con la coalizione pro-Costini che totalizza il 49%. l'arretramento al 42% del centrosinistra e un voto al centro che sfiora il 7% - la clamorosa debacle del centrosinistra in centri importanti come Cittaducale. Magliano e Contigliano e la tenuta di Melilli in Comuni che "rossi" non erano ma lo sono diventati negli ultimi passaggi di fronte prima delle amministrative. Nell'altalena delle percentuali tiene tutto il centrodestra, il Pdl (col 20.4%). con il grosso delle liste civiche che galleggia intorno airi% eccezion fatta per Provincia condivisa (Leoncini & Gei-bino) che prende il 3.18% eNnova Idea (3.14%). Nel centrosinistra col Pd al 15.8% altri partiti storici della sinistra il Partito socialista (4.15%). Rifondazione (3.97%) - e le liste civiche che non si scostano molto dal 2%. eccezion fatta per quella dei sindaci (Comunità e territorio) che col 3.85% supera l'Italia dei valori (3.49%) e dei Moderati per Melilli (3 %).
A questo punto occhi e orecchie sono tutte per Giosné Calabrese e per Vittore Antonini. Calabrese, a tavola da "Tito" con i suoi. si tiene sulle generali: «Le vaintazioni politiche le rimando a domani. Per oggi sto a un risultato che è inferiore alle aspettative ma che considero comunque molto buono». Sì ma che ci farà con quei voti? «Le valutazioni si fanno in relazione al programma». Varranno più le frequentazioni reatine o quelle romane? «E' chiaro che non potremmo non fare riferimento alle valutazioni dei vertici romani, tanto più che il dato di Rieti va letto in un contesto regionale. Non siamo solo noi ad andare al ballottaggio, c'è anche Frosinone...». Ma arrivare laggiù sarà dura per Fabio Melilli...
(Alessandra Lancia)

 8 Giugno 2009

 L'ANALISI Chi vince governa per tutti, anche per gli sconfitti -  Palchi smontati, microfoni spenti, squadre di attacchini a riposo. Da ieri alle 15 parlano solo gli elettori nel segreto delle cabine. Ma le polemiche che hanno accompagnato questa campagna elettorale, per molti aspetti troppo aggressiva, ancora condiscono una domenica che per tutti dovrebbe essere di ultima riflessione e conseguente espressione personale di voto. Retaggio di un clima da ultima spiaggia, da voto epocale con il quale alcune formazioni politiche e molti candidati hanno connotato l'appuntamento elettorale in provincia e nei cinquantaquattro comuni reatini chiamati alle urne, dimentichi che mai come in questa fase, con i cittadini sempre più distanti non dalla politica ma da chi questa furbescamente interpreta, Parma migliore sono i contenuti. Le proposte e i programmi concreti con i quali dare risposte ai tanti dubbi e angosce giornaliere che oggi popolano la vita della stragrande maggioranza della gente normale.
Qualcuno ci è riuscito? Abbiamo dei dubbi. Ma ancora prima: qualcuno ci ha provato? Timidamente, osserviamo con distacco. Hanno tempo per rimediare? Forse, basta che lo desiderino davvero. Un'opportunità che verrà sicuramente concessa ai due candidati che dovessero approdare a un eventuale ballottaggio, ipotesi non remota. E ci fermiamo, in questo caso, alla sola competizione che investe la Provincia nella doppia veste di ente e territorio. Più difficile che ci riescano i candidati sindaco che domani sera lo spoglio decreterà vincitori. Anche se una variabile temporale, non secondaria, gioca a loro favore. La possibilità di governare per cinque anni. Sessanta mesi durante i quali avranno la possibilità di tenere la barra nell'unica dirczione possibile. Quella dei cittadini che sono stati chiamati ad amministrare, coscienti che dovranno farlo anche per chi non li ha votati. Nella miriade incandescente e litigiosa dei piccoli Comuni reatini una variabile non da poco.
(Mario Bergamini)
 

 

 5 Giugno 2009

 

 

Ma a Leonessa per le amministrative questa volta ci sarà un duello a tre: in campo anche Antonio Domenico Climinti  -  Trancassini i-La Bella: la sfida infinita - I due di nuovo in campo dopo il referendum secessionista di novembre   Poteva essere una riedizione dello scontro referendario di dicembre, un Trancassini-La Bella bis stavolta con un solo vincitore sul campo, il prossimo sindaco di Leonessa. Ma dai travagli del centrosinistra ecco spuntare la candidatura di Antonio Domenico Climinti. il medico chirurgo dell'ultima notte, quella della rottura tra Giuseppe La Bella, l'avvocato che guidò il fronte astensionista al referendum della secessione. e Francesco Boccanera. il capogruppo dell'opposizione in Comune.  Con tre liste a contendersi famiglie e voti la campagna elettorale passa sì nelle piazze per i comizi ma poi bussa e si infila casa per casa fino alla sfida finale di stasera. con un primo comizio di Trancassini alle 20. il comizio di La Bella alle 21 e la contro replica dell'ex sindaco alle 23. Vuole sempre avere l'ultima parola? «Ho una squadra con me e corro per governare. Loro arrivano al voto indeboliti dagli scontri della vigilia», dice Paolo Trancassini. che dopo aver saltato un turno prova a riprendersi la fascia tricolore appena smessa da Alfredo Rauco. «Nessuno scontro - precisa La Bella - abbiamo cercato di fare sintesi tra due diverse anime ma bisognava fare chiarezza in seno al gruppo di minoranza del Comune dopo il referendum. Poi qualcuno ha pensato di mettersi in proprio». Il riferimento sembra essere a Franco Boccanera, capogruppo di minoranza uscente, che ora corre con Climinti. «L'intesa non era possibile, troppo distanti i programmi - dice Climinti -. E poi noi non siamo ancorati al passato: guardiamo al futuro». Come lo immagina per Leonessa? «Legato al patrimonio boschivo. che può dar vita a una vera e propria industria, all'imbottigliamento delle acque e a un turismo che non sia solo legato ai mesi estivi ma anche ad eventi sportivi che coinvolgano i giovani e congressuale». dice Climinti. Ed ecco La Bella: «C'è da lavorare e tanto per un risveglio. Il calo del turismo ha impresso un rallentamento al resto dell'economia perché non si può vivere solo di quello. Bisogna puntare sull'agricoltura e sui prodotti tipici. E sull'industria, tipo quella boschiva e di imbottigliamento delle acque minerali». Su paese e frazioni vedete "emergenze"? «Piazza VII Aprile, assolutamente inadeguata, che va riqualificata e con quella il centro storico nelle sue parti più degradate - dice La Bella - servirà a mettere in sicurezza il paese e a limitare il dilagare urbanistico fuori. Servono infrastrutture anche nelle frazioni e ci sarà da lavorare sui cimiteri». Dalla piazza al Municipio: «Non so in che condizioni sia il Comune, spero di trovare i conti a posto - dice Climinti - quello che vorrei portare in Municipio è l'esperienza maturata tra il management pubblico della Asl». «Il Comune deve tornare a gestire direttamente l'acqua e i rifiuti e deve dare in gestione gli impianti sciistici di Monte Tilia e Campo Stella - dice invece La Bella - E poi c'è da ottimizzare l'uso del personale: penso ad uno sportello che filtri realmente le richieste dei cittadini». «Se il mio avversario può parlare di impianti comunali è perché io. da sindaco, un po' follemente decisi di acquistarli - ribatte Trancassini - ma fu solo per colmare un vuoto, visto che non c'era nessun privato pronto a gestirli. Ne può esserci se non c'è una prospettiva di ritorno economico: cosa che può discendere solo dallo sfruttamento del versante nord del Terminillo. Si scia ancora, e in piste naturali: abbiamo il filmino». E' quella l'unica "pista" di Leonessa allo sviluppo? «Credo che il problema sia prima di tutto culturale. Perché Leonessa perde i suoi abitanti e guadagna tanti immigrati? Se continua così tra 50 anni il paese sarà di chi ci ha investito ma non dei leonessani. Il tatto è che qui nessuno sgomita più per imparare un buon mestiere. nell'artigianato come nell'agricoltura. Si va altrove a tare altro. Noi. ricominciando dalla scuola, vorremmo che i nostri ragazzi "rubassero il mestiere" ai migliori artigiani e agricoltori del paese». Dalla poesia alla prosa: copiosa quella sull'urbanistica che riguarda sia la giunta Trancassini che la giunta Rauco: «E' vero. alcune nostre operazioni urbanistiche sono finite in Procura ma è solo perché sui piani di utilizzazione agricola (i Pua. ndr). legge 38 del 1999 alla mano. abbiamo cercato di tagliare i tempi per l'applicazione e questo per non perdere gente disposta ad investire sulle proprie aziende agricole. Per il futuro agricoltura e artigianato sono fondamentali ma anche il mercato immobiliare tira e a noi non dispiace se la gente costruisce».
Tre liste in corsa, due candidati ben visibili e conosciuti, un terzo più nell'ombra e difficilmente, per usare un eufemismo, rintracciabile per il confronto elettorale. Ma nelle amministrative la campagna elettorale segue spesso percorsi strani.


Lista "Uniti per Leonessa": Paolo Trancassini. Consiglieri: Alfredo Rauco, Maurizio Rosati, Felice A. Zelli, Maria R. Rauco Giordani, Vito Paciucci, Andréa Ungari, Sandro Rauco, Andréa Pasquali, Monica Mercuri, Annallsa Ciavatta, Giullo Zelli, Giullano Boccanera.


Lista "Legalità, Rinnovamento, Sviluppo, Leonessa 2009": Giuseppe La Bella. Consiglieri: Franco Boccanera, Giovanni Venanzi, Francesco Zelli, Renzo Chiaretti, Fabio Battisti, Giullano Labella, Glancarlo Falcucci, Danilo Rauco, Marisa Colante, Corrado Ranalli, Rinaldo Provaroni, Giuseppe Marini.                        

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Lista "Guardiamo al futuro": Antonio Domenico Climinti. Consiglieri: Francesco Boccanera, Luca Zelli, Leonino Laureti, Raffaele Zelli, Angela Epifania Aloisi, Simona Lucci, Luciano Bigioni, Alessia Zelli, Sammon Lemme, Michele Trebiani, Silvio Alesse, Emiliano Palella.
(Alessandra Lancia)

 

 4 Giugno  2009

 

(Marco Fuggetta) Sabato e domenica anche Leonessa tornerà alle urne. A sfidarsi ben tre candidati: l'ex sindaco Paolo Trancassini , a capo della lista Uniti per Leonessa, intenzionato a rifarsi dopo la sconfitta nel referendum sul distacco dal Lazio per andare in Umbria, Giuseppe La Bella con la lista Legalità, Rinnovamento e Sviluppo e Antonio Domenico Climinti con la lista Guardiamo al Futuro. «Abbiamo posto l'accento sulla Leonessa del futuro - spiega Paolo Trancassini - partendo dal dato di fatto che i centri di montagna perdono residenti e, contemporaneamente, accolgono immigrati che si integrano. Noi vogliamo riappropriarci di quello che siamo, invertendo la tendenza che vuole le imprese locali creare lavoro per i leonessani che però non ci sono. Il nostro slogan è "vogliamo che tornino a nascere ragazzi che abbiano voglia di rubare un mestiere e non di chiedere una raccomandazione". Tra i punti del nostro programma lo sviluppo del versante Nord del Terminillo, l'artigianato, il commercio ed il turismo». Giuseppe La Bella invece punta alla «modernizzazione di Leonessa». Tra le premesse del programma di La Bella la necessità di «mettere a disposizione delle rappresentanze sociali più rappresentative un apposito locale per gli incontri e la costituzione di una apposita unità comunale preposta al rapporto con i cittadini». Nel programma un forte impegno sull'economia con corsi di formazione, confronto con gli imprenditori, incentivi e assistenza alle cooperative e ai consorzi e l'impegno su turismo e ambiente. Nel programma di Antonio Domenico Climinti viene invece sottolineato il «calo preoccupante degli abitanti e il cambiamento della rete sociale» degli ultimi anni e viene indicato come obiettivo quello di «ricostruire democraticamente il rapporto tra cittadino e istituzioni». Tra le proposte, la creazione di tavoli di confronto con l'associazionismo e le attività produttive, l'istituzione di uno sportello unico per le imprese, l'impegno sulle strutture sanitarie (Rsa e casa di riposo) e su quelle strutture sportive, sul turismo, e sul recupero delle strade comunali.

 

www.mepradio.it  22 Maggio 2009

Centro Commerciale Naturale a Leonessa

 L’Amministrazione Comunale di Leonessa, da sempre attenta alle esigenze delle attività commerciali e artigianali del suo territorio, ha ottenuto il finanziamento del progetto relativo alla realizzazione di un Centro Commerciale Naturale. Appena venuta a conoscenza del lancio, da parte della Regione Lazio, di questo progetto, l’Amministrazione Comunale di Leonessa si è subito attivata per realizzare un programma di interventi che fosse competitivo e in grado di accedere al finanziamento di 150mila euro previsto per la sua realizzazione. Gli interventi previsti, che andranno a stimolare le attività commerciali e artigianali e favoriranno un aumento del flusso turistico, sono stati articolati secondo tre linee fondamentali: recupero del centro storico di Leonessa, con interventi di arredo urbano e di miglioramento dell’offerta commerciale delle attività presenti; realizzazione di una serie di azioni che favoriranno la ricezione turistica delle strutture alberghiere e commerciali, grazie a siti internet, corsi di aggiornamento, pubblicità e manifestazioni artistico-culturali; creazione di alcuni servizi comuni che agevoleranno i commercianti e gli artigiani nella loro attività.

Si spera che la realizzazione di questo Centro Commerciale Naturale riuscirà, almeno in parte, ad alleviare la difficile situazione delle attività commerciali e artigianali di Leonessa che hanno risentito, come in altri Comuni della Provincia di Rieti, degli effetti economici del recente terremoto in Abruzzo.

 

                                                                                                     L’Assessore agli Affari Culturali Andrea Ungari

                                                                                                                 

 

 22 Maggio 2009

Alla fine del mandato il presidente stila il bilancio: è lunga la lista delle opere Provincia, Melilli tira le somme Dalla via del Sale ai Cammini di fede, passando per il Tevere navigabile e il Polo logistico - Alla fine del proprio mandato il presidente stila il bilancio di cinque anni Lungo l'elenco delle opere realizzate e dei risultati raggiunti Provincia, Melilli tira le somme Dalla via del Sale ai Cammini di fede, passando per il Tevere e il Polo della logistica- PROVINCIA, il presidente Melilli stila il bilancio del mandato: lungo l'elenco delle opere portate a termine.
La promozione della Via del Sale ed i Cammini di fede, il rilancio del monte Terminillo e della navigabilità del Tevere, la nascita del Distretto della Montagna reatina, il Programma integrato di sviluppo del Montepiano reatino, il Gruppo di azione locale, il Polo della logistica di Passo Corese, il lancio di grandi eventi come il Bimillenario di Vespasiano, il completamento della Rieti-Torano. Sono alcuni dei risultati raggiunti dalla Provincia di Rieti illustrati dal presidente Fabio Melilli che oggi ha presentato il bilancio di mandato.
"Crediamo molto in questo documento - ha detto Melilli - che abbiamo voluto di facile comprensione e con cui vogliamo portare a conoscenza di tutti le scelte operate, le attività svolte, le prestazioni fornite, i servizi resi". "Il bilancio di mandato - ha aggiunto - nasce anche dall'esigenza di creare un rapporto nuovo con il territorio, fondato sulla trasparenza della gestione; uno strumento di comunicazione e partecipazione democratica in grado di ridurre le distanze tra l'Ente e la comunità amministrata".
 

 22 Maggio 2009


 Ora o mai più È il momento per i candidati - Ora o mai più. Siamo entrati negli ultimi quindici giorni di campagna elettorale e i vari candidati, dopo essersi sfottuti a distanza senza particolari affondi, hanno deciso di abbandonare il fioretto per sfidarsi a colpi di sciabola. Quindi via il «politicamente corretto» a tutti i costi, autentico male dì questa provincia dai trasversalismi troppo facili, e critiche vere sulle promesse non mantenute o sui programmi faraonici irrealizzabili. Il primo a rompere questo schema, gliene va dato atto, è stato Giosuè Calabrese (candidato-presidente per l'Unione Di Centro) che ha lanciato due siluri pesantissimi: uno contro il suo ex compagno di partito Fabio Melilli e l'altro contro il presidente della Regione, Lazio Marrazzo. Calabrese ha spiegato i limiti del Pd e i motivi della sua fuoriuscita ma, soprattutto, gli è sfuggito un «Viva Storace che da presidente della Regione un assessore a Rietì lo ha promesso e assegnato, mentre il mio ex centrosinistra contìnua a promettere senza mantenere». Il presidente Melilli di fronte alle accuse non si è scomposto più di tanto; ha continuato a mantenere il suo metodo di gioco, fatto di «passaggi di mantenimento». Piuttosto, Melilli è impegnato ad infiocchettare il suo bilancio di mandato, con una comunicazione efficace. Bei manifesti, giusta esposizione radiotelevisiva, buone amicizie nei giornali. Ora lo schema del centrosinistra, però, è stato compreso dai generali del centrodestra che devono aver suggerito al loro candidato-presidente, Felice Costini (detto Chicco), di osare un po' di più. Così, ieri sera, Costini e Cicchetti hanno dato vita ad una conferenza stampa molto piccante sull'operato del centrosinistra in cinque anni di amministrazione della Provincia. Capoverso su capoverso gli uomini del Pdl hanno letteralmente smontato le brochure e le pubblicità di Pd, Rifondazione, Comunisti e liste collegate. C'è da immaginare che nei prossimi giorni, e sino al 6 giugno, il centrodestra incalzerà i suoi avversari sui programmi non mantenuti. È a questo punto che arriverà, sicuramente, la reazione di Melilli. Con i "fuochi" a sorpresa, con il gol quasi a tempo scaduto. Ma anche m questo caso il centrodestra e Costini hanno la vittoria in mano, con due o tré colpi m canna che possono spostare almeno mille-duemila voti. Ad esempio, voci di ócorridoio darebbero un superattivo sindaco Alemanno intenzionato ft salvare il basket della nostra città, con una mega sponsorizzazione di Acea alta NSB Rietì. Secondo: il governo Berlusconi sta tentando il salvataggio di Ritel e dei suoi operai. Terzo: sempre il ministero ' delle Attività, produttive si accingerebbe a facilitare commesse sul fotovoltaico per Solsonica. (Paolo Di Lorenzo )

 

 22 Maggio 2009

Il resoconto di fine mandato del presidente della Provincia uscente scatena il botta e risposta Scontro Melili-Costini sul bilancio Per il candidato del Pai "il suo è un libro dei sogni"
Il grande impegno nelle infrastrutture con i lavori sui mille e 200 chilometri di strade nel Reatino Provincia, cala il sipario sulla giunta In un volume di 110 pagine il bilancio di fine mandato per Fabio Melilli - RIETI - Prima di abbassare la serranda sull'amministrazione provinciale ormai ai margini del suo scadere, Fabio Melilli, presidente uscente riconfermato alla candidatura, mette il territorio amministrato dinnanzi a se stesso per un esame del "come era" e del "come è" dopo "cinque anni di nostra amministrazione del Reatino".
Due le caratteristiche dell'amministrazione Melilli che si configurano come una sorta di "stile" e di valore identitario della sua amministrazione: "investimenti ragguardevoli, quotidiana attenzione ai bisogni del territorio e quindi un dialogo continuo con la nostra gente".
Con una pubblicazione in policromia che si sviluppa m 110 pagine di facile lettura e di altrettanto facile consultazione, il presidente Fabio Melilli compone il "bilancio di mandato" della sua amministrazione provinciale.
Strade rifatte, rotatorie mai prima esistenti, accordi di programma con decine di Comuni, un Reatino percorso da 1.200 chilometri di strade con fondi - elemosina - di 700mila euro a disposizione pari a circa 700 euro a chilometro ("Tra manutenzione e pagamento al personale rimaneva disposizione non più di 200 euro per ogni chilometro, quando per l'asfaltatura di un chilometro si spende da 20 a 30 mila euro: nonostante tutto siamo riusciti ad asfaltarne più di 200 chilometri", ha detto). E poi la messa in sicurezza di varie rotatorie adesso di sicuro acceso: Borgorose, Leonessa, Poggio Mirteto, Posta, Passo Corese, Poggio Bustone, Forano ed altre luoghi".
Con una nutazione riferita alla precedente amministrazione della Regione: "Tutte le strade laziali passate dall'Anas all'amministrazione delle Province sono state giuridicamente definite di proprietà delle stesse Province: tutte meno la Provincia di Rieti, e quindi il relativo danno economico che ne deriva". Degli oltre 1O milioni di euro investiti nelle varie opere "il 60 per cento degli appalti sono stati vinti da imprese del Reatino, ciò che ha determinato anche (o soprattutto) una certezza occupazionale oltreché una promozionalità delle imprese locali nel mercato". Sull'intero panorama delle iniziative la parte di maggior rilievo viene sequestrata dai lavori per la sicurezza stradale: soltanto per la Turanense la Provincia ha investito ben 7 milioni di euro.
Il "bilancio di mandato", nella sua politematicità, prende quindi in esame le varie "voci" che hanno impegnato il lavoro della giunta provinciale di Melilli: cultura, lavoro, turismo, l'ampiezza dello sviluppo socio-territoriale, ambiente, urbanistica; ed inoltre i vari servizi su cui la proposta del presidente della Provincia di Rieti è intervenuta con rigore e trasparenza: attività generale, la importantissima formazione curata dal vice presidente della Provincia, Roberto Giocondi, (in dettaglio nel box grisé in pagina], i servizi sociali, lo sport. E poi tutta il ventaglio delle infrastnitture. Se il progetto per la navigabilità del Tevere può evocare il "Havus Tiber" dei tempi tra storia e leggenda ("II Tevere - spiega Melilli non più inteso come elemento di separazione territoriale, ma come unione e unità di culture dei diversi territori sociali"), la folgorante iniziativa su "I Sabini, popolo d'Italia" e le celebrazioni per il "Bimillenario di Tito Flavio Vespasiano" rilegano non soltanto il capoluogo ma l'intero territorio tiberino e alto montano a un passato non sempre ben presente nell'immaginario territoriale del Reatino.
Insomma, quello trattato dal presidente Fabio Melilli è un bilancio di notevole spessore anche se "non c'è tutto ma soltanto l'essenziale di quanto da noi realizzato".
Poteva mancare il Terminillo e la sua funzione di traino turistico e d'immagine? Grossi progetti e investimenti perché da montagna "nominalistica" diventi montagna "sociale" nel senso di "guidare uno sviluppo del turismo che cessa di essere momentaneo e occasionale per assumere la connotazione di un turismo, industriale".
 

 22 Maggio 2009


 Provinciali a Rieti, Melilli si esalta  - Costini: «Hai rubato a Berlusconi» Elezioni Ieri il presidente uscente della Provincia ha esaltato il suo governo illustrando il bilancio di mandato della legislatura - II centrodestra: «Solo ordinaria amministrazione» Le  Elezioni provinciali a Rieti, ormai tra il presidente uscente, Fabio Melilli, e il suo avversario del centrodestra, Felice Costini, è duello aperto. Ieri il presidente dell'Upi ha esaltato la sua gestione illustrando il bilancio di mandato. «Solo ordinaria amministrazione» ha sentenziato .il suo avversario.
 «I Comuni hanno ottenuto molti finanziamenti dalla Regione, grazie all'impegno della Provincia». È stato questo uno dei concetti chiave espressi dal presidente della Provincia Fabio Melilli, durante la presentazione del bilancio di mandato «strumento che consente di far conoscere il lavoro di cinque anni». Un libricino di oltre 100 pagine, pubblicato sul sito della Provincia, diviso in tre sezioni: territorio, servizi e infrastnitture.
Melilli ha puntato molto sul rapporto con la Regione. «Con la precedente giunta per i centri storici avevamo ottenuto cinque milioni di euro, con Marrazzo ulteriori diciotto». Oppure: «In precedenza non avevamo ottenuto più di due milioni per interventi sul sistema idrico dei Comuni, con questa Regione ne abbiamo avuti quaranta». E ancora, la banda larga che «tutti i Comuni avranno entro dicembre» e l'Istituzione formativa che «al terzo anno registra più di 350 iscritti».
Capitolo infrastrutture. «Notevole il lavoro sulle strade. In precedenza avevamo a disposizione solo 700 mila euro per 1200 chilometri di strade, contando che un chilometro di asfalto costa almeno 20 mila euro. In cinque anni abbiamo asfaltato più di 250 chilometri, mettendo in sicurezza punti delicati con le rotatorie a Borgorose, Leonessa, Passo Corese e altre». E poi i lavori sulla Rieti-Torano. «Il 1 giugno la Regione inaugurerà il tratto Rocca Panieri-Ville Grotti». Altri numeri, i «dieci milioni per le scuole» e i "venticinque sulla città di Rieti». «Non ci sono cose che non rifarei - ha concluso Melilli - questa amministrazione ha fatto della trasparenza uno dei cavalli di battaglia».
La pensa diversamente il consigliere regionale del Pdl, Antonio Cicchetti, che nel pomeriggio stronca il bilancio di mandato. «È tutta ordinaria amministrazione - ha attaccato - Non serviva un presidente della Provincia e dell'Upi per fare quello che avrebbe potuto fare un commissario prefettizio. Se dopo i miei mandati da sindaco avessi dovuto fare un bilancio parlando dei marciapiedi o dei muri non sarebbero bastati dieci volumi. In realtà si dovrebbe parlare degli Lsu della Provincia, poveri cristi gettati alla ventura in società vuote, o della Strada degli Inglesi, dopo cinque anni ancora nelle stesse condizioni».  (Di Lorenzo - Fuggetta)

 

 22 Maggio 2009


 RIETI - "Leggere il bilancio di mandato pubblicato dalla Provincia lascia tra il perplesso e basito". Così il candidato del Pdl Felice Costini dopo aver letto il "manualetto" annunciato e poi redatto dal collega e rivale Fabio Melilli, finito sotto accusa per aver fatto quello che gli è apparso come un "libro delle idee e dei sogni dove interventi ordinari sono stati fatti passare per grandi opere". Fogli in mano e post-it a segnalare repliche, osservazioni e spunti di critica hanno scandito i forti attacchi di Costini a Melilli, supportati dalla presenza e dai pungenti appunti del collega e consigliere regionale Antonio Cicchetti. Sotto la lente dei due, presi in esame diversi passaggi del riassunto di una legislatura: dalle opere pubbliche alle manifestazioni sportive. Quasi nulla è passato indenne allo sfogliare delle pagine di Costini che, tra una risata amara del caso e uno sguardo al cielo, ha elencato le cose che per lui potevano essere proprio evitate. "Si parla di acquedotto Peschiera - Le Capere attacca il candidato del Pdl - come cosa chiusa, ma in realtà ci sono solo idee e tante parole". E poi giù con l'elenco: dall'asfalto "messo solo per attappare qual che buca" al raddoppio della Salaria, "dimenticando che forse un grazie avrebbe dovuto dirlo a Berlusconi". Sempre sul fronte viario, "nessun collegamento tra Rieti e la bassa Sabina, un doppio finanziamento della Regione sulla Strada degli Inglesi, abbandonata ai tempi del Giubileo, e neanche a perdere tempo sulla Rieti-Torano dove è stato completato un appalto aperto 20 anni fa". Una viabilità che fa discutere quindi e che "in 5 anni non ha visto interventi di nessun tipo, salvo comunque far passare la rotonda di Borgorose, elemento di semplice arredo urbano, come un'opera pubblica di rilievo". Tanto fumo e niente arrosto, dunque, per Cestini che ha evidenziato come il rivale politico "sia riuscito a far passare i finanziamenti regionali come cosa della Provincia". Discorso a parte quello del Terminino. Qui "la novità rispetto al progetto di Leonessa sta nel fatto che nel piccolo comune avevano trovato un privato pronto ad investire mentre in Provincia cercano ancora i soldi per poi fare le piste di discesa sul versante di Cantalice, una sorta di pianura dove si farà fatica anche a camminare, o dove si parla ancora di Parco, cosa che nessuno vorrebbe". Se tutto ciò non ba stasse ecco poi il complesso discorso degli Lsu che, "dopo esser stati precari per 12 anni, rischiano ora di diventare disoccupati considerando le scatole vuote dove andranno a finire* A completare il quadretto non poteva poi mancare il chiacchieratissimo palazzo Dosi, "sede dallo sfarzo eccessivo che fino al 2011 comunque non vedrà il risparmio di alcun euro per gli altri uffici che ci si sarebbero dovuti trasferire subito e che è una vera e propria marchetta simbolo della commistione tra Fondazione Varrone e Provincia". Passando per "l'assenza di fondi europei, mai utilizzati per la mancanza di progetti specifici e mai richiesti per l'inefficienza dell'Eurodesk" e per i bandi pubblicizzati negli ultimi giorni "ad incrementare un bilancio di mandato improvvisato per rispondere ai nostri attacchi". Nel calderone delle polemiche su quanto scritto a finirci è stato infine un candidato che sostiene Melilli e che è a capo di Rieti Turismo, "simbolo di come queste scatole vuote siano state create solo per pagare il gettone ad amministratori che, come Dante D'Angeli, devono rimediare a passate figuracce elettorali".

(Leonardo Ranalli )

 

 22 Maggio 2009

Bixio Cherubini: evento m ricordo del cittadino illustre - Giornata evento per ricordare Bixio Cherubini - LEONESSA - L'amministrazione comunale di Leonessa, a 110 anni dalla nascita del suo illustre concittadino (nato a Leonessa il 27 marzo 1899), ha inteso onorare la figura di Bixio Cherubini. Domani, infatti, è prevista una giornata evento interamente dedicata alla figura di questo illustre compositore italiano, le cui canzoni ("Mamma" e "Vola colomba" solo per ricordarne alcune) hanno fatto il giro del mondo e sono state interpretate dai più importanti esecutori. La giornata ospiterà diversi eventi: in mattinata si terrà un convegno che farà ulteriore luce sulla figura del compositore e che vedrà la partecipazione del professor Andrea Bixio dell'università La Sapienza, di Paolo Peverini della Luiss Guido Carli e dello storico leonessano Luigi Nicoli. Nel pomeriggio, inaugurazione della mostra degli spartiti delle sue più belle canzoni e, a seguire, presso la chiesa di Santa Maria, un concerto nel quale verranno interpretate le più importanti canzoni di Cherubini.
Reference date : 22/05/09 Data :22/05/09 09.52

 

 22 Maggio 2009

 Leonessa ricorda Bixio Cherubini - L'amministrazione comunale di Leonessa ha organizzato una giornata di eventi dedicati al suo illustre concittadino Bixio Cherubini (foto a sinistra), qui nato il 27 marzo 1899. Il famoso compositore ha profondamente segnato un'epoca con le sue canzoni, entrate nell'olimpo dei motivi sempreverdi. Chi non ricorda «Tango delle capinere», «Violino tzigano», «Miniera», «Lucciole vagabonde», «Madonna fiorentina», la più nota «Mamma» nell'interpretazione del grande Beniamino Gigli? Brani di un successo in strepitoso crescendo dalla metà degli anni Venti, quando Bixio Cherubini allacciò una intensa collaborazione con il compositore napoletano Cesare Andréa Bixio. Nel dopoguerra le melodie, con il favore anche della diffusione della radio, raccolsero favori a non finire, interpretate da cantanti in auge come Achille Togliani, Natalino Otto, Luciano Tajoli, Trio Lescano, Oscar Carboni. Il grande successo arrivò con «Vola colomba», scritta con Carlo Concina, che Nilla Pizzi (al centro nella foto a destra) portò alla vittoria del Festival di Sanremo nel 1952. La scomparsa del maestro avvenne a Milano il 14 dicembre 1897. A 110 anni dalla nascita, oggi Leonessa lo ricorda con legittimo orgoglio iniziando alle ore 11 con un convegno nell'auditorium Santa Lucia, presieduto dall'assessore comunale alla cultura, Andréa Ungari. L'antropologo leonessano Luigi Nicoli parlerà di Bixio Cherubini, di Cesare Andra Bixio parlerà Andréa Bixio dell'università La Sapienza, mentre «Bixio tra musica e cinema» sarà il tema di Paolo Peverini dell'università Luiss di Roma. Nel chiostro di San Francesco sarà aperta alle 16,30 una mostra dedicata al compositore. Alle 18,30 chiusura con un «Concerto per Bixio Cherubini» a cura dell'associazione Mirabil Eco di Piediluco.
bini» a cura dell'associazione Mirabil Eco di Piediluco. (Vincenzo Colandrea)

 

 21 Maggio 2009

 Una giornata tributo quella di domani a Leonessa dedicata a Bixio Cherubini, protagonista della musica italiana del Novecento. L'amministrazione comunale a 110 anni dalla nascita dell'illustre concittadino (Bixio Cherubini è nato a Leonessa il 27 marzo 1899). intende onorarela figura del composito- Leonessa ricorda il grande compositore Bixio Cherubini rè le cui canzoni hanno tatto il giro del mondo e sono state interpretate d ai più importanti esecutori dedicandogli una giornata evento. In mattinata si terrà un convegno sulla figura del compositore con la partecipazione del professor Andra Bixio dell'Università La Sapienza, di Paolo Peverini della Luiss Guido Carli e dello storico leonessano Luigi Nicoli. Nel pomeriggio, inaugurazione della mostra degli spartiti delle sue più belle canzoni e. a seguire, presso la chiesa di Santa Maria, si terrà un concerto nel quale verranno interpre tate le più importanti canzoni di Bixio Cherubini, tra le quali quelle che tra gli anni '30 e '60 fecero epoca: da "Mamma". che all'epoca fu interpretata da Beniamino Gigli fino a "Vola Colomba", che fu cantata da Nilla Pizzi.
A Poggio Mirteto fino a domenica prosegue la IV edizione della "Settimana musicale mirtense" organizzata dall'associazione "Amici del Museo". Il programma dei concerti prevede oggi alle 18 presso la chiesa di San Giovanni l'esibizione del duo da camera Paolo Paciucci (chitarra) e Sandro Sacco (flauto) e nell'intervallo il Sestetto Lieuthera. Domani alle 10 in piazza Dottori la lezione-concerto per le scuole col "Sabina Brass Quintet".
Domenica alle 20 presso il cortile del Palazzo Vescovile "Corde Argentine" e nell'intervallo del concerto l'esibizione jazz dei "Black Swingers". Sempre a Poggio Mirteto domenica alle 18 presso i locali dell'Arthè il secondo appuntamento proposto dal Circolo Pickwick dedicato ai romanzi della letteratura mondiale. Questo mese il dibattito è su " 1984" di Orwell.(Samuele Annibali)
 

Felice Costini  (PDL)  19 Maggio 2009

 

COMUNICATO STAMPA
"Dopo cinque anni di totale assenza di interventi promozionali e strutturali per il Terminillo, 'stranamente' la Regione Lazio e la Provincia di Rieti presentano un progetto in concomitanza con le elezioni. Appare ridicolo - commenta il candidato del centrodestra alla presidenza, Felice Costini - il tentativo del mio avversario di recuperare con iniziative 'roboanti' e con soldi pubblici alle mancanze avute finora e alle accuse mosse. Per anni non abbiamo avuto una proposta se non, ad esempio, la piscina, un cantiere subito bloccato con un progetto riformato due volte. Solo oggi il presidente Melilli e la Regione Lazio scoprono il marketing territoriale e annunciano future realizzazioni che non troveranno mai luce a causa dell'assenza di risorse vere. L'unico risultato finora ottenuto dall'amministrazione provinciale in questi anni e precisamente dal 2006 al 2008 è quello del dimezzamento delle presenze sul Terminillo, e in alcuni casi addirittura la scomparsa di turisti (strutture ricettive extralberghiere), come certificato dalla stessa Apt di Rieti. Questo è il governo del centrosinistra negli enti locali".
 

 

 

 19 Maggio 2009
Amministrazione Provinciale di Rieti
Ufficio Stampa
 
 
Al via la campagna di comunicazione per il rilancio del Terminillo tra neve, trekking e itinerari di storia
 
Far conoscere al pubblico le bellezze e le tante opportunità turistiche offerte dal Terminillo e dal suo territorio nell’intero arco dell’anno, tra neve, trekking e itinerari culturali e religiosi. È questo il cuore della campagna di comunicazione “Terminillo. Aperto per vacanze”, voluta dall’Assessorato al Turismo della Regione Lazio e progettata dall’Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio, che è stata presentata questa mattina presso l’Enoteca Regionale di via Frattina a Roma.
La campagna di comunicazione, programmata da giugno 2009 al giugno 2011, sarà veicolata attraverso affissioni (manifesti, spazi parapedonali, su bus e metro di Roma), stampa periodica, radio-tv e con un video in animazione grafica presso le stazioni delle metropolitana di Roma.  Previsti anche dei banner da veicolare su alcuni dei principali portali web italiani di informazione, nelle sezioni dedicate al turismo e al tempo libero.
Per promuovere il rilancio del comprensorio turistico del Terminillo si punterà, inoltre, sull’offerta turistica complessiva, a partire da quella attuale, per poi valorizzare gli interventi programmati dalla Provincia di Rieti con il progetto Terminillo Superski col sostegno della Regione Lazio (realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita sulle piste da sci, qualificazione del Cammino di Francesco, costruzione di piste ciclabili e risistemazione degli itinerari di trekking). A questo fine la campagna prevede l’organizzazione di “educational tour” rivolti a tour operator del mercato europeo - che saranno organizzati in collaborazione con Enit – per presentare in maniera diretta gli itinerari, l’offerta e le potenzialità di crescita turistica del territorio. In contemporanea, è prevista l’organizzazione di workshop dedicato all’incontro fra operatori della domanda e dell’offerta, mentre per le azioni strettamente legate alla promozione internazionale degli itinerari religiosi il primo appuntamento in agenda è il road show sui Cammini di Fede in programma nel Nord della Spagna (le tappe: 16 giugno prossimo a Santiago De Compostela, 17 giugno a Leon, 18 giugno a Pamplona), nel corso del quale la Regione Lazio presenterà l’offerta relativa al Cammino di Francesco.
“Una iniziativa importante – sottolinea il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli - che conferma l’interesse della Regione Lazio per il progetto di rilancio del Terminillo. L’Amministrazione provinciale di Rieti è pronta a lanciare una grande manifestazione d’interesse rivolta agli investitori nazionali e internazionali per passare alla fase attuativa del progetto per il potenziamento degli impianti sciistici”.
“Si tratta di una campagna rivolta innanzitutto alla Capitale e al pubblico del Lazio, che mira a rilanciare il turismo sul Terminillo invitando alla riscoperta della "Montagna di Roma". L’obiettivo – ha spiegato l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini - è promuovere l’offerta turistica attuale e valorizzare al meglio gli investimenti che la Regione sta facendo su quel territorio, in una prospettiva di crescita in cui la promozione accompagnerà in maniera strategica la realizzazione degli interventi strutturali programmati, a cominciare da quelli per il potenziamento degli impianti sciistici. Negli anni '70 le presenze turistiche al Terminillo erano circa 60.000 all'anno, adesso siamo solo a 10.000: l'obiettivo di questa campagna è quindi quello di invertire questa tendenza. Sosterremo inoltre quelle imprese che vorranno aprire delle nuove attività di ricezione turistica con le risorse previste nel fondo di sostegno alle imprese turistiche. Punteremo infine anche sul turismo scolastico".
Il vicepresidente della Provincia di Rieti, Roberto Giocondi, ha evidenziato come “dopo trent’anni di crisi, il Terminillo tornerà ad avere un ruolo di primo piano nel sistema turistico del Lazio, anche grazie a questa campagna di promozione che trova ragion d’essere negli interventi programmati dalla Provincia di Rieti. Un programma che, attraverso il finanziamento regionale di 20 milioni, porterà alla creazione di uno dei più grandi comprensori sciistici degli Appennini”.
"Finalmente la Regione Lazio, insieme alla Provincia di Rieti, rilancia il Terminillo, con tutto ciò  che questo significa per la promozione complessiva del territorio di Rieti. Qualche settimana fa – ha ricordato il consigliere regionale, Mario Perilli – l’assessore Mancini ebbe a dire che Terminillo, insieme agli Itinerari di Fede, sarebbe stato uno degli attrattori turistici regionali. Questo è un fatto straordinariamente positivo e l’iniziativa presentata oggi va nella giusta direzione”.
“Questa campagna – ha sottolineato il presidente di ATLazio, Federica Alatri – vuole promuovere in modo mirato un’offerta variegata, in grado di far conoscere sia i segmenti turistici consolidati, come quello culturale e quello religioso, che i nuovi turismi, a partire da quelli che nascono sulle opportunità legate agli sport all’aria aperta e alla natura.  L’obiettivo è valorizzare al massimo tutte le potenzialità del territorio reatino, anche attraverso una nuova immagine, che sappia puntare sul patrimonio ambientale, sulle piste da sci e gli itinerari di trekking, così come sugli itinerari storico-religiosi, i santuari e le abbazie, la città di Rieti, ma anche sulle tante feste e manifestazioni tradizionali. Una terra ricchissima di opportunità, che ora può cogliere una grande occasione per rafforzare l’organizzazione della sua offerta turistica”.
 
Alleghiamo il materiale distribuito in conferenza stampa: i dati sul turismo negli ultimi 40 anni (fonte Apt di Rieti), la scheda sui progetti per potenziare l'offerta turistica e i contenuti della campagna di comunicazione per il Terminillo.
 
Rieti, 19 maggio 2009
 
Fabrizio Colarieti
Ufficio Stampa Provincia di Rieti
Mob. 348/

 

 20 Maggio 2009

 

 

Sabato "giornata evento" in onore del compositore Bixio Cherubini Leonessa celebra i 110 anni del "maestro"
L'AMMINISTRAZIONE comunale di Leonessa, a 110 anni dalla nascita del suo illustre concittadino vuole onorare in modo tangibile la figura di Bixio Cherubini.
Sabato 23 maggio, infatti, è prevista una "giornata evento" interamente dedicata alla figura di questo illustre compositore italiano, nato a Leonessa il 27 marzo 1899, le cui canzoni hanno fatto il giro del mondo e sono state interpretate dai più importanti esecutori.
La giornata si dipanerà lungo più eventi: in mattinata si terrà un convegno che farà ulteriore luce sulla figura del compositore e che vedrà la partecipazione del professor Andréa Bixio dell'Università La Sapienza, di Paolo Peverini della Luiss Guido Carli e dello storico leonessano Luigi Nicoli.
Nel pomeriggio, inaugurazione della mostra degli spartiti delle sue più belle canzoni e, a seguire, presso la Chiesa di Santa Maria, si terrà un concerto nel quale verranno interpretate le più importanti canzoni di Bixio Cherubini.
L'iniziativa, ideata e sostenuta dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco di Leonessa, sarà rivolta a un pubblico vasto, dai giovani dell'Istituto comprensivo di Leonessa a quanti, di un'altra generazione, hanno ascoltato dal vivo le esecuzioni di "Mamma", interpretata da Beniamino Gigli o di "Vola Colomba", cantata da Nilla Pizzi.
Un importante evento artistico e culturale pensato allo scopo di avvicinare la figura di Bixio Cherubini ai suoi concittadini leonessani e ad un pubblico più vasto, attratto dalle centinaia di canzoni che, dagli anni '30 agli anni '60, hanno fortemente caratterizzato il panorama.

 
 20 Maggio 2009

 

Rieti Costini: Regione «elettoralistica» sul Terminillo . Regione In clima elettorale  - la Pisana riscopre all'improvviso l'importanza della «montagna di Roma». Campagna dq 500 mila euro Teniamo il Tenninillo aperto Costini: «Sinora hanno solo dimezzato le presenze» . Riscoprire le bellezze e le tante opportunità turistiche offerte dal Terminillo e dal suo territorio nell'intero arco dell'anno, tra neve, trekking e itinerari culturali e religiosi. È questo il cuore della campagna di comunicazione «Terminillo. Aperto per vacanze», presentata ieri a Roma dall'assessorato al Turismo della Regione. Operazione che il centrodestra bolla come «misero tentativo elettorale». Con un investimento di 500 mila euro, la campagna di promozione, in programma dal prossimo mese fino a giugno del 2011, sarà veicolata con ogni mezzo nella Capitale. Il rilancio del comprensorio punterà sull'offerta turistica complessiva, a partire da quella attuale, per poi valorizzare gli interventi programmati dalla Provincia di Rieti col sostegno della Regione (realizzazione di tredici nuovi impianti di risalita sulle piste da sci, qualificazione del Cammino di Francesco, costruzione di piste ciclabili e risistemazione degli itinerari di trekking). A questo fine la campagna prevede l'organizzazione di «educational tour» rivolti a tour operator del mercato europeo - che saranno organizzati in collaborazione con Enit - per presentare in maniera diretta gli itinerari, l'offerta e le potenzialità di crescita turistica del territorio. In contemporanea, è prevista l'organizzazione di workshop dedicati all'incontro fra operatori della domanda e dell'offerta, mentre per le azioni strettamente legate alla promozione internazionale degli itinerari religiosi si punterà l'attenzione sui Cammini di Fede, in programma nel Nord della Spagna a giugno, nel corso del quale la Regione Lazio presenterà l'offerta relativa al Cammino di Francesco nella Valle Reatina.
Ma il progetto regionale convince poco il centrodestra. «Dopo cinque anni di totale assenza di interventi promozionali e strutturali per il Terminillo - scrive il candidato alla presidenza, Felice Cestini - "stranamente" la Regione e la Provincia presentano un progetto in concomitanza con le elezioni. Per anni non abbiamo avuto una proposta se non, ad esempio, la piscina, un cantiere subito bloccato con un progetto riformato due volte. L'unico risultato finora ottenuto dall'amministrazione provinciale in questi anni, e precisamente dal 2006 al 2008, è quello del dimezzamento delle presenze sul Terminillo, e in alcuni casi addirittura della scomparsa di turisti, come certificato dalla stessa Apt di Rieti. Questo è il governo del centrosinistra negli enti locali». Marco Staffiero
 

 20 Maggio 2009

Settanta milioni di euro per 13 nuovi impianti e 36 chilometri di piste TREDICI nuovi impianti di risalita, 36 chilometri aggiuntivi di piste sciistiche, più la riqualificazione delle strutture esistenti. Prevede questo il progetto di rilancio della montagna di Roma, Terminillo superski presentato dal vicepresidente della Provincia di Rieti Roberto Giocondi, e dal consigliere regionale Mario Perilli oggi a Roma. Il progetto, illustrato alla presenza dell'assessore al Turismo della Regione Lazio Claudio Mancini, prevede costi tra i 60 e 70 milioni di euro che verranno in parte coperti dai 20 milioni stanziati dalla Regione Lazio per il Terminillo e in parte reperiti tra gli investitori privati. "L'obiettivo - ha spiegato Mancini - è rilanciare una località che negli ultimi 30 anni ha registrato un vero e proprio tracollo delle presenze negli alberghi: dalle circa 5O mila del 1966 alle 1Omila del 2008. Vogliamo far ripartire il Terminillo non solo con gli impianti sciistici ma anche sostenendo le strutture ricettive chiuse che vorranno riaprire".
"La nostra speranza - ha aggiunto Giocondi - è che i finanziamenti della Regione aumentino, raddoppino, ma intanto puntiamo anche sugli investitori privati». Il vicepresidente della Provincia di Rieti ha definito "Terminillo superski" un progetto in cui "l'impatto ambientale è stato ridotto il più possibile" e a cui "verrà affiancata la creazione del parco regionale del Termiinillo su una superficie di 12mila ettari".
 

 20 Maggio 2009

 Provincia e Regione "enfatizzano" l'apertura della campagna di comunicazione e scoppia la polemica Terminillo, un rilancio... elettorale -  Il candidato del Pdl Costini: "Ridicole certe iniziative proprio a ridosso delle urne"
Neve, trekking e cultua  sulla montagna di Roma - Presentata la nuova campagna di comunicazione La campagna sarà veicolata tramite manifesti nelle vie 9 sui mezzi pubblici , sugli organi di stampa Si punta sul rilancio turistico del Terminillo, non solo per quanto riguarda però gli sport invernali "RIDICOLO che le iniziative  di rilancio del Terminillo arrivino proprio a ridosso delle elezioni". Non ha mezzi termini il  candidato del Pdl alla presidenza della Provincia Felice CostiniI nel commentare l'avvio della campagna di comunicazione.  "Dopo cinque anni di totale  assenza di interventi promozionali e strutturali per il Terminillo, 'stranamente' la Regione Lazio e la Provincia di Rieti presentano il progetto".
La campagna di comunicazione, programmata da giugno 2009 al giugno 2011, sarà veicolata attraverso affissioni (manifesti, spazi parapedonali, su bus programmata da giugno 2009 al giugno 2011, sarà veicolata attraverso affissioni (manifesti, spazi parapedonali, su bus e metro di Roma), stampa periodica, radio-tv e con un video m animazione grafica presso le stazioni delle metropolitana di Roma. Previsti anche dei banner da veicolare su alcuni dei principali portali web italiani di informazione, nelle sezioni dedicate al turismo e al tempo libero.
Per promuovere il rilancio del comprensorio turistico del Terminillo si punterà, inoltre, sull'offerta turistica complessiva, a partire da quella attuale, per poi valorizzare gli interventi programmati dalla Provincia di Rieti con il progetto Terminillo Superski col sostegno della Regione Lazio (realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita sulle piste da sci, qualificazione del Cammino di Francesco, costruzione di piste ciclabili e risistemazione degli itinerari di trekking). A questo fine la campagna prevede l'organizzazione di "educational tour" rivolti a tour operator del mercato europeo - che saranno organizzati in collaborazione con Enit - per presentare in maniera diretta gli itinerari, l'offerta e le potenzialità di crescita turistica del territorio. In contemporanea, è prevista l'organizzazione di workshop dedicato all'incontro fra operatori della domanda e dell'offerta, mentre per le azioni strettamente legate alla promozione internazionale degli itinerari religiosi il primo appuntamento in agenda è il road show sui Cammini di Fede in programma nel Nord della Spagna (le tappe: 16 giugno prossimo a Santiago De Compostela, 17 giugno a Leon, 18 giugno a Pamplona), nel corso del quale la Regione Lazio presenterà l'offerta relativa al Cammino di Francesco.
"Una iniziativa importante - sottolinea il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli - che conferma l'interesse della Regione Lazio per il progetto di rilancio del Terminillo. L'Amministrazione provinciale di Rieti è pronta a lanciare una grande manifestazione d'interesse rivolta agli investitori nazionali e internazionali per passare alla fase attuativa del progetto per il potenziamento degli impianti sciistici".
"Si tratta di una campagna rivolta innanzitutto alla Capitale e al pubblico del Lazio, che mira a rilanciare il turismo sul Terminillo invitando alla riscoperta della "Montagna di Roma". L'obiettivo - ha spiegato l'assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini - è promuovere l'offerta turistica attuale e valorizzare al meglio gli investimenti che la Regione sta facendo su quel territorio, in una prospettiva di crescita in cui la promozione accompagnerà in maniera strategica la realizza- zione degli interventi strutturali programmati, a cominciare da quelli per il potenziamento degli impianti sciistici. Negli anni '70 le presenze turistiche al Terminino erano circa 60.000 all'anno, adesso siamo solo a 10.000: l'obiettivo di questa campagna è quindi quello di invertire questa tendenza. Sosterremo inoltre quelle imprese che vorranno aprire delle nuove attività di ricezione turistica con le risorse previste nel fondo di sostegno alle imprese turistiche. Punteremo infine anche sul turismo scolastico".
Il vicepresidente della Provincia di Rieti, Roberto Giocondi, ha evidenziato come "dopo trent'anni di crisi, il Terminino tornerà ad avere un ruolo di primo piano nel sistema turistico del Lazio, anche grazie a questa campagna di promozione che trova ragion d'essere negli interventi programmati dalla Provincia di Rieti. Un programma che, attravterstHï'teriatetiaiûëïftaté^i&ftéâe' di 20 milioni, porterà alla creazione di uno dei più grandi comprensori sciistici degli Appennini".
"Finalmente la Regione Lazio, insieme alla Provincia di Rieti, rilancia il Terminino, con tutto ciò che questo significa per la promozione complessiva del territorio di Rieti. Qualche settimana fa - ha ricordato il consigliere regionale, Mario Perilli - l'assessore Mancini ebbe a dire che Terminillo, insieme agli Itinerari di Fede, sarebbe stato uno degli attrattori turistici regionali. Questo è un fatto straordinariamente positivo e l'iniziativa presentata oggi va nella giusta direzione". "Questa campagna - ha sottolineato il presidente di ATLazio, Federica Alatri - vuole promuovere in modo mirato un'offerta variegata, in grado di far conoscere sia i segmenti turistici consolidati, come quello culturale e quello religioso, che i nuovi turismi, a partire da quelli che nascono sulle opportunità legate agli sport all'aria aperta e alla natura. L'obiettivo è valorizzare al massimo tutte le potenzialità del territorio reatino, anche attraverso una nuova immagine, che sappia puntare sul patrimonio ambientale, sulle piste da sci e gli itinerari di trekking, così come sugli itinerari storico-religiosi, i santuari e le abbazie, la città di Rieti, ma anche sulle tante feste e manifestazioni tradizionali. Una terra ricchissima di opportunità, che ora può cogliere una grande occasione per rafforzare l'organizzazione della sua offerta turistica".

 

 20 Maggio 2009

 Oggi pomeriggio la presentazione della lista La Bella lancia la sua sfida - LEONESSA - Entra nel vivo la campagna elettorale. Dopo la discesa in campo del candidato Domenico Antonio Climinti, questo pomeriggio, alle ore 18, presso l'auditorium Santa Lucia a corso San Giuseppe, l'avvocato Giuseppe la Bella presenterà squadra e programma della lista "legalità, rinnovamento e sviluppo". "Una lista di programma e non di partito, ne di partiti - dice il candidato a sindaco - che parlerà di Leonessa, di quello che abbiamo intenzione di fare e non di quello che hanno fatto o non fatto le amministrazioni precedenti". La Bella si presenta all'appuntamento elettorale con quella che lui stesso definisce "una squadra affiatata, che ha affrontato con me altri appuntamenti - uno fra tutti, per chi non lo ricordasse, il referendum per il passaggio alla regione Umbria - e che è pronta a mettersi in gioco anche per questa partita. In maniera propositiva, senza scendere nei personalismi. Non aspettatevi attacchi personali verso Paolo Trancassini o verso il dottor Climinti". Ma solo un programma costruttivo, che parlerà ai cittadini, ai leonessani. Con una campagna elettorale pronta ad entrare nel vivo, ed un "gioco a tre" che diventa interessante.

 19 Maggio 2009
Amministrazione Provinciale di Rieti
Ufficio Stampa
 
 
Al via la campagna di comunicazione per il rilancio del Terminillo tra neve, trekking e itinerari di storia
 
Far conoscere al pubblico le bellezze e le tante opportunità turistiche offerte dal Terminillo e dal suo territorio nell’intero arco dell’anno, tra neve, trekking e itinerari culturali e religiosi. È questo il cuore della campagna di comunicazione “Terminillo. Aperto per vacanze”, voluta dall’Assessorato al Turismo della Regione Lazio e progettata dall’Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio, che è stata presentata questa mattina presso l’Enoteca Regionale di via Frattina a Roma.
La campagna di comunicazione, programmata da giugno 2009 al giugno 2011, sarà veicolata attraverso affissioni (manifesti, spazi parapedonali, su bus e metro di Roma), stampa periodica, radio-tv e con un video in animazione grafica presso le stazioni delle metropolitana di Roma.  Previsti anche dei banner da veicolare su alcuni dei principali portali web italiani di informazione, nelle sezioni dedicate al turismo e al tempo libero.
Per promuovere il rilancio del comprensorio turistico del Terminillo si punterà, inoltre, sull’offerta turistica complessiva, a partire da quella attuale, per poi valorizzare gli interventi programmati dalla Provincia di Rieti con il progetto Terminillo Superski col sostegno della Regione Lazio (realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita sulle piste da sci, qualificazione del Cammino di Francesco, costruzione di piste ciclabili e risistemazione degli itinerari di trekking). A questo fine la campagna prevede l’organizzazione di “educational tour” rivolti a tour operator del mercato europeo - che saranno organizzati in collaborazione con Enit – per presentare in maniera diretta gli itinerari, l’offerta e le potenzialità di crescita turistica del territorio. In contemporanea, è prevista l’organizzazione di workshop dedicato all’incontro fra operatori della domanda e dell’offerta, mentre per le azioni strettamente legate alla promozione internazionale degli itinerari religiosi il primo appuntamento in agenda è il road show sui Cammini di Fede in programma nel Nord della Spagna (le tappe: 16 giugno prossimo a Santiago De Compostela, 17 giugno a Leon, 18 giugno a Pamplona), nel corso del quale la Regione Lazio presenterà l’offerta relativa al Cammino di Francesco.
“Una iniziativa importante – sottolinea il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli - che conferma l’interesse della Regione Lazio per il progetto di rilancio del Terminillo. L’Amministrazione provinciale di Rieti è pronta a lanciare una grande manifestazione d’interesse rivolta agli investitori nazionali e internazionali per passare alla fase attuativa del progetto per il potenziamento degli impianti sciistici”.
“Si tratta di una campagna rivolta innanzitutto alla Capitale e al pubblico del Lazio, che mira a rilanciare il turismo sul Terminillo invitando alla riscoperta della "Montagna di Roma". L’obiettivo – ha spiegato l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini - è promuovere l’offerta turistica attuale e valorizzare al meglio gli investimenti che la Regione sta facendo su quel territorio, in una prospettiva di crescita in cui la promozione accompagnerà in maniera strategica la realizzazione degli interventi strutturali programmati, a cominciare da quelli per il potenziamento degli impianti sciistici. Negli anni '70 le presenze turistiche al Terminillo erano circa 60.000 all'anno, adesso siamo solo a 10.000: l'obiettivo di questa campagna è quindi quello di invertire questa tendenza. Sosterremo inoltre quelle imprese che vorranno aprire delle nuove attività di ricezione turistica con le risorse previste nel fondo di sostegno alle imprese turistiche. Punteremo infine anche sul turismo scolastico".
Il vicepresidente della Provincia di Rieti, Roberto Giocondi, ha evidenziato come “dopo trent’anni di crisi, il Terminillo tornerà ad avere un ruolo di primo piano nel sistema turistico del Lazio, anche grazie a questa campagna di promozione che trova ragion d’essere negli interventi programmati dalla Provincia di Rieti. Un programma che, attraverso il finanziamento regionale di 20 milioni, porterà alla creazione di uno dei più grandi comprensori sciistici degli Appennini”.
"Finalmente la Regione Lazio, insieme alla Provincia di Rieti, rilancia il Terminillo, con tutto ciò  che questo significa per la promozione complessiva del territorio di Rieti. Qualche settimana fa – ha ricordato il consigliere regionale, Mario Perilli – l’assessore Mancini ebbe a dire che Terminillo, insieme agli Itinerari di Fede, sarebbe stato uno degli attrattori turistici regionali. Questo è un fatto straordinariamente positivo e l’iniziativa presentata oggi va nella giusta direzione”.
“Questa campagna – ha sottolineato il presidente di ATLazio, Federica Alatri – vuole promuovere in modo mirato un’offerta variegata, in grado di far conoscere sia i segmenti turistici consolidati, come quello culturale e quello religioso, che i nuovi turismi, a partire da quelli che nascono sulle opportunità legate agli sport all’aria aperta e alla natura.  L’obiettivo è valorizzare al massimo tutte le potenzialità del territorio reatino, anche attraverso una nuova immagine, che sappia puntare sul patrimonio ambientale, sulle piste da sci e gli itinerari di trekking, così come sugli itinerari storico-religiosi, i santuari e le abbazie, la città di Rieti, ma anche sulle tante feste e manifestazioni tradizionali. Una terra ricchissima di opportunità, che ora può cogliere una grande occasione per rafforzare l’organizzazione della sua offerta turistica”.
 
Alleghiamo il materiale distribuito in conferenza stampa: i dati sul turismo negli ultimi 40 anni (fonte Apt di Rieti), la scheda sui progetti per potenziare l'offerta turistica e i contenuti della campagna di comunicazione per il Terminillo.
 
Rieti, 19 maggio 2009
 
Fabrizio Colarieti
Ufficio Stampa Provincia di Rieti
 
 10 Maggio 2009
 

In tempi di crisi, la politica abbonda e confonde. Abbonda per candidati e liste in campo, confonde per i molteplici cambi di ruoli (amministratori comunali in lista per le provinciali e viceversa) per non dire dei passaggi di fronte tra sinistra, centro e destra. Numeri (e qualche nome) per provare a dare il senso di queste elezioni amministrative che coinvolgeranno, con la Provincia, anche 54 comuni del reatino. Le Provinciali: sette i candidati alla presidenza, a cominciare dall'uscente Fabio Melilli (Pd) sostenuto dal centrosinistra e da cinque liste civiche (per un totale di 12 formazioni); principale sfidante è Felice Costini (Pdl) che di liste ne ha messe insieme 17; al centro la "sorpresa" Giosuè Calabrese, due volte presidente della Provincia col centrosinistra e ora in campo con l'Udc e una lista civica.Formalmente al centro anche la Rosa per l'Italia (che schiera Ernesto Iacoboni, presidente dell'Italcaccia), rigorosamente a Destra Vittore Antonini, sindaco uscente di Poggio Moiano, mentre all'estrema sinistra troviamo Fabio Cacciamani, di Poggio Mirteto, con il Partito comunista dei lavoratori, e Francesco Petruccioli, di Casperia, con la Sinistra Critica. Fanno 35 liste in tutto ma non 840 candidati come vorrebbe la matematica (ogni lista copre infatti 24 collegi, tanti quanti sono i posti in consi­glio provinciale) perché in molti casi non si son trovati abbastanza candidati per coprire tutti i collegi e così c'è chi, almeno nominalmente, corre da un capo all'altro della Provincia. Questo da già l'idea che la grande cucciolata di liste, come l'ha chiamata qualcuno, sia più uno manifestazione di sfarzo che non di forza. Forza nei numeri (assai dubbia a parte qualche eccezione) e forza politica, assolutamente improbabile. Dall'abbondanza alla confusione: c'è chi ha corso a lungo nel centrosinistra e si ritrova nel centrodestra (un nome per tutti, Vincenzo Rinaldi) e c'è chi ha macinato chilome­tri e fotocopie per il centrodestra e ora porta la bandiera del centrosinistra (Emilio di Ianni). E poi gli assessori e consiglieri comunali - per esempio di Rieti - quasi tutti candidati spesso l'uno contro l'altro (ed è il caso del centrodestra) o dei sindaci uscenti pronti a fare il salto in consiglio provinciale (ed è il caso del centrosini­stra). Scorrere le liste (che a fatica pubblichiamo nelle pagine successive) per credere. Dalla contesa per la Provincia a quella per i municipi: anche qui non si è badato a risparmiare, anzi.

Ben quattro i candidati a sindaco che si sfideranno a Cantalice, altrettanti a Tarano, tre a Leonessa, Contigliano, Forano, Castel Sant'An­gelo, Concerviano, Labro. Altrove sono sfide dirette ma non saranno meno avare di sorprese. Altri numeri, quelli degli elettori: alle provinciali sono 131.369, alle comunali 5 9.973. E dal paesello all'Europa: sabato 6 e domenica 7 giugno si vota (ehm) anche per il Parlamento Europeo: 130.403 gli elettori nel reatino. Ma qui candidati papabili nisba.

Provincia

Sette i candidati alla presidenza della Provincia: Fabio Melilli, presidente uscente del Pd, sostenuto da 12 liste, Felice Costini il suo principale sfidante del Pdl con 16 liste civiche. Al centro Giosuè Calabrese, due volte presidente della Provincia (Udc e civica). A destra Vittore Antonini, sindaco uscente di Poggio Nativo, all'estrema sinistra Fabio Cacciamani (Partito comunista dei lavoratori) e Francesco Petruccioli (Sinistra Critica) e al cen­tro la Rosa per l'Italia con Ernesto Iacoboni, presidente dell'Italcaccia.

Vittore Antonini (La Destra)

La Destra: Amatrice, Silvio Di Giammarco; Antrodoco, Andrea Fornara; Borgorose, Manola Colasi; Cittaducale, Luigi Rocchi; Contigliano, An­na Rita Di Giovanni; Fara Sabina 1, Franco Santini; Fara Sabina 2 Franco Santilli; Fora­no, Giulio Bartoli; Leonessa, Sabrina Innocenzi; Magliano: Lucio Toni; Montopoli, Mat­teo Cegna; Orvinio, Emesto Greco; Pescorocchiano, Mario Troiani; Poggio Bustone, Fer­nando Battisti; Poggio Mirte­to, Valentino Battisti; Poggio Nativo, Raniero Colantoni; Rieti 1, Tonino Rossetti, Rieti 2 Roberto Martini, Rieti 3 Cristian D'Alfonsi, Rieti 4 Alberto Tomassoni, Rieti 5 Guglielmo Scianna, Rieti 6 Alfio Guar­niero Rocca Sinibalda-Collalto S. Romano D'Orazio; Torri in Sabina, Paolo Simeoni.

Fabio Cacciamani (Partito comunista dei lavoratori)

PCDL: Amatrice, Laura Maria D'Andra; Antrodoco, Laura Maria D'Andra; Borgorose, Laura Maria D'Andra; Cittaducale, Francesca Maria Bottari; Contigliano, Mario Tommasi; Fara Sabina 1, Berardo Chiocco; Fara 2 Berardo Chiocco; Forano, Romolo Torino; Leonessa, Romeo Mo­starda; Magliano: Romolo Torino; Montopoli, Berardo Chiocco; Orvinio, Nazzarena Desideri; Pescorocchiano, Nazzarena Desideri; Poggio Bustone, Romeo Mostarda; Poggio Mirteto, Mario Tommasi; Poggio Nativo,Mario Tommasi; Rieti 1, Gianfranco Lunardo, Rieti 2Maria Francesca Bottari, Rieti 3 Romeo Mostarda, Rieti 4 Gianfranco Lunardo, Rieti 5 Maria Francesca Bottari, Rieti 6 Gianfranco Lunardo; Rocca Sinibalda-Collalto S. Nazzarena Desideri; Torri in Sabina, Romolo Torino.

Giosuè Calabrese (Udc, Lista Calabrese).

Udc: Amatrice, Giovanni Di Cesare; Antrodoco, Mauro Lattanzi; Borgorose, Gianfranco Conti; Cittaducale, Giovan­ni Martorelli; Contigliano,Davide Milardi; Fara Sabina 1, Sandro Marchesi; Fara 2 Sarà Torresetti; Forano, Pierino Martini; Leonessa, Eliseo Strinati; Magliano: Everaldo Vivadio; Montopoli, Giuseppe Montiroli; Orvinio, Ernesto Ragazzoni; Pescorocchiano, Sandro Sabatelli; Poggio Bustone, Aldo Mostarda; Poggio Mirteto, Giuseppe Montiroli; Poggio Nativo, Gianfranco Tommasi; Rieti 1, Mauro Lattanzi, Rieti 2 Siro Seri, Rieti 3 Claudio Broggi, Rieti 4 Erminio Martorelli, Rieti 5 Michele Beccarmi, Rieti 6 Simone Mic-cadei; Rocca Sinibalda-Collalto S. Enzo Antonacci; Torri in Sabina, Antonio Faraglia.

Lista Calabrese: Amatrice,  Fernando Salvi; Antrodoco, Giuseppe Calabrese; Borgoro­se, Gastone Bianchetti; Citta-ducale, Giada Dante; Contigliano,Giuseppina Ferroni; Fara Sabina 1, Gianluca Anniballi; Fara 2 Gianluca Anniballi; Forano, Renato Nunzi; Leonessa, Simone Adone; Magliano: Massimo Nesta; Montopoli, Piero Penta; Orvinio, Antonio Ventura; Pescorocchiano, Vincenzo Volpe; Poggio Bustone, Susanna Ravot Licheri in  Rosati; Poggio Mirteto, Gastone Bianchetti; Poggio Nativo, Bruno Barbuglini; Rieti 1, Marco Giuseppini, Rieti 2 Marco Pasquali, Rieti 3 Giovanni Leuratti, Rieti 4 Marco Pasquali, Rieti 5 Carlo Luciani, Rieti 6 Alessio Angelucci; Rocca Sinibalda-Collalto S. Ivan Novelli; Torri in Sabina, Gastone Bianchetti.

Felice Costini (Pdl, Per la mia terra, Nuova Idea, Fiamma Tricolore, Rete Liberale, Cristiano Popolari, Popolari Liberali, Provincia condivisa, Movimento per l'Italia, Udeur, Provincia produttiva, Alleanza di Centro, Solidarietà e Sviluppo Democrazia Cristiana, Civitas Belloni e Ianni, Il popolo della vita, Nuovo Psi, Pri)

Pdl: Amatrice, Domenico Salvi; Antrodoco, Andrea Gianni; Borgorose, Michele Nicolai; Cittaducale, Antonio Monaco; Contigliano, Antonio Rosati; Fara Sabina 1, An­gelo Lupetti; Fara 2 David Basilicata; Forano, Enzo Rossi; Leonessa, Ruggero Zelli; Magliano: Alessio Bonifazi; Mon­topoli, Lucio Neri; Orvinio, Giovanni Coccia; Pescoroc­chiano, Monica Severi; Poggio Bustone, Antonio Leonardi; Poggio Mirteto, Francesco Stoppa; Poggio Nativo, Emanuele Micarelli; Rieti 1, Anto­nio Cicchetti, Rieti 2 Giuseppe Diana, Rieti 3 Antonio Emili, Rieti 4 Lidia Nobili, Rieti 5 Francesco Maurizi, Rieti 6 David Festuccia; Rocca Sinibalda-Collalto S. Giuseppe Fede­rici; Torri in Sabina, Riccardo Bianchini.

Per la mia terra: Amatrice,Ermanno Polidori; Antrodoco, Fabio Scorretti; Borgorose, Fa­bio Rossetti; Cittaducale, Gi­no Giraldi; Contigliano,Paola Oddi; Fara Sabina 1, Stefano Cucinelli; Fara 2 Stefano Cucinelli; Forano, Francesco Spognardi; Leonessa, Roberto Baldi; Magliano: Cecilia Gioia Montopoli, Marco Pompili; Orvinio, Edoardo Zita; Pescorocchiano, Maria Luisa Polido-ri; Poggio Bustone, Ferdinan­do Cardini; Poggio Mirteto, Vincenzo Silvi; Poggio Nativo, Umberto Zita; Rieti 1, Federi­ca Di Lorenzo, Rieti 2 Stefano Colantoni, Rieti 3 Pierluigi Brodone, Rieti 4 Federica Maz­zini, Rieti 5 Antonio Tosoni, Rieti 6 Rosalba Di Cesare; Rocca Sinibalda-Collalto S. Orino Minghetti; Torri in Sabina, Vincenzo Silvi.

Nuova idea: Amatrice, Enrico Del Signore; Antrodoco, Sara Lelli; Borgorose, Manuel Salini; Cittaducale, Daniele D'Angeli; Contigliano, Fabio Mazzetti; Fara Sabina 1, Edoardo Vicari; Fara 2 Matteo Micheli; Forano, Lorenzo Periili; Leonessa, Francesco Casanica; Magliano: Luca Mandosi; Montopoli, Lino Bucci; Orvinio, Paolo Ventura; Pescorocchiano, Danilo Troiani; Poggio Bustone, Giuseppe Micaloni; Poggio Mirteto, Edoardo Rosellini; Poggio Nativo, Carlo Di Beo; Rieti 1, Urbano Urbani, Rieti 2 Simone Mancini, Rieti 3 Sandro Di Cesare, Rieti 4 Roberto D'Angeli, Rie­ti 5 Francesco Zola, Rieti 6 Fabio Lattanzi; Rocca Sinibalda-Collalto S. Pamela Miniu-hi; Torri in Sabina, Antonello Magrini.

Fiamma Tricolore: Amatrice, Giorgio Casciano; Antrodoco, Sergio Berardi; Borgorose, Alberto Pini; Cittaducale, Lu­ciano Scoppetta; Contigliano, Domenico Marchetti; Fara Sa­bina 1, Danilo Simonetti; Fara 2 Danilo Simonetti; Forano, Lamberto Iacobelli; Leonessa, Giuseppe La Bella; Magliano: Franco Casali; Montopoli, Pa­trizio Campitelli; Orvinio, Fa­brizio Dominici; Pescorocchia-no, Antonio Ferrarese; Poggio Bustone, Giorgio Casciano; Poggio Mirteto, Lamberto Ia­cobelli; Poggio Nativo, Alberto Pini; Rieti 1, Franco Tittoni, Rieti 2 Alberto Pini, Rieti 3 Rosa Dragone, Rieti 4 France­sco Forgini, Rieti 5 Leonardo Errante, Rieti 6 Letizia Inno­centi; Rocca Sinibalda-Collal­to S. Franco Tittoni; Torri inSabina, Lamberto Iacobelli..

Rete  Liberale:  Amatrice,Giorgio Coianti; Antrodoco, Antonio Modesti; Borgorose, Roberto Amiconi; Cittaduca­le, Simone Angelucci; Contigliano, Adelchi Cremaschi; Fara Sabina 1, Espartero Chiaretti; Fara 2 Riccardo Lucarelli; Forano, Paola Montali; Leonessa, Andrea Rosi; Magliano: Maurizio Rocconi; Montopoli, Ramona Valentini; Orvinio, Tersilia Rincicotti; Pescorocchiano, Trento Scanzani; Poggio Bustone, Emanuela Pa-padia; Poggio Mirteto, Pierpaolo Innocenzi; Poggio Nativo, Tersilia Rincicotti; Rieti 1, Alessio Salvi, Rieti 2 Giorgio Coianti, Rieti 3 Roberto Amiconi, Rieti 4 Massimo Giuliano D'Avanzo, Rieti 5 Brenno Zelli, Rieti 6 Simone Angeluc­ci; Rocca Sinibalda-Collalto S. Emanuela Sanzi; Torri in Sabi­na, Fabio Bernardini.

Cristiano Popolari: Amatrice, Armando Baiocchi; Antro­doco, Emilio D'Eramo; Borgo-rose, Gio.Battista De Luca; Cittaducale, Gianni Vulpiani; Contigliano, Silvia dimani; Fara Sabina 1, Giuseppe Pro­ni; Fara 2 Giuseppe Proni; Forano, Graziano Antonini; Leonessa, Antonio Marian-nantoni; Magliano: Roberto Crescenzi; Montopoli, Piero Capati; Orvinio, Sergio Ranal-li; Pescorocchiano, Sandro For­bitesi; Poggio Bustone, Ales­sandro Battisti; Poggio Mirte­to, Giovanni Malizia; Poggio Nativo, Alfredo Masci; Rieti 1, Valerio Primangeli, Rieti 2 Be­nito Valeri, Rieti 3 Vincenzo Rinaldi, Rieti 4 Annibale Castellani, Rieti 5 Raffaele Focaroli, Rieti 6 Alessandro Roscetti; Rocca Sinibalda-Collalto S. Clemente Dominici; Torri in Sabina, Monica Leonardi.

Popolari Liberali: Amatrice, Antonio Aquilini; Antrodoco, Francesco Monaco; Borgorose, Achille Rosati; Cittaducale, Veronica Riganelli; Contigliano, Diego Fabi; Fara Sabina 1, Mara Giuliani; Fara 2 Paolo Simonetti; Forano, Giu­seppe Silvestri; Leonessa, Arianna Lancia; Magliano: Guido Minestrella; Montopoli, Daniela D'Ovidio; Orvinio, Fabrizio Leoni; Pescorocchiano, Nando Massimetti; Poggio Bustone, Libero Fattori; Poggio Mirteto, Antonino Ferrante; Poggio Nativo, Francesco Monaco; Rieti 1, Antonio Boncompagni, Rieti 2 Rita Di Lorenzo, Rieti 3 Antonio Boncompagni, Rieti 4 Filiberto Buldini, Rieti 5 Stefano Capponi, Rieti 6 Fabio Spadoni; Rocca Sinibalda-Collalto S. Massi­mo Ricchezza; Torri in Sabina, Tersilio Mercuri.

Provincia condivisa: Amatrice, Franco Marinucci; Antro­doco, Marcello Fedeli; Borgoro­se, Gianfranco Gatti; Cittaducale, Pietro Santarelli; Contigliano,Rinaldo Leonardi; Fara Sabina 1, Alvaro Carboni; Fara 2 Pino Satalia; Forano, Riccardo Castellani; Leonessa, Antonio Pietrovanni; Magliano: Antonio Ruscito; Montopoli, Luciano Trombini; Orvinio, Giulio Paoletti; Pescorocchiano, Gianfranco Gatti; Poggio Bustone, Cesare Mostarda; Poggio Mirteto, Giovanni Tassi; Poggio Nativo, Massimiliano Saccucci; Rieti 1, Luciano Pistoiesi, Rieti 2 Massimo Simeoni, Rieti 3 Fabrizio Tozzi, Rieti 4 Moreno Imperatori, Rieti 5 Massimo Petrongari, Rieti 6 Antonio Capasso; Rocca Sinibalda-Collalto S. Angelo Amadei; Torri in Sabina, Angela Sozzi

Movimento per l'Italia: Amatrice, Giancarlo Giammaria; Antrodoco, Guido Bonanni; Borgorose, Giulio De Luca; Cittaducale, Giulio De Luca; Contigliano, Carla Formichetti; Fara Sabina 1, Alfredo Rasoli; Fara 2 Michela Scacchi; Forano, Mauro Ferroni; Leonessa, Armando Chegai; Magliano: Matteo Fioravanti; Montopoli, Claudio Valentini; Orvinio, Antonio Casale; Pescorocchiano, Federico Fomari; Poggio Bustone, Filadelfo Cannone; Poggio Mirteto, Paolo Agostinelli; Poggio Nativo, Katiuscia Festa; Rieti 1, Mauro Ferroni, Rieti 2 Antonio Casale, Rieti 3 Angelo De Santis, Rieti 4 Simone Rinaldi, Rieti 5 Sandro Salusest, Rieti 6 Ferdinando Mistretta; Rocca Sinibalda-Collalto S. Gianfranco Sperelli; Torri in Sabina, Carlo Ferrarese.

Udeur: Amatrice, Martina Ro­setta; Antrodoco, Clarice Sere­ni; Borgorose, Pietro Paolo Co-labianchi; Cittaducale, Giusti­no Tiberti; Contigliano, Ga­briella Raccosta in Celli; Fara Sabina 1, Monia Lustri; Fara 2 Valentina Cavalieri; Forano, Costantino Favetta; Leonessa, Sergio Maron e; Magliano: Ste­fano Tocci; Montopoli, Gilber­to Cacciamani; Orvinio, Maria Giulia Vanacore; Pescoroc-chiano, Luigi Emidio Salini; Poggio Bustone, Emanuele Da­miani; Poggio Mirteto, Massi­miliano D'Attilia; Poggio Nati­vo, Rosa De Michelis; Rieti 1, Gioacchino Belloni, Rieti 2 Lu­ciano Pitoni, Rieti 3 Pierino Mancini, Rieti 4 Iva Sciri, Rie­ti 5 Alberto Giannini, Rieti 6 Marco Marianantoni; Rocca Sinibalda-Collalto S. Fabrizio Di Vittorio; Torri in Sabina, Luigi Tomassetti.

Provincia produttiva: Ama­trice, Antonio Bisegna; Antro­doco, Maurizio Coletti; Borgo-rose, Danilo Santarelli; Citta-ducale, Alessandro Ettaro; Contigliano, Dino Ratini, Fa­ra Sabina 1, Danilo Santarelli; Fara 2 Gabriele Gorgo; Fora­no, Domenico Nappo; Leones­sa, Giuliano Dionisi; Maglia­no: Massimo Pioli; Montopoli, Lorenzo Mei; Orvinio, Pasqua­le Arabi; Pescorocchiano, Fran­co Armellini; Poggio Bustone, Anselmo Micheli; Poggio Mir­teto, Mario Sbraccia; Poggio Nativo, Danilo Santarelli; Rie­ti 1, Osvaldo Sabetta, Rieti 2 Stefania Rinaldi, Rieti 3 Tizia­no Deli, Rieti 4 Fabio Nobili, Rieti 5 Enrico Faraglia, Rieti 6 David Santarelli; Rocca Sini­balda-Collalto S. Danilo Impe­ratori; Torri in Sabina, Dome­nico Nappo.

Alleanza di Centro: Amatri­ce, Anna Maria Di Placido; Antrodoco, Anna Maria Di Pla­cido; Borgorose, Francesco Co­razza; Cittaducale, Luciana Bu-facchi; Contigliano,Luigi Edi­lio De Angelis; Fara Sabina 1, Ugo De Cupis; Fara 2 Edilio De Angelis; Forano, Loreto PetrucciLeonessa,   FrancescoProvaroni; Magliano: Anto­nio Berardi; Montopoli, Vale­rio Maiali; Orvinio, Manuela Festuccia; Pescorocchiano, Maurizio Laurati; Poggio Bu­stone, Francesco Provaroni; Poggio Mirteto, Valerio Maia­li; Poggio Nativo, Valerio Ma­iali; Rieti 1, Alberico Nobili, Rieti 2 Luciana Bufacchi, Rieti 3 Sante Masci, Rieti 4 Rolando Mariotti, Rieti 5 Luciana Bu­facchi, Rieti 6 Anna Orefice; Rocca Sinibalda-Collalto S. Sante Masci; Torri in Sabina, Antonio Berardi.

Democrazia Cristiana Soli­darietà e sviluppo: Amatrice, Fabrizio Capanelli; Antrodo­co, Leone Cieno; Borgorose, Gianni Turina; Cittaducale, Enrico Di Sisto; Contigliano, Gabriele Rossi; Fara Sabina 1, Gabriella Barletta; Fara 2 Francesca Tiberti; Forano, Mi­chele Fidanzia; Leonessa, Franco Colasanti; Magliano: Fabrizio Mercuri; Montopoli, Stefano Papi; Orvinio, Ferdi­nando Mastroiacovo; Pesco­rocchiano, Enrico Di Sisto; Poggio Bustone, Abramo Ri­naldi; Poggio Mirteto, Paolo F. Chiari; Poggio Nativo, Fran­cesco Fioravanti; Rieti 1, Gio­vanni Bemardinetti, Rieti 2 Paolo Simonetti, Rieti 3 Carlo A. Pileri, Rieti 4 Gianni Turi­na, Rieti 5 Lucia Faraglia, Rie­ti 6 Maria Iole Volpi; Rocca Sinibalda-Collalto S. Riccar­do Cavallari; Torri in Sabina, Alberto Montiroli.

Civitas Belloni Ianni: Ama­trice, Maurizio Pica; Antrodo­co, Ferdinando Gennaioli; Bor­gorose, Berardino Meschini; Cittaducale, Dino Cesare La-fiandra; Contigliano, Antonio Milardi; Fara Sabina 1, Ilario Benedetti; Fara 2 Ilario Bene­detti; Forano, Amedeo Gattel-la; Leonessa, Dino Cesare La-fiandra; Magliano: Roberto Feliciangeli; Montopoli, Anto­nello Battella; Orvinio, Pierino De Andreis; Pescorocchiano, Filiberto Alimonti; Poggio Bu­stone, Francesco Maria Drilli; Poggio Mirteto, Giancarlo Di Donato; Poggio Nativo, Gual­tiero Cremisini; Rieti 1, Giuseppe Cardellini, Rieti 2 Gior­gio Miniucchi, Rieti 3 Mario Marco Fortini, Rieti 4 Luca Picchi, Rieti 5 Mario Fortini, Rieti 6 Onorina Domeniconi; Rocca Sinibalda-Collalto S. Giorgio Minucchi; Torri in Sa­bina, Fermilio Di Carlo.

Il popolo della vita: Amatri­ce, Luigi Morante; Antrodoco, Massimiliano Giangirolami; Borgorose, Guido Petrucci; Cittaducale, Massimo Grillot­ti; Contigliano, Alessandro Bruni; Fara Sabina 1, France­sco Rosi; Fara 2 Maurizio Ma­riani; Forano, Diletta Berna-bei; Leonessa, Virginia Marzo-lati; Magliano: Alberto Proiet­ti; Montopoli, Fabio Leoncini; Orvinio, Manuela Paolocci; Pe­scorocchiano, Stefano De Ro­ma; Poggio Bustone, Franco Onofri; Poggio Mirteto, Gui­do Petrucci; Poggio Nativo, Nadia Del Conte; Rieti 1, Gui­do Petrucci, Rieti 2 Alessan­dro Brani, Rieti 3 Gianfranco Samplamieri, Rieti 4 Emanue­le Grillotti, Rieti 5 Gabriele Oliveri, Rieti 6 Roberto Mat-tei; Rocca Sinibalda-Collalto S. Roberto Dante; Torri in Sa­bina, Elvira Salari.

Nuovo Psi: Amatrice, Eveli­na Giancarli; Antrodoco, Ales­sio Tesi; Borgorose, Evelina Giancarli; Cittaducale, Giaco­mo Rinaldi; Contigliano, Gianluca Quintili; Fara Sabi­na 1, Alessio Tesi; Fara 2 Yuri Molesini; Forano, Andrea Bat-tistini; Leonessa, Andrea Batti-stini; Magliano: Stefano Rinal­di; Montopoli, Stefano Rinal­di; Orvinio, Stefano Rinaldi; Pescorocchiano, Evelina Gian­carli; Poggio Bustone, Yuri Molesini; Poggio Mirteto, Gia­como Rinaldi; Poggio Nativo, Matteo Maria Piacentini; Rie­ti 1, Gianluca Quintili, Rieti 2 Gianluca Quintili, Rieti 3 Ales­sio Tesi, Rieti 4 Giacomo Ri­naldi, Rieti 5 Andrea Battisti-ni, Rieti 6 Yuri Molesini; Roc­ca Sinibalda-Collalto S. Mat­teo Maria Piacentini; Torri in Sabina, Matteo Maria Piacen­tini.

Pri: Amatrice, Anna Cri­stallini; Antrodoco, Anna Cri­stallini; Borgorose, Roberto Rinaldi; Cittaducale, Loredana Battaglia; Contigliano, Umber­to Iacoboni; Fara Sabina 1, Danilo Belpiedo; Fara 2 Dani­lo Belpiedo; Forano, Rosanna Bernardinetti; Leonessa, Mat­teo Rinaldi; Magliano: Eraldo Berardi; Montopoli, Gianni Bernardinetti; Orvinio, Giu­seppina Ferrara; Pescorocchia-no, Francesco Gatti; Poggio Bustone, Carlo Amici; Poggio Mirteto, Elenio Santoprete; Poggio Nativo, Carlo Amici; Rieti 1, Elenio Santoprete, Rie­ti 2 Ettore Italo Saletti, Rieti 3 Ettore Italo Saletti, Rieti 4 Mas­similiano Pasqualetti, Rieti 5 Ettore Italo Saletti, Rieti 6 Car­lo Amici; Rocca Sinibalda-Col-lalto S. Elisa Bianchetti; Torri in Sabina, Gianluca Sasso

Ernesto Iacoboni (Rosa per l'Italia).

Rosa per l'Italia: Amatrice, Paolo Pet luccioli; Antrodoco, Carlo Antellini; Borgorose, Paolo Petruccioli; Cittaducale, Carlo Antellini; Contigliano, Paola Confatone; Fara Sabina 1, Cristina Miliacca; Fara 2 Cristina Miliacca; Forano, San­dro Vincenzoni; Leonessa, Sandro Vincenzoni; Maglia­no: Libero Gobbi; Montopoli, Libero Gobbi; Orvinio, Cristi­na Miliacca; Pescorocchiano, Sandro Vincenzoni; Poggio Bustone, Massimiliano Manci­ni; Poggio Mirteto, Carlo An­tellini; Poggio Nativo, Luca Ur­bani; Rieti 1, Fulvio Martini, Rieti 2 Pierluigi Vecchi, Rieti 3 Fulvio Martini, Rieti 4 Anto­nio Vecchi, Rieti 5 Pamela Confatone, Rieti 6 Antonio Vecchi; Rocca Sinibalda-Col-lalto S. Pamela Confatone; Torri in Sabina, Massimiliano Mancini.

Fabio Melilli (Pd, Italia dei Valori, Rifondazione Comunisti Italiani, Sinistra Finita, Partito Socialista, Psdi, Alleanza per Melilli, Insieme per lo sviluppo, Giovani Idee, Comunità e territorio, Moderati per Melilli, Al centro della Provincia)

Pd: Amatrice, Tommaso Bucci; Antrodoco, Fabrizio Pascasi; Borgorose, Gianluca D'Amico; Cittaducale, Antonio Ventura; Contigliano, Maurizia Renzi in Pizzoli; Fara Sabina 1, Maria Rita Cen-ciotti in Colangeli; Fara 2 Monica De Cesaris in Cecchin; Forano, Roberto Giocond i; Leonessa, Sandro Lancia; Magliano: Claudio Rosi; Montopoli, Giancarlo Felici; Orvinio, Vincenzo Lodovisi; Pescorocchiano, Tamara De Gasperis; Poggio Bustone, Ciro Battisti; Poggio Mirteto, Giuseppe Rinaldi; Poggio Nativo, Carmine Di Camillo; Rieti 1, Paolo Annibaldi, Rieti 2 Bruno Chiarinelli, Rieti 3 Federico Fioravanti, Rieti 4 Gustavo Marcheggiani, Rieti 5 Mauro Mattucci, Rieti 6 Giuseppe Martelucci; Rocca Sinibalda-Collalto S. Corrado Caramagno; Torri in Sabina, Mirco Chini.

Italia dei Valori: Amatrice, Maurizio Bonanni; Antrodo­co, Luca Zonetti; Borgorose, Alessandro Frezzini; Cittadu­cale, Aldo Muratori; Contigliano, Adalberto Andreani; Fara Sabina 1, Pietro Terrasi; Fara 2  Pietro Terrasi; Forano, Ales­sia Colantoni; Leonessa, Tania Angelucci; Magliano: Domenico Manili; Montopoli, Marco Ricci; Orvinio, Fabrizio Silvi; Pescorocchiano, Teodoro Ricci; Poggio Bustone, Aleandro Alessandrini; Pog­gio Mirteto, Giancarlo Del Bu­falo; Poggio Nativo, Carlo Giorgi; Rieti 1, Tullio Ciogli, Rieti 2 Gabriele Bizzoca, Rieti Raffaele Pitoni, Rieti 4 Car-melina Iraggi, Rieti 5 Enrico Martellucci, Rieti 6 Davide Tedescili; Rocca Sinibalda-Collalto S. Giovanni Piva; Torri in Sabina, Anna Maria Mattei

Rifondazione Comunisti ita­liani: Amatrice, Roberta Paoloni; Antrodoco, Cesare Foffi; Borgorose, Loredana Righi; Cittaducale, Orazio De Paola; Contigliano, Andrea Pitoni; Fara Sabina 1, Emolo Cecca-relli; Fara 2 Angelo Dionisi; Forano, Giovanni Proietti; Le­onessa, Giacomo Marchioni; Magliano: Attilio Tucci; Mon­topoli, Paolo Fiori; Orvinio, Luigi Principessa; Pescoroc­chiano, Massimo Di Vincen­zo; Poggio Bustone, Arnaldo Marchetti; Poggio Mirteto, Domenico Savi; Poggio Nati­vo, Francesco Simonetti; Rieti 1, Giacomo Marchioni, Rieti 2 Emanuela Altieri, Rieti 3 Da­niele Maffei, Rieti 4 Giovanni Olivieri, Rieti 5 Emanuele Ca­valli, Rieti 6 Giuseppe Alfano; Rocca Sinibalda-Collalto S. Giovanni Pompei; Torri in Sa­bina, Angelo Bernardini. : Sini­stra Unita: Amatrice, Antonio Durante; Antrodoco, Luigi Taddei; Borgorose, Pierluigi Felli; Cittaducale, Maria Grazia Angeletti; Contigliano, Diego Valeri; Fara Sabina 1, Aldo Zevini; Fara 2 Aldo Zevini; Forano, Alessandro Andreoni Leonessa, Luigi Taddei; Ma­gliano: Lorenzo Ballanti; Mon­topoli, Nello Cileni; Orvinio, Laura Satolli; Pescorocchiano, Paola D'Ippolito; Poggio Bustone, Giuseppe Badini; Poggio Mirteto, Marco Silvestri; Poggio Nativo, Loreto Bucci; Rieti 1, Roberto Lorenzetti, Rieti 2 Giacomo Pitoni, Rieti 3 Simone Petrangeli, Rieti 4 Irene Di Marco, Rieti 5 Giovanni Magi, Rieti 6 Giampiero Marroni; Rocca Sinibalda-Collalto S. Pietro Petroni; Torri in Sabi­na, Marco Collepiccolo.

Partito socialista: Amatri­ce, Paolo Camici; Antrodoco, Maria Teresa Marinelli; Borgo-rose, Giacomo Spera; Cittadu­cale, Silvio Calvani; Contiglia­no, Aldo Gregori; Fara Sabina 1, Arduino Bernardini; Fara 2 Gaetano Desideri; Forano, Oreste Pastorelli; Leonessa, Brano Patacchiola; Magliano: Stefano Previtera; Montopoli, Ambra Patarini; Orvinio, Vita­liano Pascasi; Pescorocchiano, Aldo Gregori; Poggio Bustone, Rocco Cerroni; Poggio Mirte­to, Franco Orsini; Poggio Nati­vo, Angelo Paolo Marcari; Rie­ti 1, Filippo Fiordeponti, Rieti 2 Ivano Paggi, Rieti 3 Rufino Battisti, Rieti 4 Francesco Tra-battoni, Rieti 5 Giampietro Spadoni, Rieti 6 Massimo Rug-geri; Rocca Sinibalda-Collalto S. Valerio Lucarelli; Torri in Sabina, Armando Cianfa.

Psdi: Amatrice, Giuseppe Paris; Antrodoco, Gianluca Fi­lippi; Borgorose, Pietro Agosti­nelli; Cittaducale, Maria Rosa­ti; Contigliano, Giovanni D'Angeli; Fara Sabina 1, Fede­rica Procoli; Fara 2 Raffaella Galati; Forano, Daniele Mon­tagli er; Leonessa, Luca Cervel­li; Magliano: Fabio Carosi; Montopoli, Franco Barbante; Orvinio, Roberto Spadoni; Pescorocchiano, Pietro Agostinelli; Poggio Bustone, Ivan Santori; Poggio Mirteto, Alfredo Pe­schi; Poggio Nativo, Marina De Angelis; Rieti 1, Sabina Bocchi, Rieti 2 Vittoria Iacuitto, Rieti 3 Anna Maria Pezzotti, Rieti 4 Riziero Agostinelli, Rieti 5 Andrea D'Orazio, Rieti 6 Sandro Severi; Rocca Sinibal­da-Collalto S. Marco de Ange­lis; Torri in Sabina, Roberta Celli.

Alleanza per Melilli: Amatrice, Alessandro Labella; Antrodoco, Giovanni Maschietti; Borgorose, Manolo Pozzone; Cittaducale, Giovanni Mascioletti; Contigliano, Sergio paoloemilx; Fara Sabina  1 Gianni Penta; Fara 2 Maurizio Foroni; Forano, Antonella Miluzo; Leonessa, Walter Van-nicelli; Magliano: Gianni Li­ni; Montopoli, Rino Bianchi; Orvinio, Domenico Monaco; Pescorocchiano, giovanili Sali­ni; Poggio Bustone, Giuseppe Propoli; Poggio Mirteto, Rino Bianchi; Poggio Nativo, Lucia­no Martini; Rieti 1, Gianni Nicola Tocci, Rieti 2 Pierpao­lo Pitoni, Rieti 3 Giuliano Aguzzi, Rieti 4 Paolo Biglioc-chi, Rieti 5 Bernardino De Marchi, Rieti 6 Ottavio Franceschini; Rocca Sinibalda-Col-lalto S. Giorgio Di Mario; Torri in Sabina, Benedetto Giorgini.

Comunità e Territorio: Amatrice, Carlo Fedeli; Antrodoco, Fabrizio Chiaretti; Borgorose, Angelo Giuseppe Di Marzio; Cittaducale, Antonio Scoppetta; Contigliano, Mauro Biscetti; Farà Sabina 1, Silvano Ferretti; Farà 2 Giorgio Giovannelli; Forano, Antonio Merlin; Leonessa, Claudio Leili; Magliano: Antonio Merlin; Montopoli, Simonetta Statuti; Orvinio, Domenico Scacchi; Pescorocchiano, Marcello Bellizzi; Poggio Bustone, Claudio Leili; Poggio Mirteto, Marco Mazzoli; Poggio Nativo, Luca Becherelli; Rieti 1, Ilde Rovinelli, Rieti 2 Alessia Desideri, Rieti 3 Antonio Pietripaoli, Rieti 4 Lorella Casciani, Rieti 5 Francesca Faraglia, Rieti 6 Marenzio Rinaldi; Rocca Sinibalda-Collalto S. Enrico DeAngelis; Torri in Sabina, Walter Ferzi.


Al centro della Provincia: Amatrice, Giancarlo Cococcioni; Antrodoco, Marzio Marchidda; Borgorose, Domenico Torelli; Cittaducale, Gisellla Graziani; Contigliano, federico Tascioni; Farà Sabina 1, Mario Tittoni; Farà 2 Tommaso Papalusso; Forano, Marco Coltella; Leonessa, Luca Falconi; Magliano: Enrico Di Lazzaro; Montopoli, Fernande Pacifico Scipioni; Orvinio, Loreto Pirri; Pescorocchiano, XChiara Montanari; Poggio Bustone, Pietro Paolo Ciaramellari; Poggio Mirteto, Massimo Montiroli; Poggio Nativo, Simone Vanni; Rieti 1, Vincenzo Di Fazio, Rieti 2 Ilaria Stazi, Rieti 3 Lidia Fofi, Rieti 4 Malko Di Filippo, Rieti 5 Domenico Torelli, Rieti 6 Stefano Sorniese; Rocca Sinibalda-Collalto S. Franca Aniballi; Torri in Sabina, Basilio Buccini.


Moderati per Melilli: Amatrice, Giovanni Angelini; Antrodoco, Dante Serani; Borgorose, Francesco Tancredi; Cittaducale, Elisa Baldi; Contigliano, Alfredo Cianfria; Farà Sabina 1, Gianfranco Tognetti; Farà 2 Andréa Scipioni; Forano, Erus Misi; Leonessa, Isabella D'attilla; Magliano: Bianca Maria Santucci; Montopoli, Marcella Santoni; Orvinio, Ugo Mancini; Pescorocchiano, Domenico Gatti; Poggio Bustone, Isabella D'attilla; Poggio Mirteto, Guido Bottacchiani; Poggio Nativo, Ugo Mancini; Rieti 1, Marco Pellegrini, Rieti 2 Antonio Cavallaro, Rieti 3 Giuseppe Strinati, Rieti 4 Sara Marchetti, Rieri 5 Marco Pellegrini, Rieti 6 Emilio Di lanni; Rocca Sinibalda-Collalto S. Dante D'Angeli; Torri in Sabina, Michele Nardi.

Sinistra Critica: Amatrice, Romina Di Salvo; Antrodoco, Federica Fabbi; Borgorose, marco Cosmo; Cittaducale, Federica Fabi; Contigliano, Elisa Coccia; Farà Sabina 1, EmanueleAngelucci; Farà 2 Gennaro Peraino; Forano, Alessio Contessa; Leonessa, Elisa Coccia; Magliano: Emanuela Angelucci; Montopoli, Mattia Tombolini; Orvinio, Alessio Contessa; Pescorocchiano, Romina Di Salvo; Poggio Bustone, Gennaro Cicala; Poggio Mirteto, Devis Annibaldi; Poggio Nativo, Romina Di Salvo; Rieti 1, Federica Fabbi, Rieti 2 Matteo Pelagalli Ficorilli, Rieti 3 Matteo Pelagalli Ficorilli, Rieti 4 Gennaro Cicala, Rieti 5 Gennaro Cicala, Rieti 6 Matteo Pelagalli Ficorilli; Rocca Sinibalda-Collalto S. Elisa Coccia; Torri in Sabina, Devis Annibaldi.
 

Comune di Leonessa

"Uniti per Leonessa"

Paolo Trancassini

Consiglieri: Alfredo Rauco, Maurizio Rosati, Felice A. Zelli, Maria R. Rauco Giordani, Vito Paciucci, Andrea Ungari, Sandro Rauco, Andrea Pasquali, Monica Mercuri, Annalisa Ciavatta, Giulio Zelli, Giuliano Boccanera.

 "Legalità, Rinnovamento, Sviluppo, Leonessa 2009"

 Giuseppe La Bella

Consiglieri: Franco Boccanera, Giovanni Venanzi, Francesco Zelli, Renzo Chiaretti, Fabio Battisti, Giuliano Labella, Giancarlo Falcucci, Danilo Rauco, Marisa Coiante, Corrado Ranalli, Rinaldo Provaroni, Giuseppe Marini

"Guardiamo al futuro"

Antonio Domenico Climinti

Consiglieri: Francesco Boccanera, Luca Zelli, Leonino Laureti, Raffaele Zelli, Angela Epifania Aloisi, Simona Lucci, Luciano Bigioni, Alessia Zelli, Sammon Lemme, Michele Trebiani, Silvio Alesse, Emiliano Paiella.

 

(Alessandra Lancia)

 

 10 Maggio 2009

Il candidato alla presidenza sostenuto da I/liste schierate col centrodestra La folla riempie la piazza e tira la volata a Costini Cicchetti: aprite gli occhi, Questo centrosinistra ha fatto solo promesse Paolo Di Lorenzo MI Piazza stracolma per tirare la volata a Felice Costini e alle 17 liste che si sono schierate con il centrodestra. Un bagno di folla che gli stessi organizzatori non si aspettavano.
«Da Rieti a Leonessa, da Borgorose a Passo Corese si respira un entusiasmo crescente nei confronti dei nostri candidati - ha detto il senatore Cicolani (nella foto Renzi con Costini) - ma onestamente questa piazza va oltre ogni più rosea previsione. Non oso immaginare cosa accadrà quando verrà il presidente Berlusconi. Rieti ha voglia di cambiare. Sono delusi da Melilli, dalla sinistra e dai loro veti sulle grandi opere».
Il sindaco Emili spinge parec chio su Cestini e ricorda la politica del fare. «Possiamo essere simpatici o antipatici, ma da una parte c'è la nostra politica della concretezza, dello stare al fianco dei più deboli, delle necessità dei cittadini, e dall'altra ci sono le promesse di 15 anni. È un centro-sinistra spaccato, sanno solo litigare».
È robusto e molto duro il comizio dell'onorevole Cicchetti. «I reatini debbono aprire gli occhi. Questo centrosinistra ha fatto solo promesse ed occupato poltrone ma non ha realizzato nulla. Provincia e Regione in quattro anni hanno tradito gli elettori e non meritano di essere rivoltati».
Cestini è emozionantissimo. Quasi non ha il fiato per parla re. «Sono emozionato perché amo questa terra e so come è stata trattata dalla sinistra. Io non ho la sete del potere e mi candido come presidente della provincia per migliorare le infrastrutture, per dare fiducia e lavoro ai nostri giovani, per aprire gli occhi e per aiutare i Lsu che l'attuale amministrazione provinciale sta considerando mercé elettorale da prendere ancora in giro. Nei sondaggi dicono che Melilli si presenta bene ed è più bello ma queste sono elezioni e non il concorso di Miss Italia; io qualche volta potrò pure dimenticare di farmi la barba ma non mi dimentico dei problemi veri della gente». Ora è vera campagna elettorale.
blemi veri della gente». Ora è vera campagna elettorale.

 

 10 Maggio 2009

Presentate ieri le liste per le consultazioni elettorali del 6 e 7 giugno. Nella Tuscia si rinnovano 29 municipi Parte la carica dell'esercito di candidati Elezioni A Rieti si vota per l'amministrazione provinciale. Alle urne anche m 54 Comuni della Sabina Amministrative Presentate ieri anche le liste,elettorali dei candidati che prenderanno parte alle consultazioni nei centri in provincia di Rieti I Comuni al voto ó Sono state presentate ieri le liste dei candidati per i rinnovi dell'amministrazione provinciale di Rieti e di numerosi Comuni. Si vota, infatti, in 54 municipi della Sabina e in 29 Comuni della Tuscia. Tra i centri più importanti figurano Civita Castellana, Montefiascone, Poggio Mirteto, Amatrice, Leonessa. Grande attesa per le consultazioni di Rieti dove, come detto, si voterà per il rinnovo dell'amministrazione provinciale. Tre i big in gara: Melilli, Costini e Calabrese.
II 6 e 7 giugno non cambierà volto soltanto il consiglio provinciale ma anche buona parte delle amministrazioni comunali del reatino. Saranno infatti ben 54 comuni, su 73, ad andare alle urne per scegliere sindaci e consiglieri comunali: Accumoli, Amatrice, Belmonte in Sabina, Borbona, Cantalice, Cantalupo in Sabina, Casperia, Castel di Torà, Castel Sant'Angelo, Colle di Torà, Collegiove, Collevecchio, Colli sul Velino, Concerviano, Configni, Contigliano, Cottanello, Forano, Frasso Sabino, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino, Magliano Sabina, Micigliano, Mompeo, Montasela, Monte San Giovanni, Montopoli di Sabina, Morrò Reatino, Orvinio, Paganico Sabino, Petrella Salto, Poggio Bustone, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio San Lorenzo, Posta, Pozzaglia Sabina, Rivodutri, Roccantica, Roccasinibalda, Salisano, Scandriglia, Selci Sabino, Stimigliano, Tarano, Toffia, Torri in Sabina, Torricella in Sabina, Turania e Vacone. Tra questi l'unico Comune che supera i cinquemila abitanti è quello di Poggio Mirteto (nella foto). Ma le sfide importanti, anche in chiave politica, non mancheranno di certo. Tra queste spiccano le battaglie a Leonessa, Contigliano, Greccio, Poggio Bustone, Poggio Molano, Magliano, Forano e Amatrice.
(Marco Fuggetta)

 10 Maggio 2009

 Presentate ieri le liste per le elezioni di giugno ed ora comincia una campagna elettorale che si annuncia già tiratissima Una poltrona per sei Paolo Di Lorenzo óI Ed ora la campagna elettorale entra nel vivo dei nomi e dei collegi. Ieri mattina alle 12 è scaduto il termine per presentare in tribunale i documenti dei candidati alla presidenza della Provincia, con le relative liste di appoggio. È stata una corsa senza precedenti. Anche perché la competizione si presenta a dir poco spezzettata. Quasi 1000 aspiranti consiglieri e 6 potenziali presidenti. Un massacro, con candidati rin corsi sino a notte fonda per una firma. Fabio Melilli (centro-sinistra), Felice Cestini (centro-destra), Giosuè Calabrese (centro-Udc), Vittore Antonini (destra), Alessandro Cacciamani (Partito comunista dei lavoratori), Ernesto lacoboni (rosa bianca). Prefettura e tribunale, tuttavia, ufficializzeranno le liste solo nei prossimi giorni e quindi qualcosa potrebbe cambiare. Ai nastri di partenza Melilli partirà con 10 o 11 liste, Costini 16-17, Calabrese con 2 e tutti gli altri con una. Il condizionale è ancora d'obbligo perché si stanno verificando le firme (ne servivano 350 per ogni nuova lista). Il diritto di voto alle amministrative, per alcuni, riguarderà anche i Comuni e per tutti le Europee. Molto sentita quest'ultima competizione tra i cittadini comunitari residenti nel comune di Rieri. Cresce il numero dei cittadini dell'Unio ne Europea che a Rieri possono esercitare il diritto di voto. Saranno, infatti, circa 500 i cittadini comunitari residenti nel capoluogo, rispetto agli 400 delle precedenti elezioni, che godranno del diritto di voto e di eleggibilità. Riguardo alle liste che pubblichiamo, avvisiamo i lettori che alcuni nomi si ripetono perché i candidati si presentano in più collegi.
 

 10 Maggio 2009

 Ieri la presentazione delle liste in vista delle provinciali; in lizza sette candidati .
E' scattato il braccio di ferro Tra Costini (Pdl) e Melilli (Pd)la sfida decisiva. Si vota anche in 54 Comuni E scattato il braccio di ferro Tra Melilli (Pd) e Costini (Pdl) la sfida decisiva. Si vota anche in 54 Comuni SETTE candidati m lizza per la presidenza della Provincia di Rieti, il cui consiglio verrà rinnovato il 6 e 7 giugno prossimi: la grande sfida è quella tra il candidato del Partito democratico Fabio celiili, presidente uscente, e lo "sfidante" del Popolo della Libertà Felice "Chicco" Costini. Ieri la chiusura della presentazione delle liste per le prossime elezioni che vedranno andare alle urne 131.369 cittadini per le provinciali.
SETTE candidati in lizza per la presidenza della Provincia di Rieti, il cui consiglio verrà rinnovato il 6 e 7 giugno prossimi: la grande sfida è quella tra il candidato del Partito democratico Fabio Melilli, presi dente uscente, e lo "sfidante" del Popolo della Libertà Felice "Chicco" Cestini.
Ieri la chiusura della presentazione delle liste per le prossime elezioni che vedranno andare alle urne, secondo i dati provvisori forniti dalla prefettura di Rieti, 131.369 cittadini per le provinciali, 130.403 per le europee, e 59.973 per le comunali che si svolgeranno in 54 centri del Reatino. I candidati alle Provinciali più accreditati sono il presidente uscente dell'Am ministrazione provinciale, Fabio Melilli, sostenuto dal centrosinistra e da 6 liste civiche, e Chicco Cestini (Pdl), sostenuto da 8 liste di centrodestra e da 8 liste civiche. Gii altri sfidanti sono Giosuè Calabrese (Udc più una lista civica) ex presidente per due mandati della Provincia di Rieti e predecessore di Melilli, Ernesto lacoboni della Rosa per l'Italia, Vittore Antonini, sindaco di Poggio Nativo e candidato per La DestraFabio Çacçiamani del Partito Comunista dei Lavoratori, e Francesco Petruccioli per Sinistra Critica, 29 vanni, laureando in architettura paesaggistica, da 5 anni consigliere e presidente della commissione affari generali al comune di Casperia.


 

 10 Maggio 2009

Source : STAMPA Page of Review : 1 Page of Document : 3 Page of NewsPaper : 12 Category :PROVINCIA DI RIETI Author :GRIGNETTI FRANCESCO PROVINCIA RIETI Abstract : IL 6 E 7 GIUGNO SI VOTERA PER ELEGGERE 62 CONSIGLI PROVINCIALI Province addio? Nell'attesa scatta l'assalto al posto I tovevano essere abolite perché inutili Ma è boom di liste e aspiranti presidenti FRANCESCO GRIGNETT1 ROMA Sorpresa: la politica si semplifica, le Province a parole non le ama nessuno, ma poi, quando ieri è finito il termine per le candidature, s'è scoperto che c'c un boom pazzesco di liste alle prossime elezioni provinci;ili di giugno. Uno sgomitamunto così non s'era mai visto. A Milano, 27 liste che appoggiano 16 candidati alla presidenza. C'è persino la lista «Amo l'Italia, non voto la Provincia» che chiede il non-votoE perciò il suo candidato presidente, l'ex radicale Michele Bortoluzzi, è un non-candidato. A Torino, le liste depositate sono 38. A Savona, 10 candidati e 23 liste. A Crotone, tu' i candidati che fanno riferimento tutti al Pd. A Napoli, all'opposto, sono in tré per il Pdl.
Da Nord a Sud è un fenomeno generalizzato. Impazziscono per le Province. Eppure le volevano abolire. Silvio Berlusconi l'aveva messo per iscritto nel suo programma elettorale E quando, in piena campagna elettorale, anche Veltroni ammiccò a qualcosa del genere (quantomeno per le aree metropolitane), il premier si disse contento: «Se il Pd ci sta, è una riforma che faremo». Ma poi s'è capito che la Lega Nord non ci stava assoluta li;» intenzione di toglierle, io gli ho detto di no». E Berlusconi di rimando: «Sull'abolizione delle Province siamo ancora convinti che sarebbe utile per risparmiare, ma la Lega ha una posizione molta ferma».
Con buona pace di chi vorrebbe abolire le Province, insomma, da Alemanno a La Russa, a Casini, a Cicchitto, ai ministri Brunetta e Sacconi, al dipietrìsta Antonio Borghesi, a Giorgio La Malfa, queste antiche istituzioni che risalgono indietro nel tempo piacciono eccome. «E' verissmo, c'è un grande boom di candidati e di liste», dice Fabio Melilli, Pd, die è il presidente dell'Unione province italiane nonché presidente uscente della Provincia di Rieti.
«Da noi a Rieti - racconta alle scorse amministrative le lisle erano 15, stavolta sono 35. Il mio concorrente del Pdl ha dietro di sé addirittura 17 liste. Se volessi essere malizioso, dovrei dire che cercano di masi-herare una candidatura debole con un fuoco d'artificio di candidati. Ma c'è anche una spiegazione più generale: si va indebolendo il peso dei partiti e allora nascono le liste civiche. Era un fenomeno dei piccoli comuni. Ora avviene su base provinciale. E' un segno dell'identità forte dei territori e del le comunità».
E allora, richiamati da questo riscoperto «senso di comunità», ecco che a Biella, 200 mila abitanti circa, ci sono 9 candidati alla presidenza (erano 3-4 alle scorse elezioni). Sono le liste nuove, quelle fuori dai partiti tradizionali, che vanno forte. Ad Alessandria sono 24: il candidato Pd, Paolo Filippi, ha dietro di sé 8 liste, e il suo antagonista Pdl, Franco Stradella, ne ha 5. A Cuneo, Gianna Gancia e Mino Taricco, Pdl e Pd, sono sostenuti da 6 liste ciascuno. A Novara, ci sono ben 10 candidati alla presidenza. Ma a Cosenza, per dire, i candidati Pd e Pdl hanno ciascuno 15 liste di sostegno.
Una grande prova di democrazia, se vogliamo. Per il rinnovo di 62 giunte provinciali, compresa Torino,' Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli e Bari, ci sono migliala di candidati pronti a battere ogni paese. Si prevedono innumerevoli comizi, volantinaggi, comparsate, cene. Diciotto le liste a Monza, tra i candidati il campione di ciclismo Gianni Bugno. Sedici a Lodi. Trentuno a Prosinone. Sono in ansia le new entry: si vota nelle Marche per Fermo e in Puglia per la Bat-provincia, che non è un fumetto ma la sigla di BarlettaAndria-Trani. A Brindisi si segnala il gran ritorno dell'ono- lo scandalo Coca & Squillo: non sta più con l'Udc di Casini, ma con l'ex Udc, ora Ade (Alleanza di centro) Francesco Pionati. A Milano, si candida Alberto Veronesi, direttore d'orchestra, figlio dell'oncologo Umberto. Spaccatura in famiglia: il musicista sta con gli autonomisti siciliani di Raffaele Lombardo (Mpa), il padre è un illustre senatore Pd. A Potenza, il candidato Pd, Piero Lacorazza, si trova contro un concorrente Pdl, Aurelio Pace, che fino a qualche settimana fa era anch'egli nel Pd.
Si moltipllcano quelle civiche spesso usate come traino dai partiti nazionali Curiosità Brindisi úú Per la Provincia corre Cosimo Mele (ex Udc) ora con Pionati che fu coinvolto nello scandalo «Coca & squillo» per un festino fatto in un grande hotel della capitale.
Rieti M»M Chicco Costini, candidato del centrodestra, ha raggiunto il record di ben 17 liste collegate al suo nome. Il suo rivale e presidente uscente, Fabio Melilli, ne conta «solo» sette.
liwmeri 62 Le province Hunt II 6 e 7 giugno si voterà in 62 province su 107 per per eleggere il presidnete e la giunta.
4281 1 Comuni óú Si voterà anche in più di 4 mila comuni, circa la metà del totale dei comuni italiani.
30 1 Capoluoghi úM Tra gli oltre 4 mila comuni dove si vota 30 sono capoluoghi 225 Sopra i 15 mila abitanti ili Nei comuni superiori ai 15.000 abitanti, il Sindaco e i Consiglieri comunali vengono eletti attraverso l'utilizzo del sistema proporzionale.
4096 Sotto i 15 mila abitanti úM Nei comuni inferiori a 15.000 abitanti, il Sindaco e i Consiglieri comunali vengono eletti, contestualmente, attraverso l'utilizzo del sistema maggioritario. L'elettore può esprimere all'interno della lista prescelta una sola preferenza.
La Lega si è sempre opposta alla cancellazione delle Province Reference date : 10/05/09 Data :10/05/09 10.26
 

 

 9 Maggio 2009

 LA COMPETIZIONE PER LA PROVINCIA Diciassette liste per Costini -  i sondaggi del Pd spingono Melilli - Notte prima delle liste, passata in bianco da big e factotum della politica locale: normale con 7 candidati presidenti e una pletora di liste a loro sostegno per le quali si annunciano qualcosa come 800 candidati per 24 striminziti seggi al consiglio provinciale. Ieri pomeriggio a salutare uno ad uno i candidati dei Cristiano popolari schierati da Vincenzo Rinaldi e Raffaele Focaroli in sala consiliare (tra loro Valerio Primangeli, già primario di ginecologia al de Lellis, Clemente Dominici, sindaco uscente di Paganico, Pino Proni, presidente dei commercianti di Passo Corese) sono arrivati il leader Mario Baccini e il coordinatore nazionale Roberto Rastrelli. «Una cosa ti chiediamo, Chicco: quando sarai presiden te fai una lotta senza quartiere al lavoro precario. Un lavoro che fa male ai giovani e fa saltare le famiglie».
Musica per le orecchie di Cestini, che stasera chiama in piazza a Rieri «l'anima profonda di questa provincia che è con noi» (ore 19). 17 le liste d'area - «mai così tante» dice Cestini - e tra queste c'è anche quella del Pri dell'indomito Ettore Saletti. Digerito (molto a fatica) l'abbandono del suo segretario provinciale (Davide Festuccia è candidato con il Pdl), Saletti non mancherà a questo appuntamento elettorale «e vedranno se sono più utili i voti repubblicani o di questa marmellata di liste che c'è in giro». Ma se Cestini sente «la vittoria più vicina, perché il cuore di questa terra è con noi», il Pd replica diffondendo i risultati dell'ultimo sondaggio commissionato alla Dinamiche e relativo alla sola città di Rieri. «Anche questo conferma la concreta possibilità di Fabio Melilli e della sua coalizione di ottenere la vittoria senza andare al ballottaggio». 1000 le persone intervistate tra il 29 e 30 aprile scorso. A domanda sulle intenzioni di voto queste sono state le risposte: 49% Fabio Melilli, 36,8% Cestini, 11,4% Calabrese, 2,1% Antonini, 0,7% Cacciamani. Ci sarebbero anche lacoboni e Petruccioli ma a fine aprile non erano ancora pervenuti. «I sondaggi? Li faremo al momento opportuno, cioè quando tutte le liste saranno schierate», fa sapere il Pdl.(Alesssandra Lancia).

 9 Maggio 2009

Il Comitato impianti Campo Stella rivendica la paternità del progetto approvato dalla Regione Lazio per l'ammodernamento delle strutture di Campo Stella, giunte ormai alla fine della vita tecnica. «Tale studio, elaborato dal dottor Daniele Costantini su incarico del Comitato e mai preso in considerazione dall'amministrazione «Per Campo Stella via libera dalla Regione al progetto che avevamo fatto elaborare» comunale, - si legge in un comunicato - è stato invece fatto proprio dalla Provincia di Rieti che, con l'incarico allo stesso professionista, è riuscita nell'intento di presentare in soli nove mesi un progetto sostenibile e realizzabile su cui la Regione ha fatto confluire un finanziamento di 20 milioni di euro». Oltre ad esternare grande soddisfazione per il risultato raggiunto, i rappresentanti del Comitato affermano che per fortuna la cittadinanza non ha dato corso alla voglia secessionista degli amministratori comunali, altrimenti Leonessa sarebbe stata collocata in un limbo amministrativo dal quale sarebbero serviti molti anni per uscirne. Pronta la replica dell'amministrazione comunale. «Il progetto della Provincia non è stato approvato - afferma Paolo Trancassini - La Regione ha dato solo delle linee guida da cui si evince che finalmente ha aperto allo sviluppo del versante Nord. Questo risultato, conclude l'amministratore comunale di Leonessa - che per noi è minimale, è la diretta conseguenza della capacità che l'amministrazione ha avuto ad alzare la voce, anche attraverso il referendum».
 

 9 Maggio 2009

 Poggio Mirteto è il Comune più grande. Sfide infuocate a Forano, Leonessa e Cantalice. Partita a tre a Contigliano Parte oggi la grande corsa delle comunali Alle 12 il termine ultimo per le liste: si rinnovano 54 amministrazioni su 73 E' il giorno della presentazione delle liste dei candidati per le comunali del 6 e 7 giugno in 54 comuni del reatino. Entro le 12 di oggi si conosceranno liste, candidati consiglieri e naturalmente i candidati alla carica di sindaco. A Poggio Mirteto il comune più grande tra quelli chiamati al rinnovo del consiglio comunale (l'unico sopra i Smila abitanti) saranno tré le liste: quella che fa capo al sindaco uscente Fabio Refrigeri, quella guidata da Antonio Conforzi e quella per Walter Consumati. Nella vicina Montopoli a contendersi la poltrona occupata da due legislature da Giancarlo Felici, saranno l'attuale vicesindaco Antimo Grilli e Mari

o Esposito. Anche a Magliano Sabina almeno di sorprese dell'ultimerà due liste che si contenderanno l'eredità di Angelo Lini, quella di Francesco Urbanetti e quella di Alfredo Oraziani. Forano invece "ricomincia da tré" dopo la caduta di Paolo Diociaiuti col conseguente commissariamento del Comune. Ci sarà la lista dello stesso Diociaiuti, quella di Paolo Scarinci e quella di Emiliano Donati. A Stimigliano il sindaco uscente Emiliano Cerquetani non si ripresenta e saranno addirittura quattro le liste, capeggiate rispettivamente da Costante Menichelli, Franco Gilardi, Rita De Santis e Maria Concetta Zanzotti. A Poggio Moiano, piccola capitale politica di Rieti, con il suo presidente della Provincia del Pd e senatore del Pdl, la partita per il Comune si gioca a due. Da una parte Luigi Principessa, giovane speranza della "scuola" Giuliani-Cicolani (bisogno di presentazioni?), cresciuto sui banchi di opposizione dalla prima giunta Melilli (1995), promette battaglia «per un rinnovamento, con una lista caratterizzata da giovani che vogliono il cambiamento per questo paese dopo 15 anni di monocolore». Dall'altra il sindaco uscente Sante Desideri di stretta osservanza melilliana, che guida la lista "Lavorare per Crescere", «per completare quello che abbiamo messo in cantiere».
Dalla Sabina al Montepiano reatino: a Contigliano la sindaco uscente Nella Melchiorri (Pd) tenta il bis ma dovrà vedersela con Angelo Toni, veterinario, già consigliere provinciale di An, alla guida di una lista che fa riferimento all'area del Pdl, e Daniela Malfatti, anche lei dell'area del centrodestra ma fortemente critica con uomini e metodi del Pdi contiglianese. Scontri, rotture e riappacificazioni non si contano, a destra come a sinistra, ma per chiudere le liste c'è tempo fino a mezzogiorno d i oggi. Da Contigliano a Leonessa: dopo l'avvincente battaglia referendaria di novembre, si preparano ad offrire il bis i due sfidanti di allora. Paolo Trancassini - storico sindaco di An, ora in rotta col suo partito ma non con i leonessani - e Giuseppe La Bella, l'avvocato che nei mesi scorsi rientrò da Civitavecchia per battersi contro la secessione. Il sindaco uscente Alfredo Rauco sarà comunque nella squadra di Trancassini. Ad Amatrice, con il sindaco Carlo Fedeli che si ritira in buon ordine, è pronto a scendere in campo coach Sergio Pirozzi, consigliere provinciale uscente di An: contro chi? Si saprà oggi ma nella notte possono succedere tante cose. Idem a Cantalice, dove alle due liste già definite quella del sindaco uscente Paolo Patacchiola (appoggiato da Pd, PS, Udc) e quella della out sider Valeria Patacchiola - se ne potrebbero aggiungere altre due: una di sinistra guidata da Ferdinando Beccarmi e una d'area forzista che candiderebbe a sindaco Omelia Serva. Nella vicina Poggio Bustone, invece, la sfida dovrebbe essere a due, tra il sind aco uscente Alberto Cerroni (centrodestra) e il suo predecessore Pasqualino Desideri (centrosinistra).
Hanno collaborato Samuele Annibaldi, Simone Fioretti e Alessandra Lancia.

 

 5 Maggio 2009

  Coerenza. È questo il motivo che ha spinto una larga fetta dell' Udc reatina, in particolar modo quella della Valle del Velino, ad abbandonare il partito di Casini per aderire al Pdl, sostenendo quindi Felice Costini . Ieri l'uffìcializzazione ad Antrodoco in un incontro presso il bar pasticceria «Rendez-Vous» convocato dal presidente provinciale dell'Udc, a questo punto uscente, nonché sindaco Maurizio Faina.
«È una scelta obbligata ha spiegato - visto che negli ultimi tempi ci siamo chiesti il perché di certe decisioni e a livello provinciale abbiamo cercato risposte sulla collocazione del partito in un eventuale )allottaggio. Nessuno ci la risposto. Probabilmente dietro le quinte qualcuno aveva già stretto accordi con altri candidati presidenti».
Il riferimento è ovviamente ad un'eventuale apïarentamento dell'Udc con Melilli al ballottaggio. «La candidatura di Calabrese è imposta da Roma e irobabilmente è funzionae a questo progetto - ha ìrecisato Faina - ma noi siamo sempre stati nel centrodestra».
Un ingresso nella coalizione di Costini sottoscritto anche dal sindaco di Micigliano, Franco Nasponi, presente all'incontro. Cosi come c'era anche il primo cittadino di Leonessa, anch'egli area Udc, Alfredo Rauco. «Lotterò fino alla fine dentro l'Udc per cambiare la linea. Ultimamente sono stato molto critico verso la segreteria perché avevo fiutato che c'erano accordi già presi - ha rivelato Rauco - Credo non sia corretto dire "andiamo da soli" quando poi i giochi a Roma sono già fatti. Se le cose non cambiano anche l'Udc del Leonessano seguirà gli amici della Valle del Velino».
Eppure di incontri tra centrodestra e Udc ce ne sono stati «ma abbiamo trovato un muro di gomma - ha raccontato Costini - pieno di ripicche personali. Calabrese è persona valida, ma non capisco come si possa abbandonare il centrosinistra dicendo che non c'è spazio per i moderati e che quella coalizione ha fallito e poi però affermare che non si sa cosa fare in caso di ballottaggio. Questa per noi - ha sottolineato Costini - è una delle giornate più belle ed importanti dall'inizio della campagna elettora- belle ed importanti dall'inizio della campagna elettorale (Marco Fuggetta)

 

PDL Rieti  5 Maggio 2009

COMUNICATO STAMPA

 

FAINA ENTRA NEL PDL: SCELTA CONDIVISA E DI CHIAREZZA VERSO GLI ELETTORI

 

“È stata una scelta meditata, ma soprattutto condivisa”. Così Maurizio Faina nel corso dell’incontro ad Antrodoco che ha sancito l’adesione al Pdl da parte della componente politica della Valle del Velino proveniente dall’Udc. Presenti alla conferenza il candidato alla presidenza della Provincia, Felice Costini, il sindaco di Micigliano, Franco Nasponi, il sindaco di Leonessa, Alfredo Rauco e l’assessore del Comune di Antrodoco, Armando Nicoletti.

“Lasciare un partito è sempre una sofferenza, ma non ho rancori – prosegue Faina -. La mia politica, però, si basa da sempre sulla chiarezza e nell’Udc non c’è, in particolare su alcune indicazioni di posizionamento politico. Se sono sindaco non è per una vittoria personale, ma per un successo di chi mi sta vicino. Un primo cittadino che ha sempre avuto una base di centrodestra a sostenerlo non può che fare questa scelta, altrimenti inganneremmo i nostri elettori”.

“Entriamo in punta di piedi nel Popolo della libertà per costruire e non per dividere – aggiunge -. Non si tratta di un passaggio per le elezioni provinciali, ma è una scelta per diventare parte attiva nella costruzione di questo grande partito di centrodestra. Sosterremo con forza Costini, per riportare la nostra Valle all’attenzione della Provincia dopo cinque anni di assenza politica”.

“Fino all’ultimo continuerò la mia battaglia nell’Udc – spiega Rauco - ma è ovvio che se non dovesse arrivare chiarezza dal partito anche la componente di Leonessa è pronta a fare la stessa scelta di quella della Valle del Velino”.

“È in corso una fase politica nuova, di semplificazione degli schieramenti e a chiederla sono i cittadini – dichiara Costini -. Aderite al Pdl per esserne protagonisti e la vostra scelta di campo è maturata per i valori e le idee che ci accomunano. Mi rimane difficile immaginare, infatti, un elettore moderato in una coalizione con partiti del centrosinistra che mettono in discussione il concetto di famiglia e di vita o con movimenti politici che nelle manifestazioni lanciano slogan contro i rappresentanti dello Stato”.

“La coerenza e la chiarezza sono i nostri obiettivi – spiega Nasponi –. Entriamo nel Pdl  perché qui ritroviamo le battaglie e le priorità che ci sono più care”. “La nostra cultura – conclude Nicoletti – non può che portarci all’interno del centrodestra. Costini è stato sempre vicino ai nostri territori, per questo saremo al suo fianco in una sfida importantissima per la Valle del Velino”.

Infine, hanno aderito al Pdl altri esponenti dell’Udc provinciale, tra cui Lucio Neri, candidato per il Popolo della libertà a Montopoli.

 

Comune di Cittareale  4 Maggio 2009

Approvazione da parte della Giunta Regionale delle linee giuda per lo sviluppo delle Stazioni Sciistiche della Provincia di Rieti. 

L’Amministrazione Comunale di Cittareale esprime grande soddisfazione per il riconoscimento di anni di duro lavoro e di riflessioni sulle possibilità di sviluppo del suo territorio. 

La Regione Lazio approvando le linee di indirizzo sullo sviluppo delle stazione sciistiche di Terminillo – Leonessa e Cittareale ha compiuto un passo decisivo per il futuro dei territori montani della Provincia di Rieti e per l’effettiva utilizzazione dei 20 milioni di euro stanziati per le nostre stazioni sciistiche. 

Il nostro progetto di sviluppo di Selvarotonda, sviluppato con il supporto del Consorzio Alta Badia, è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Cittareale e rappresenta un modello di sviluppo del bacino sciistico di Selvarotonda fattibile e dimensionato alle potenzialità del nostro territorio. 

Un caloroso ringraziamento va quindi alla Giunta della Regione Lazio, all’Amministrazione Provinciale ed in particolare al Presidente Melilli sempre attento alle esigenze dei nostri territori montani.

 

 4 Maggio 2009

 

Il promotore del referendum secessionista di novembre soddisfatto delle linee guida dettate dalla Regione - Terminillo  si di Leonessa al piano Trancassini: «Lo sviluppo della montagna è ora un nodo centrale» . Appuntamento sulla pubblica piazza a mezzogiorno, ma tra Paolo Trancassini e Fabio Melilli, Leonessa l'indomita e Rieti l'ingrata, non è più tempo di sfide. L'ipotesi di rilancio del Terminillo su cui la giunta regionale ha dettato le linee guida che ne dovranno orientare l'attuazione «nel complesso rappresenta qualcosa di positivo». Si spiega meglio, Paolo Trancassini, che solo cinque mesi fa, andato a vuoto il referendum pro Umbria, ammainò la bandiera secessionista: «Tra le linee guida della Regione ci sono aperture importanti che riguardano il versante nord: c'è sì la tutela del bosco della Vallonina ma nella parte alta c'è spazio per piste naturali e questo politicamente è molto importante». Il riferimento è all'ultimo segmento azzurro che dal versante nord  arriva quasi sotto la vetta, e che indica una delle piste previste dal piano della Provincia: piano, vale la pena precisare, che la Regione non ha approvato ma ha accolto girando all'ente reatino linee guida con cui orientarsi per la progettazione esecutiva.
«E' vero, non si può parlare di approvazione perché un progetto vero e proprio non c'è dice Trancassini - ma il fatto politico nuovo è che per la Provincia prima e per la Regione poi Terminillo è diventato un nodo centrale tanto della battaglia politica quanto, mi auguro, della programmazione amministrativa. E questo si deve alla lotta condotta nei mesi scorsi da Leonessa che  ha una delle sue poche possibilità di sviluppo». Lì in Vallonina. Una valutazione dell'operazione? «Ci sono molte cose che non vanno, scelte progettuali che somigliano più a marchettoni che ad altro. Ma io non sono un signornò. Il vero punto critico sono le risorse: i 20 milioni di euro della Regione sono insufficienti e comunque non può essere il pubblico a gestire una cosa del genere. Terminillo deve portare economia, ma per attirare gli imprenditori dev'esserci l'affare». Gli investitori del vostro progetto, quello della Isic per la Vallonina, ci sono ancora? «Certamente e potrebbero essere interessati a questa nuova ipotesi. Volendo stare alla metafora del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, credo che perché ci siano i privati il bicchiere alla fine vada riempito». Non ancora per il brindisi. Stamattina Melilli con i consiglieri regionali Massimi e Perilli presenteranno il progetto per il Terminillo a Cantalice. Ma si gioca praticamente in casa, senza il brivido della trasferta.
La nuova seggiovia del Terminillo, adesso Rieti e Leonessa non litigano più «A questo punto sono necessari gli investimenti dei privati» IL GIUDIZIO DEL CENTRODESTRA «Terminino Supersky? Solo una semplice linea programmatica, quella prodotta da Regione e Provincia dopo anni di attese - il giudizio del Pdl - La giunta regionale non ha sbloccato alcun fondo ne ha dato il via ad alcuna realizzazione. Si tratta di una semplice espressione di volontà politica, ovvero nulla di concreto».
Singolare che per un partito politico la volontà politica sia stimata pari a nulla ma tant'è. Nel merito, il Pdl evidenzia altre "pecche" al piano presentato la settimana scorsa dal presidente Melilli: i 20 milioni di euro promessi dalla Regione utilizzabili solo nell'arco di tre anni, la mancata visione da parte dei Comuni che insistono sul Terminillo del progetto della Provincia, l'uso di risorse pubbliche per la sua realizzazione quando perii progetto proposto da Leonessa c'erano privati pronti ad investire e, da ultimo, l'impatto ambientale del progetto, «un impatto considerevole, maggiore di quello di Leonessa e chissà cosa ne pensano Verdi e Sinistra». Certo è che il percorso di questo piano e più in generale dell'opera di rilancio del Terminillo è solo agli inizi e il clima burrascoso della campagna elettorale difficilmente gioverà ad un dibattito sereno e costruttivo. Che poi è quello che servirebbe, considerata la cappa di immobilismo e opacità che pesa su Terminillo e i tanti interessi in gioco da conciliare.
 ( ALESSANDRA LANCIA)

 

 1 Maggio 2009

 Nuovi impianti, collegamento tra Cantalice e Leonessa, potenziamento della stazione di Cittareale Terminillo sulla pista del rilancio Ok della Regione al piano della Provincia: stanziati 20 milioni di euro - Insieme all'ultima nevicata della stagione (ieri ha iniziato a fioccare fin dalle prima ore del mattino) arriva Terminillo Supersky, il piano di massima promosso dalla Provincia e accolto dalla Regione per potenziare e ampliare l'offerta di piste e impianti dell'intero comprensorio sciistico di Terminillo e Cittareale. Fondi la Regione ne ha già stanziati (20 milioni di euro su scala triennale): tanti benché insufficienti rispetto alle previsioni di spesa del pacchetto messo a punto sotto la supervisione di Daniele Costantini (60 milioni di euro). Adesso sono arrivate anche le linee guida che dovranno orientare la progettazione così da superare i primi due scogli della navigazione in mare regionale (la valutazione di incidenza e l'impatto ambientale) per poi approdare alle progettazioni esecutive.
«Oggi si può dire che è iniziato il rilancio del Terminillo, che a tutti gli effetti diventa montagna del Lazio», dice non senza enfasi il presidente della Provincia, Fabio Melilli. Ma stiamo al piano, che prevede il collegamento tra Cantalice e Leonessa, il potenziamento della stazione di Leonessa, l'ampliamento del sistema reatino e il rafforzamento della stazione di Cittareale. A fronte degli attuali 4 impianti esistenti, per 6,23 chilometri di piste, il programma prevede la realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita che serviranno circa 36 chilometri di nuove piste. Cinque saranno gli accessi al sistema: Pian de' Valli, Erba Pulita, Rifugio Castiglioni, Fonte della Pietra e Fonte Nova. «Il punto di svolta sta nell'aver accorpato le stazioni di partenza degli impianti: dai nodi di Cardilo e Campo Stella ne partono ben sette, ottimizzan do non solo le infrastrutture ma anche l'impatto ambientale», spiega il vicepresidente della Provincia Roberto Giocondi, che da tré anni segue la "pratica Terminillo". Tré anni vissuti pericolosamente, come ricorda tanto il presidente Melilli quanto i consiglieri regionali Mario Perilli e Anna Maria Massimi ricordando la crisi apertasi con Leonessa per il suo progetto Vallonina culminata con un referendum di secessione ma anche lo scontro interno alla maggioranza di centrosinistra, divisa tra i fautori del piano di ampliamento del bacino sciistico e coloro che reclamavano maggiore attenzione alla salvaguardia dell'ambiente.
«Mi sembra che la politica abbia fatto il suo lavoro, che è quello della mediazione e della sintesi», ha detto Melilli, che insieme a Massimi e Perilli tornerà a Leonessa sabato mattina a presentare il progetto e lo stesso farà domenicaa Cantalice. Tra gli impianti previsti nel piano spicca lo scavalco in Funifor tra Cardilo e Campo Stella, con una funivia monocabina a doppia fune che va a sostituire lo scavalco in seggiovia in progettazione sin dal 1989. Per Cittareale invece è previsto il potenziamento degli impianti già esistenti con 5 nuovi sistemi di risalita a servizio di ulteriori 9 chilometri di pista. «Ora si procederà con la progettazione poi saremo chiamati a decidere come utilizzare i fondi regionali: se suddividendo gli interventi per stralci oppure usandoli come quota parte pubblica di un project financing che preveda il coinvolgimento di imprenditori privati - chiude Melilli - E ultimata la fase della progettazione si passerà alla formalizzazione .
(Alessandra Lancia)

 1 Maggio 2009

 Approvato dalla Regione il progetto di sviluppo presentato dalla Provincia Venti milioni per il Terminillo -  Previsti tredici nuovi impianti di risalita E' stato approvato dalla giunta regionale il Piano presentato dalla Provincia - Venti milioni per il Termiinillo - previsto l'ampliamento e il potenziamento degli impianti RIETI - "Dopo 30 anni di oblio il Termiinillo tornerà a rivestire un ruolo da protagonista nel panorama turistico italiano". Lo ha detto il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, a proposito dell'approvazione da parte della Regione delle linee guida per il rilancio del comprensorio sciistico reatino, che sbloccheranno 20 milioni di investimenti regionali sull'area. "L'abbandono dei decenni scorsi e la riduzione al minimo delle strutture ricettive - ha aggiunto hanno drammaticamente ridimensionato la forza della nostra stazione sciistica che ora potrà tornare ad attrarre turisti, d'estate e d'inverno, non solo dalla Capitale ma da tutto il paese". Melilli ha annunciato che "il progetto Termiinillo Superski prevede la realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita che serviranno circa 36 km di nuove piste con diversi gradi di difficoltà". Il futuro Termiinillo si svilupperà su 42 chilometri di piste, distribuite sui territori comunali di Rieti, Midgliano, Cantalice e Leonessa.

"Ora sarà possibile intervenire in maniera concreta sul Terminillo hanno dichiarato i consiglieri regionali Anna Maria Massimi e Perilli - e si potrà operare quel tanto atteso rilancio auspicato dagli operatori locali. Nuovi impianti di risalita e nuove strutture rivolte a una migliore fruizione della struttura sciistica rappresenteranno quella marcia in più che potrà avviare una seria politica di rilancio del comprensorio. Non solo - ha aggiunto la Massimi - sono felice anche perché siamo riusciti a dare una risposta a molti di coloro che la aspettavano. Tra questi sicuramente tutti coloro che a Leonessa ci hanno dato fiducia, nel periodo del referendum, per evitare il distacco di Leonessa dalla nostra Provincia".
Non si punta solo a creare novità. Il progetto della Provincia prevede anche una rivalutazione delle realtà esistenti: "Lavoreremo anche per valorizzare le risorse ambientali che già esistono in questa realtà territoriale - ha sottolineato Melilli - Vogliamo fare in modo che insieme all'ampliamento del bacino sciistico nasca anche il parco del Terminillo, destinato a diventare uno dei luoghi protetti più affascinanti della nostra Regione". Già da oggi, inoltre, partiranno gli incontri con i Comuni interessati dal progetto. Il primo sarà Leonessa, cui la Provincia presenterà le proprie idee di sviluppo. "0ra-ha concluso Melilli -  non ci resta che scegliere il modo in cui proseguire. Se andare avanti, decidendo per una collaborazione anche con grandi istituzioni private, oppure scegliere altre vie".
(Silvia Salvati)

 1 Maggio 2009

La reazione del Pdl dopo gli annunci arrivati dalla Regione "Solo idee ma niente soldi"
RIETI - "Si tratta solo di una semplice linea programmatica per il Terminillo". Solo idee, niente soldi e niente via libera ad alcuna realizzazione, in sostanza tanto fumo senza l'arrosto. Si può racchiudere in questi pochi concetti il commento del Pdl all'approvazione in giunta regionale del piano degli interventi per il Terminillo. "Si tratta di una semplice espressione di volontà politica, ovvero nulla di concreto - dicono dal partito di centrodestra - Ai cittadini diciamo che l'amministrazione regionale si è limitata a impiegare 2 milioni di euro per quest'anno, i rimanenti 18 saranno pronti fra due anni e divisi in due tranche. Un impegno che va oltre la scadenza di mandato che ricordiamo avverrà il prossimo anno e che a malapena serve a modernizzare le strutture esistenti".
Poi il Pdl prova a sottolineare le contraddizioni della coalizione di centrosinistra: "Vorremmo sapere, inoltre, cosa pensano i Verdi e la Sinistra del progetto che propinano la Regione e la Provincia visto che prevede un impatto ambientale considerevole e maggiore di quello rintracciabile nel progetto di 60 milioni di euro proposto da Leonessa e affossato per queste ragioni. Sottolineiamo, inoltre, che il progetto della Pisana è a carico dei cittadini a differenza dell'altro che era proposto da privati"
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Comitato Impianti Campo Stella  1 Maggio 2009

Grande soddisfazione è stata espressa dai membri del Comitato Impianti Campo Stalla di Leonessa alla notizia della avvenuta approvazione da parte della giunta Regionale del Lazio del progetto denominato “Terminillo superski”. E’ il caso di ricordare che il progetto, che prevede la realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita che serviranno circa 36 chilometri di nuove piste con diversi gradi di difficoltà è stato fortemente voluto dal nostro comitato che può a pieno titolo rivendicarne la paternità almeno per la parte relativa al versante leonessano.

Decisivo per il buon fine del progetto è stato l’appoggio della Provincia e della Regione Lazio senza il quale non si sarebbe potuto giungere ad un cosi significativo risultato ed in cosi breve tempo; è infatti il caso di sottolineare come si sia passati dall’idea del Comitato, alla progettazione dell’ing. Costantini ( da noi presentato alla provincia), alla approvazione definitiva in soli 9 mesi quando altri progetti non hanno avuto il via libera nemmeno dopo anni. Questo per evidenziare come quando l’idea trova attori competenti e professionali e condivisione di intenti le cose si possono fare anche in fretta.

Speriamo adesso in una sollecita realizzazione dell’opera peraltro già finanziata dalla regione per 20 milioni di euro e che può contare anche su un considerevole contributo anche da parte della provincia.

E’ doveroso ringraziare a nome dei componenti il comitato Impianti campo Stella ed a nome di tutti i leonessani chi sotto ogni forma e con ogni mezzo si è speso ed ha fattivamente contribuito al buon fine dell’iniziativa

 

"La Barozza"  1 Maggio 2009

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo sugli impianti sciistici di Campo Stella.

Grazie a Marco Ventura per la segnalazione.

La Redazione di www.leonessa.org

http://www.proruscio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1019&Itemid=22

 

PDL Rieti  1 Maggio 2009

 

COMUNICATO STAMPA
 
Ancora una volta la Regione Lazio e la Provincia di Rieti, dopo anni di attese, producono solo una semplice linea programmatica per il Terminillo. In sostanza la delibera di giunta odierna non sblocca alcun fondo e non dà il via a nessuna realizzazione. Si tratta di una semplice espressione di volontà politica, ovvero nulla di concreto. Ai cittadini diciamo che l’amministrazione regionale si è limitata a impiegare 2 milioni di euro per quest'anno, i rimanenti 18 saranno pronti fra due anni e divisi in due tranche. Un impegno che va oltre la scadenza di mandato che ricordiamo avverrà il prossimo anno e che a malapena serve a modernizzare le strutture esistenti.
Vorremmo sapere, inoltre, cosa pensano i Verdi e la Sinistra del progetto che propinano la Regione e la Provincia visto che prevede un impatto ambientale considerevole e maggiore di quello rintracciabile nel progetto di 60 milioni di euro proposto da Leonessa e affossato per queste ragioni. Sottolineiamo, inoltre,che il progetto della Pisana è a carico dei cittadini a differenza dell'altro che era proposto da privati. Chiediamo, infine, come mai il progetto che si presenta oggi non è mai stato visionato dai Comuni che insistono sul Terminillo. Vorremmo sapere se si tratta di un aspetto che vale solo per la Salaria e la ferrovia. 
 

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Da.Sco
UfficiStampa&ComunicazionePolitica
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contatti:
DanieleScopigno
tel. 340/1428269

 

 

Provincia di Rieti  30 Aprile 2009
Amministrazione Provinciale di Rieti
Ufficio Stampa
 
 
20 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER LA RINASCITA DEL TERMINILLO
Approvato dalla Giunta regionale il Piano della Provincia di Rieti
 
Ampliamento e potenziamento degli impianti e rispetto delle zone a maggiore valenza ambientale. Questo il percorso tracciato dalle linee guida approvate oggi dalla Giunta Regionale del Lazio necessarie per sbloccare un finanziamento di 20 milioni di euro finalizzato a supportare il programma degli interventi per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti sciistici del comprensorio sciistico del Monte Terminillo e Cittareale presentato dall’Amministrazione provinciale di Rieti.
La “legge finanziaria regionale per l’esercizio 2009” nel mettere a disposizione i fondi ha previsto preliminarmente l’adozione di linee guida per il piano di interventi relativo alla ristrutturazione e all’ampliamento degli impianti sciistici. Il programma presentato dalla Provincia di Rieti prevede: il collegamento funzionale Cantalice-Leonessa; il rafforzamento della stazione sciistica di Leonessa; la valorizzazione dell’attuale sistema sciistico sul versante reatino; il potenziamento della stazione sciistica di Cittareale. Le linee guida sono improntate a criteri di salvaguardia e conservazione dei valori ecologici, paesaggistici e ambientali del complesso del Monte Terminillo. Proprio in ragione della delicatezza e della complessità della situazione ambientale si è lavorato per garantire la salvaguardia dei siti di maggiore interesse e nello stesso tempo per non fermare il rilancio di una stazione sciistica che ha un rilievo strategico per tutta la regione. Per questa ragione la Giunta Regionale ritiene opportuno conferire al Direttore del Dipartimento Territorio, coadiuvato dai dirigenti e dai tecnici delle strutture regionali competenti per la materia, l’incarico di coordinare le attività e quindi dare seguito alle indicazioni contenute nella delibera.
"Dopo 30 anni di oblio - hanno dichiarato il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, e il vicepresidente Roberto Giocondi, presentando i contenuti del piano - il Terminillo tornerà a rivestire un ruolo da protagonista nel panorama turistico italiano. L’abbandono dei decenni scorsi e la riduzione al minimo delle strutture ricettive hanno drammaticamente ridimensionato la forza della nostra stazione sciistica che ora potrà tornare ad attrarre turisti, d'estate e di inverno, non solo dalla Capitale ma da tutto il paese. Al termine di un lungo percorso di verifica e confronto, teso a trovare il migliore equilibrio tra sviluppo turistico e valorizzazione ambientale, il Piano del Terminillo - hanno concluso - elaborato dalla Provincia di Rieti è stato accolto dalla Regione Lazio che ha approvato le sue linee guida per l’immediata esecutività e lo ha finanziato con 20 milioni di euro, sostenendo così la realizzazione degli interventi previsti."
Il progetto Terminillo Superski prevede la realizzazione di 13 nuovi impianti di risalita che serviranno circa 36 chilometri di nuove piste con diversi gradi di difficoltà. Nel complesso, quindi, il futuro Terminillo si svilupperà su 42 chilometri di piste, distribuite sui territori comunali di Rieti, Micigliano, Cantalice e Leonessa, a fronte degli odierni 6 chilometri e di soli 4 impianti. Cinque saranno gli accessi: Pian de’ Valli, Erba Pulita, Rifugio Castiglioni, Fonte della Pietra e Fonte Nova. Il progetto prevede poi un sistema per il collegamento tra il versante del Cardito e quello di Campo Stella, con una funivia monocabina a doppia fune. In questo modo si darà un forte impulso allo sviluppo del turismo invernale per tutto il territorio interessato ma allo stesso tempo verranno salvaguardate quelle zone di particolare pregio ambientale, protette dalle normative della Comunità europea, che hanno reso lungo e non sempre agevole il percorso che ha portato all'approvazione del piano. Insieme all’ampliamento del bacino sciistico infatti nascerà il Parco del Terminillo destinato a diventare uno dei luoghi protetti più affascinanti della nostra regione. Un modello di sviluppo che pone la massima attenzione anche alla valorizzazione delle capacità ricettive dei paesi pedemontani (Cantalice, Leonessa, Micigliano, Cittaducale e Rieti) che godranno dell’indotto economico favorito dal rilancio dei complessi sciistici reatini. Un aspetto non secondario, infine, è la parte del Piano riguardante la valorizzazione del comprensorio sciistico di Selvarotonda di Cittareale di particolare pregevolezza per il contesto ambientale in cui sorgono gli impianti. In questa stazione verranno potenziati i sistemi di risalita, 5 quelli previsti, con circa 9 chilometri di piste.
Ad esprimere grande soddisfazione per l’approvazione della delibera, concernente la definizione delle linee guida per il piano, sono stati anche i consiglieri regionali Annamaria Massimi e Mario Perilli: “Dopo l’importante impegno preso in finanziaria - hanno dichiarato i consigliere intervenendo alla conferenza stampa - il progetto è stato recepito come dichiarato in più occasioni dallo stesso presidente Marrazzo. Con l’approvazione della delibera sarà possibile intervenire in maniera concreta sul Terminillo per operare quel tanto atteso rilancio auspicato dagli operatori e dagli amministratori locali. L’investimento che verrà fatto dalla Regione Lazio sarà pari a 20 milioni di euro che verranno ripartiti nel prossimo triennio. Nuovi impianti di risalita e nuove strutture, rivolte alla migliore fruizione della stazione sciistica, rappresenteranno ora quella marcia in più che potrà avviare una seria politica di rilancio del comprensorio. Il piano approvato è il risultato del lavoro corale tra Provincia di Rieti e Regione Lazio e diamo atto al presidente Melilli e al vicepresidente Giocondi - hanno concluso i consiglieri Massimi e Perilli - di aver ben operato credendo fino in fondo nella fattibilità di un progetto che da ipotesi è diventato un percorso concreto e condiviso”.
 

Rieti, 30 aprile 2009
 
Fabrizio Colarieti
Ufficio Stampa Provincia di Rieti
Mob. 348/1551445 Uff. 0746/286301
 
 
 
 
 
 

Terminillo Superski

 

 

 

 

 

Avv. Giuseppe La Bella  15  Aprile 2009

 

Noi della Redazione di www.leonessa.org ci siamo limitati a riportare integralmente (come è nostra abitudine) un articolo del "Corriere di Rieti" a firma Paolo di Basi.

E a denominare la coalizione di maggioranza con il suo vero nome.

Noi ( ma pare, purtroppo, sia  solo un nostro vezzo) ci siamo presi sempre maledettamente sul serio, fin dal primo giorno di vita di queste pagine.

E non ci siamo mai permessi di usare del sarcasmo nel raccontare Leonessa.

Era solo una doverosa precisazione, che abbiamo  fatto e che faremo sempre. Per chiunque.

Ed il Cortese interlocutore non si prenda pena per il "il giardino di casa nostra".

Il nostro giardino è pieno di rose e di fiori  ed è il giardino di tutti...Nessuno escluso.

La Redazione di www.leonessa.org

 

Cari Amici di leonessa.org,

nel prendere atto per l’ennesima volta della Vostra, peraltro nobile, funzione di “Organo di informazione della lista <Uniti Per Leonessa>” Vi chiedo ospitalità per ripristinare un minimo di chiarezza e, perché no, di buona informazione. La campagna elettorale è finalmente iniziata e questa “rondine” si è vista “volteggiare” nel Vostro sarcasmo.  

La nostra Lista ha una ricetta per creare una valida alternativa all’attuale Giunta. La ricetta è il “PROGRAMMA” intorno al quale abbiamo costruito un gruppo di leonessani che vogliono impegnarsi seriamente invece di fare i soliti “Pippinu e Franciscu”. 

Sapere che Franco BOCCANERA oppure i numerosi ex amici della Giunta uscente vorrebbero “contarsi”, a mio parere è sicuramente positivo soprattutto in una civiltà come la nostra che sul pluralismo ha creato le basi del suo sistema democratico. E il risultato non sarà affatto scontato! 

Rispedisco pertanto il “sarcasmo” al mittente invitandolo a “guardare nel giardino di casa sua”…non troverà  rose e fiori… 

Buona Campagna Elettorale a tutti….nessuno escluso.  

Grazie per l’ospitalità. 

Giuseppe LA BELLA 

labella@studiolabella.it   

 10  Aprile 2009

La lista di riferimento della coalizione di maggioranza al Comune di Leonessa  è "Uniti per Leonessa" e non "Mani giunte"

La Redazione di www.leonessa.org

Leonessa Almeno tre le liste di opposizione che si stanno organizzando Tutti contro Rauco e Trancassini. La settimana scorsa vertice per tentare un'intesa - Dopo Pasqua i leonessani conosceranno il candidato sindaco della coalizione di maggioranza "Mani giunte" che da un ventennio, prima con Paolo Trancassini, poi con Alfredo Rauco, guida il Comune. Nelle scorse settimane si sono svolti una serie di vertici dai quali è emersa l'esigenza di rinnovare la squadra. Il candidato sarà uno tra l'attuale sindaco Rauco e Trancassini. Tuttavia, anche per una serie di esigenze personali dei due, si è concordato di rimandare la decisione a dopo le festività pasquali. Nelle settimane scorse qualcuno aveva parlato di divisioni nella compagine che invece, dopo gli incontri delle scorse settimane, appare più unita che mai. Chiunque sarà il candidato ci sarà un appoggio unanime. Sul fronte dell'opposizione ossia su chi sfiderà la lista "Mani giunte", Rauco o Trancassini - lo scenario appare invece molto più in movimento. Oltre alla lista - già annunciata da tempo capeggiata dall'avvocato Giuseppe La Bella, che all'epoca del referendum secessionista ha guidato il fronte per il No, ci sarebbero almeno altri .due gruppi che stanno lavorando per creare delle liste da contrapporre all'attuale compagine amministrativa. Uno farebbe riferimento all'area del Pd e vedrebbe tra i promotori l'esponente storico del partito leonessano Franco Boccanera, mentre l'altro gruppo metterebbe insieme una serie di persone della frazione di Villa Gizzi. L'obiettivo per La Bella e anche per tutti gli altri è quello di unire le forze per tentare l'impresa di battere la coalizione che amministra la città.
La scorsa settimana si è svolto un vertice - presente anche il segretario provinciale del Pd Giuseppe Rinaldi - per tentare una sintesi tra i tré gruppi. Tutti si sarebbero lasciati con la volontà quantomeno di provarci ed in questo senso, anche perché è l'unico candidato già sceso in campo, in pole position sembrerebbe esserci :l'avvocato La Bella. Ma non è detto.
La coalizione amministrativa che ruota intono a Rauco e Trancassini vanta un consenso storico che oscilla tra i 1000 e 1300 voti. Insomma se l'opposizione si dividerà potrebbe non esserci nemmeno partita.
Infatti il risultato del referendum - ma le elezioni sono un'altra cosa - è stato reso possibile grazie all'azione parallela di più forze che alla fine sono riuscite nell'intento di non far passare l'ipotesi secessionista. Tuttavia bisogna ricordare che il trasferimento in Umbria è fallito solo perché non è stato raggiunto il "doppio quorum" e che tuttavia il fronte del Sì, sostenuto dall'attuale amministrazione, alla conta dei voti è risultato maggioritario.
(Paolo Di Basi )
 

 14 Aprile 2009

 E' rinata la sottosezione del Cai A Leonessa è stata ufficialmente presentata al pubblico la ricostituita sottosezione Cai. Già nata nel 1980, essa ha da oggi un nuovo gruppo dirigente ed un proprio programma di attività estive-invemali in montagna. L'evento, organizzato dalla sezione del Cai di Rieti insieme con il gruppo leonessano guidato dal giovane reggente Pino Calandrella, ha visto gli interventi dei massimi dirigenti del Cai Centrale e Regionale. Dopo i saluti del Sindaco di Leonessa Alfredo Rauco è intervenuto il presidente del Cai di Rieti Fabio Desideri, il quale ha rimarcato più volte i legami di amicizia e di passione per le montagne che uniscono reatini e aquilani, vittime della tragedia del terremoto. «Il Cai reatino - ha detto - si è subito mobilitato, la propria squadra del Soccorso Alpino è partita immediatamente prestando il proprio servizio volontario e dando un contributo determinante, in totale sinergia con gli altri soccorritori e speleologi del Soccorso alpino abruzzese e di tante città d'Italia».
Questo senso di unità e di vicinanza all'Abruzzo è stato sottolineato da tutti i relatori, anche perché i primi animatori del Cai di Leonessa, che risale storicamente al 1926 come sottosezione dell'Aquila, furono Roberto Chiaretti e Stanislao Pietrostefani, i pionieri della nascita dell'alpinismo sul Terminino. Non a tutti è noto, come ha sottolineato Desideri, che il leonessano Pietro stefani è stato "medaglia d'ora del Club Alpino Italiano, autore della prima ascensione al Gran Sasso nel 1933 lungo la Direttissima, autore della prima guida sul Gran Sasso, nonché Presidente del Cai dell'Aquila". Il vicepresidente generale del Cai, Goffredo Sottile ha espresso con sentita partecipazione il proprio plauso per il futuro della sottosezione di Leonessa, capace in sole tre settimane di superare il numero di 50 iscritti.
 

 14 Aprile 2009

Nuova indagine da parte del ministero della Difesa sugli scavi vicino al paese «La fossa di Leonessa» Si torna a parlare del ritrovamento delle ossa risalenti alla Seconda Guerra mondiale Nuova indagine del ministero della Difesa sui ritrovamenti di ossa umane Si torna a parlare della «Fossa di Leonessa» IL 26 agosto 2004, una missione archeologica guidata dal Mario Polia, nella zona di Fuscello di Leonessa, ritrovò quella che sembrò essere una fossa comune. A poca distanza da alcune rovine medioevali vennero rinvenuti frammenti ossei di indiscutibile appartenenza umana. Della missione archeologica faceva parte anche Pietro Cappellani, ricercatore della Fondazione della Rsi - Istituto Storico di Terranuova Bracciolini, da anni impegnato nello studio della guerra civile sull'Appennino umbro laziale. Dopo aver smosso delle zolle di terra, fa riporta alla luce la parte inferiore di uno scheletro umano.
A pagina 3 IL 26 agosto 2004, una missione archeologica guidata dal Mario Polia, nella zona di Fuscello di Leonessa, ritrovò quella che sembrò essere una fossa comune. A poca distanza da alcune rovine medioevali vennero rinvenuti frammenti ossei di indiscutibile appartenenza umana. Della missione archeologica faceva parte anche Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della Rsi Istituto Storico di Terranuova Bracciolini, da anni impegnato nello studio della guerra civile sull'Appennino umbro-laziale. Dopo aver smosso delle zolle di terra, fa riporta alla luce la parte inferiore di uno scheletro umano.
Un'approssimativa datazione fece risalire i resti al periodo della seconda guerra mondiale, quando su queste montagne si verificarono stragi germaniche e non pochi omicidi compiuti dai partigiani.
Il ritrovamento di più ossa fece pensare che in quella fossa fossero presenti i resti di almeno due persone. Infine, il rinvenimento di un proiettile all'internò di un muro crivellato da colpi sembrò dipingere una classica scena di esecuzione sommaria.
Vennero allertati i carabinieri e il tutto fa affidato alla Magistratura. Nessuno si sbilanciò neU'identificare il corpo - o i corpi - anche se, in quel vallone, nei primi mesi del 1944, avvennero episodi mai chiariti come la scomparsa del Comandante partigiano Mario Lupo, secondo alcuni ucciso dai comunisti a causa del suo moderatismo; la scomparsa di una ragazza sequestrata dai ribelli a Pelino (Terni) e mai più ritrovata; l'uccisione di due combattenti della Rsi i cui corpi scomparvero nel nulla. Tutti episodi rimossi dalla memoria collettiva e su cui scese una ferrea cappa di silenzio ed omertà.
Nonostante le gravi ipotesi di reato quali strage, vilipendio ed occultamento di cadavere, la Magistratura reatina, nell'assoluta mancanza di indizi in grado di ricostruire i fatti, non poter far altro che archiviare l'inchiesta.
«Altro probabilmente non si poteva fare - commenta Pietro Cappellari, attualmente Vicepresidente della Delegazione Romana della Fondazione della Rsi - anche se stupisce il silenzio generale su una scoperta così inusuale. E' come se nessuno volesse immischiarsi in questa faccenda, timoroso di scoperchiare chissà quale vaso di Pandora. Per il solo sospetto che quei resti potessero essere di caduti della Rsi, oppure configurare crimini partigiani, tutti se ne sono lavate le mani. Eppure nulla è emerso con certezza, quei resti potevano essere di chiunque. L'unica consolazione è la comparsa sul luogo dei ritrovamenti di una croce posta da mani ignote. L'abbiamo ribattezzata "croce silente", una croce in memoria di tutti i caduti della Rsi a cui è stato negato il diritto alla memoria: essa rimane silenziosa in mezzo ai boschi ad indicare alle generazioni future chi ha sacrificato la propria vita per la Patria. Molto romantico, ma ciò non ci deve far dimenticare che, nel 2004, non tutte le ossa furono recuperate. In virtù di ciò, nell'ottobre scorso, abbiamo presentato un esposto al Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra - che si occupa di tutelare anche le sepolture dei combattenti della Rsi - segnalando quanto a suo tempo denunciammo alla Magistratura. Il 9 marzo 2009, il Commissario Generale Gen. C.A. CC Vittorio Barbato ci ha comunicato che ha interessato il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti "affinchè provveda ad effettuare gli opportuni ed approfonditi accertamenti volti a verificare la presen za nella zona di resti umani».
Così a quasi cinque anni dalla scoperta si torna a parlare della «fossa di Leonessa». Si spera che le indagini, nonostante il tempo trascorso, trovino una giusta conclusione e magari possano aiutare a comprendere cosa effettivamente accadde nel «vallone della morte» in quei primi mesi del 1944.

 

 

ARES Notizie  13  Aprile 2009

 

SI TORNA A PARLARE DELLA “FOSSA DI LEONESSA”

Nuova indagine del Ministero della Difesa

 

Il 26 agosto 2004, una missione archeologica guidata dal Gr. Uff. Prof. Mario Polia, nella zona di Fuscello di Leonessa (Rieti), ritrovò quella che sembrò essere una fossa comune. A poca distanza da alcune rovine medioevali vennero rinvenuti frammenti ossei di indiscutibile appartenenza umana. Della missione archeologica faceva parte anche il Cav. Uff. Dott. Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR), da anni impegnato nello studio della guerra civile sull’Appennino umbro-laziale.

Dopo aver smosso delle zolle di terra, fu riporta alla luce la parte inferiore di uno scheletro umano.

Un’approssimativa datazione fece risalire i resti al periodo della seconda guerra mondiale, quando su queste montagne si verificarono stragi germaniche e non pochi omicidi compiuti dai partigiani.

Il ritrovamento di più ossa fece pensare che in quella fossa fossero presenti i resti di almeno due persone. Infine, il rinvenimento di un proiettile all’interno di un muro crivellato da colpi sembrò dipingere una classica scena di esecuzione sommaria.

Vennero allertati i Carabinieri e il tutto fu affidato alla Magistratura. Nessuno si sbilanciò nell’identificare il corpo – o i corpi – anche se, in quel vallone, nei primi mesi del 1944, avvennero episodi mai chiariti come la scomparsa del Comandante partigiano Mario Lupo, secondo alcuni ucciso dai comunisti a causa del suo moderatismo; la scomparsa di una ragazza sequestrata dai ribelli a Polino (Terni) e mai più ritrovata; l’uccisione di due combattenti della RSI i cui corpi scomparvero nel nulla. Tutti episodi rimossi dalla memoria collettiva e su cui scese una ferrea cappa di silenzio ed omertà.

Nonostante le gravi ipotesi di reato quali strage, vilipendio ed occultamento di cadavere, la Magistratura reatina, nell’assoluta mancanza di indizi in grado di ricostruire i fatti, non poter far altro che archiviare l’inchiesta.

«Altro probabilmente non si poteva fare – commenta Pietro Cappellari, attualmente Vicepresidente della Delegazione Romana della Fondazione della RSI – anche se stupisce il silenzio generale su una scoperta così inusuale. E’ come se nessuno volesse immischiarsi in questa faccenda, timoroso di scoperchiare chissà quale vaso di Pandora. Per il solo sospetto che quei resti potessero essere di caduti della RSI, oppure configurare crimini partigiani, tutti se ne sono lavate le mani. Eppure nulla è emerso con certezza, quei resti potevano essere di chiunque. L’unica consolazione è la comparsa sul luogo dei ritrovamenti di una croce posta da mani ignote. L’abbiamo ribattezzata “croce silente”, una croce in memoria di tutti i caduti della RSI a cui è stato negato il diritto alla memoria: essa rimane silenziosa in mezzo ai boschi ad indicare alle generazioni future chi ha sacrificato la propria vita per la Patria. Molto romantico, ma ciò non ci deve far dimenticare che, nel 2004, non tutte le ossa furono recuperate. In virtù di ciò, nell’ottobre scorso, abbiamo presentato un esposto al Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra – che si occupa di tutelare anche le sepolture dei combattenti della RSI – segnalando quanto a suo tempo denunciammo alla Magistratura. Il 9 marzo 2009, il Commissario Generale Gen. C.A. CC Vittorio Barbato ci ha comunicato che ha interessato il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti “affinché provveda ad effettuare gli opportuni ed approfonditi accertamenti volti a verificare la presenza nella zona di resti umani”. Così a quasi cinque anni dalla scoperta si torna a parlare della “fossa di Leonessa”. Speriamo che le indagini, nonostante il tempo trascorso, trovino una giusta conclusione e magari possano aiutare a comprendere cosa effettivamente accadde nel “vallone della morte” in quei primi mesi del 1944».

 

 

 

Lemmonio Boreo

 

MEP RADIO  12  Aprile 2009
 

Sabato scorso, presso l’Auditorium Santa Lucia, è stata ufficialmente presentata al pubblico la ricostituita sottosezione CAI. Già nata nel 1980, essa ha da oggi un nuovo gruppo dirigente ed un proprio programma di attività estive-invernali in montagna. L’evento, organizzato dalla sezione del CAI di Rieti in stretta sinergia con il gruppo leonessano guidato dal giovane reggente Pino CALANDRELLA, è stato molto importante perché ha visto gli interventi dei massimi dirigenti del CAI Centrale e Regionale. Dopo i saluti del Sindaco di Leonessa RAUCO, che ha sostenuto questo rilancio sin dagli inizi, è intervenuto il Presidente del CAI di Rieti DESIDERI, il quale ha rimarcato più volte i legami di amicizia e di passione per le montagne che uniscono reatini e aquilani, vittime della tragedia del terremoto. << Il Club Alpino Italiano Sezione di Rieti - ha dichiarato Fabio DESIDERI - si è subito mobilitato, la propria squadra del Soccorso Alpino è partita immediatamente prestando il proprio servizio volontario e dando un contributo determinante, in totale sinergia con gli altri soccorritori e speleologi del Soccorso Alpino Abruzzese e di tante città d’Italia. Continui sono i miei contatti telefonici con il Presidente del CAI de L'Aquila. I soci del Club Alpino Italiano sono dunque stretti in un’ideale unica cordata di solidarietà e impegno per le Terre Alte dell’Appennino Centrale >>. Questo senso di unità e di vicinanza all’Abruzzo è stato sottolineato da tutti i relatori, anche perché i primi animatori del CAI di Leonessa, che risale storicamente al 1926 come sottosezione dell’Aquila, furono Roberto CHIARETTI e Stanislao PIETROSTEFANI, i pionieri della nascita dell’alpinismo sul Monte Terminillo. << Non a tutti è noto - ha sottolineato DESIDERI - che il leonessano PIETROSTEFANI - è stato medaglia d’oro del Club Alpino Italiano, autore della prima ascensione al Gran Sasso nel 1933 lungo la Direttissima, autore della prima guida sul Gran Sasso, nonché Presidente del CAI de L'Aquila >>. Inoltre, il Vice Presidente generale del CAI, Dr. Goffredo SOTTILE, ha ricordato gli importanti incarichi istituzionali rivestiti dall’alpinista PIETROSTEFANI, che tra l’altro è stato Prefetto de L'Aquila. Ha anche espresso il proprio plauso per il futuro della sottosezione di Leonessa, capace in sole tre settimane di superare il numero di 50 iscritti. Le distruzioni del terremoto non possono che rilanciare una volontà di organizzazione vitale e il senso di appartenenza tra i CAI di questi territori confinanti. Rimarcando quanto sia appagante vivere la montagna 365 giorni l’anno e che oggi il CAI è soprattutto escursionismo per tutti e per tutte le età. Il Presidente del Gruppo regionale CAI Lazio, Luigi SCERRATO, si è soffermato sui bellissimi e preservati paesaggi montani del Leonessano. L'iniziativa si è conclusa con una proiezione di immagini della spedizione 2009 di CALANDRELLA sull’Aconcagua e dall’esibizione del Coro CAI di Rieti.

M.A.S.  9  Aprile 2009

Comunicato n.2  9/04/2009 del   MAS - MOVIMENTO AUTONOMISTA SABINO                      

 

“ A CHI APPARTIENE IL TERRITORIO SABINO? ” 

Ci domandiamo chi e perchè dei  tre candidati alla presidenza della Provincia di Rieti dobbiamo votare, quali sono i loro programmi per il futuro della Sabina. Leggendo le interviste e gli articoli che si susseguono sulla stampa locale tutti i candidati dicono SI a ROMA CAPITALE, SI all’ AREA METROPOLITANA….. ma in cosa consiste una o l’altra proposta?  E soprattutto, essendovi almeno tre modi in cui la sabina si può collocare rispetto al nuovo futuro assetto di Roma, quale di questi ciascun candidato intende attuare? 

            Il dubbio sorge spontaneo... non sarà che i nostri politici ci vogliono svendere a Roma definitivamente e per sempre, dato che questo è stato il comportamento tenuto sinora?

            IL MOVIMENTO AUTONOMISTA SABINO dice basta al RATTO DELLA SABINA E DEI POLITICI SABINI.

            Il Movimento Autonomista Sabino, vuol portare alla luce, dopo oltre 50 anni di silenzi, la tragica storia dei laghi del Turano e del Salto, la storia dei soldi mai versati dall’ENEL alla provincia di RIETI.

            Dal 1938, infatti, venne  espropriata l'intera valle del CICOLANO  e la valle del TURANO, a fronte del versamento di indennità irrisorie per ettari di terreni e fabbricati ai legittimi proprietari.        Terreni e fabbricati che venivano sommersi d'acqua,  in cambio di lavoro per pochi anni alla gente locale, alla quale  oggi quel che resta è solo la  lapide ai caduti nella costruzione delle DIGHE e delle GALLERIE.

            Tutto questo è successo dal 1940, non una lira per i danni ambientali, non una lira per l’esproprio, non una lira per i vincoli imposti alla gente del luogo, non una lira per l’elettricità che producevano dagli invasi.

            Non finisce qua, dal 1950, con la legge sulla montagna, il governo obbligò l’ENEL a risarcire  i territori montani che nelle varie  provincie italiane avevano subito l’occupazione con invasi e dighe, per la produzione di energia elettrica.

            Bene, ad oggi, tutte le provincie interessate, sono state indennizzate dall’ENEL, mentre RIETI, l’unica in ITALIA..NIENTE. Rieti ha avuto solo  vincoli al territorio ed un rischio enorme per la gente del posto, rischio di cui nessuno parla mai, ma che in questi giorni in cui la furia del terremoto ci dovrebbe aver ricordato...

            I soldi che mancano all’appello sono tanti e veri, miliardi di Lire già da anni fa.

Questo per il Movimento Autonomista è fare POLITICA .

La REGIONE AUTONOMA SABINA è la vera proposta concreta !! VIA DA ROMA  E DAL LAZIO PRIMA POSSIBILE ,  VIA I POLITICI MERCENARI DI ROMA !!!! Solo in questo modo i SABINI potranno riappropriarsi del loro territorio.

 

Il segr. Prov. FERRONI PAOLO

 

M.A.S  19  Marzo 2009

 

COSTITUZIONE MOVIMENTO AUTONOMISTA SABINO 

Il giorno 19 Febbraio 2009 nasce a Rieti il Movimento Autonomista Sabino, con i seguenti obiettivi :

Migliorare la qualità della vita del popolo Sabino risalendo alle storiche origini della regione Sabina, comprendente le provincie di Rieti, parte di Roma, Terni, L’Aquila , Ascoli Piceno e si pone come alternativa politica all’attuale scenario nazionale, regionale e provinciale, in cui i partiti tradizionali ( sinistra e destra ) non sono e non riescono a dare ai cittadini ne garanzie ne fiducia. Il movimento ( MAS ) pone le sue priorità nel ridare al popolo Sabino i poteri politici sul proprio territorio, ormai da anni in mano alla Roma CAPITALE , riportando nel capoluogo Sabino lo sviluppo economico che tutti i politici da anni ormai si vendono  in campagna elettorale e da sempre disattesi . 

Il MAS  , costituito da giovani menti e con tanta voglia di dare nuova vita alla Sabina, si domandano  ormai da anni  il motivo dell’appartenenza della Sabina alla regione Lazio allungata a sud ( con Frosinone e Latina  che non hanno mai avuto niente in comune con il popolo Sabino) e con una Roma mangia soldi e onnipresente in ogni argomento. 

Quindi , in un momento politico dove , il FEDERALISMO sembra cosa di tutti i giorni e recepito persino dalle destre e dalle sinistre ( secondo i comodi propri );  il nostro movimento “MAS “vuole il federalismo alla tedesca , decantato dalla Leganord e da altri movimenti autonomi , non certo come si sente già nell’aria “ un federalismo alla romana” dove si paventa la sparizioni delle provincie , con una nuova idea “ ROMA CAPITALE”  in cui la stessa se la suona e se la balla . Secondo il futuro autonomismo alla “ ROMANA”  il popolo Sabino e l’economia Sabina( ad oggi  un lutto continuo per le fabbriche ed imprese che chiudono i battenti) , diverrebbe soltanto un tornare alla pastorizia , senza pensare che il silenzio dei politici locali la dice lunga.

Quindi il MAS, sarà teso a riappropriarsi del territorio e della sua vocazione,  mediante il completo distacco dalla REGIONE LAZIO rendendo la Provincia Reatina  Autonoma , senza precludere l’avvicinamento della Sabina alle provincie e regioni limitrofe  . 

Fino ad oggi i politici “ gareggianti “ hanno forse detto o fatto qualcosa contro il presente quadro economico e sociale? Il MAS,  da tempo sta lavorando con gente nuova,  giovane  e con esperienze di partito e sindacali ,  guardando e progettando soprattutto per i giovani, senza paura di alzare la voce e la testa .

Ad oggi il nostro MOVIMENTO è presente oltre che nel capoluogo Reatino, anche in sezioni comunali della Provincia : Fara Sabina, Torricella in Sabina , Cantalice ed a breve altre sezioni della Sabina, visto i continui consensi ricevuti soprattutto per l’arduo compito che si è prefissato e per il momento storico e sociale che si sta vivendo.

 L’attenzione infatti non si da soltanto alle politiche locali mancanti da decenni, ma anche ad argomenti nazionali,  quali:  Stranieri, Giustizia, Lavoro, Scuola , Cultura , Ambiente, Famiglia  .

Nel ringraziarla dell’attenzione attendiamo la pubblicazione del presente articolo, e con l’occasione porgo i piu’ Cordiali Saluti .

                      IL SEGRETARIO                                                                                   

                    PAOLO FERRONI                                                                                 

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 17  Marzo 2009

LEONESSA, blitz dei carabinieri nel ristorante Edelweiss: in manette un 32enne trovato in possesso di 50 grammi di hashish e denunciato il pianista, che intratteneva i clienti con un centinaio di cd "pirata" I militari dell'Arma stavano tenendo sotto controllo quel locale da tempo. Il ristorante da diversi mesi era infatti frequentato da noti "assuntori" di droga della zona e gli investigatori sospettavano che nel locale avvenissero anche traffici di stupefacenti. Così l'altra sera è scattato il blitz: i militari, con l'ausilio del nucleo cinofili, hanno fatto irruzione nel ristorante e la retata ha portato ad un arresto e una denuncia. In manette è finito Giuseppe R., un muratore di 32 anni di Leonessa, che alla vista dei cani "antidroga" ha cercato di disfarsi di un involucro contenente 50 grammi di hashish. Inoltre, nel corso dell'operazione è stato anche denunciato Gianluca R, il pianista 22enne del locale. Il giovane è stato sorpreso ad utilizzare cd contraffatti, che sono stati sottoposti a sequestro.

 12  Marzo 2009


 Piste di sci, ok al potenziamento del versante nord - Sì della Provincia al progetto. Trancassini: "Dobbiamo visionarlo"
Vìa libera allo sviluppo del  versante nord  - Inseriti anche 4 chilometri di piste a ridosso della Vallonina - LEONESSA - La Provincia di Rieti, come annunciato nei mesi scorsi, ha dato il via libera al progetto per lo sviluppo del comprensorio del Terminillo inserendo anche quattro chilometri di piste a ridosso della Vallonina. Piste che, in buona parte, facevano parte del progetto Isic, che era stato inserito e poi stralciato dal programma degli interventi del Terminillo. Gli amministratori leonessani per il momento sembrano essersi messi alla finestra. "Dobbiamo visionare il progetto - dice l'ex sindaco Paolo Trancassini - tuttavia riteniamo positivo che si sia aperto un fronte nel versante nord del Terminillo con un progetto che sembra essere una sintesi tra quello della Isic e il cosiddetto progetto Costantini".
Certo, continua Trancassini, "se si parte dal progetto Isic ciò che ci viene proposto è riduttivo, tuttavia credo che un amministratore debba avere anche la capacità di apprezzare le mezze misure. Se il progetto della Provincia diventerà realtà - dice ancora - l'elemento positivo sarà l'inizio dello sviluppo del versante nord. Con quelle prime piste, ne sono sicuro, ci si renderà conto del potenziale, finora inespresso, di quel versante". Allora siete favorevoli? "Aspettiamo - conclude Trancassini - l'assessore regionale all'Ambiente Filiberto Zaratti ci ha assicurato che prima della discussione in giunta ci sarà un tavolo con le istituzioni locali coinvolte, compresa quella di Leonessa".
Però l'ex sindaco di Leonessa, uno degli animatori del referendum secessionista, poi fallito per un soffio, per il distacco del Comune dal Lazio e l'annessione m Umbria, non perde l'occasione per ricordare "l'utilità" di quella battaglia.
"Con quella battaglia che ora vedo ridimensionata nel significato conclude Trancassini - abbiamo di fatto costretto la Regione ad occuparsi dello sviluppo del Terminillo. E se tra qualche anno ci sarà qualche impianto in più al Terminillo, specialmente nel versante nord, merito sarà anche della battaglia - (Paolo Di Basilio )

 12  Marzo 2009

 Il Cai di Rieti, Antrodoco e Terni si oppone al piano che prevede solo l'incremento di impianti Terminino supersky, no al progetto Turismo «Sì al sistema integrato per promuovere il patrimonio geologico»- Il Terminillo dai mille volti. Supersky per affermare la montagna di Roma come la più importante stazione sciistica dell'Appennino centrale, oppure un Geoparco secondo il Cai di Rieti e quelli di Antrodoco, Terni e del Gruppo Regione Lazio che insieme a Legambiente, Wwf, Mountain Wildemess Italia, Altura e Anisa, puntano a spostare l'attenzione su un progetto che parla di un sistema integrato per valorizzare la natura, promuovere il patrimonio geologico e perseguire lo sviluppo delle attività sostenibili per il territorio. Un Terminillo modello Sardegna insomma che nel 2002 ha creato un geoparco stabilizzando 500 persone, per la gran parte Isu. Il no al Terminillo Supersky, voluto per scommettere sullo sci da discesa, dice il Cai «viene visto dai politici come l'unica attrattiva possibile per le economie dei paesi pedemontani. I progetti precedenti sul Terminillo erano stati accantonati perché alcuni non soddisfacenti e di altri non si era valutato che la zona individuata, cioè la Vallonina rientrava nel Sito di Importanza Comunitaria e nella Zona di Protezione Speciale. Grazie alla mobilitazione delle nostre associazioni quel progetto sulla Vallonina non è stato più preso in considerazione. Nel 2008 gli Enti locali sono tornati alla carica con l'ampliamento del già esistente bacino scistico, rientrante nel Piano per lo sviluppo del Terminillo. Pare che si voglia creare un Parco-Terminillo, con vincoli e benefici di ritorno d'immagine e di convogliamento di finanziamenti europei, e contemporaneamente un Terminillo-Supersky, con l'ampliamento degli impianti solo a Nord verso Cantalice, il collegamento con Campo Stella e la costruzione di 10 impianti, per un totale di 38 km di piste e un disboscamento di 50 ettari». Quello che chiedono i Cai di Rieti, Antrodoco e Terni e le associazioni ambientaliste è che «c'è bisogno di staccarsi dal vecchio stereotipo montagna uguale impianti di risalita per il massiccio del Terminillo. E per tutte le nostre montagne, siamo convinti che senza tutela ambientale seria, il turismo ne risentirà sempre più».
 (Alessandra Pasqualotto)

 

 11  Marzo 2009

 Leonessa In campo l'uomo che ha guidato il "fronte per il No" al referendum Giuseppe La Bella vuole fare il sindaco Si candiderà con una lista civica. A Pasqua la presentazione Paolo Di Basilio LEONESSA - Dal referendum alle elezioni. L'avvocato Giuseppe La Bella, noto per aver guidato il "fronte per il No" al trasferimento in Umbria, si candiderà per la poltrona di sindaco di Leonessa alle prossime elezioni di giugno. E visto che anche dall'altra parte si vocifera di un ritomo in campo di Paolo Trancassini (che durante il referendum era a capo dei secessionisti) potrebbe riproporsi lo scenario della campagna referendaria con i due portavoce che si confrontarono per settimane (pubblicamente, alla radio e sui giornali) dando una lezione di "civiltà politica" a tutti. E' lo stesso La Bella ad ammettere che l'idea lo stuzzicherebbe e non poco: "Ho sempre detto di avere una grande stima di Paolo Trancassini perciò mi piacerebbe tornare a scontrarmi, politicamente intendo, con lui. Tuttavia, chiunque sia l'avversario ciò che più conta è il gruppo che si è formato intorno a me".
In molti dopo la vittoria al referendum - anche se arrivata per effetto del mancato raggiungimento del quorum - scommettevano su una discesa m campo di Giuseppe La Bella. Lui però, nel frattempo, era tornato alla sua vita di avvocato (con studi a Civita Castellana, Viterbo e Roma) e non ci pensava più. "A farmi cambiare idea - dice - ci hanno pensato tutte quelle persone, sostenitori del si o del no al referendum, che giustamente mi facevano notare che dopo essermi esposto in quel modo allora non potevo ora tirarmi indietro". La svolta è perciò arrivata in una riunione che si è tenuta il 28 febbraio scorso e alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone. "Mi è stato chiesto di candidarmi  ed ho accettato, presenteremo una lista civica; finora non ho avuto, e non so nemmeno se li avrò, contatti con i partiti". Vicino a lui ci sono coloro che scesero in campò contro la secessione: "Alcuni si, mentre con altri abbiamo preferito lasciarci. Intorno a me c'è un gruppo di persone molto serie, leali ed innamorate di Leonessa". ( Paolo Di Basilio )

 

 10  Marzo 2009

Alle comunali l'ex primo cittadino potrebbe tornare in campo "Sindaco a Leonessa? Ci sto pensando"
RIETI -  E Leonessa? "Beh, quello è un altro discorso. Diciamo che il primo amore non si scorda mai". Quando si parla del "suo" Comune Paolo Trancassini decide di fare il "romantico". Non è un mistero per nessuno, almeno dal giorno della sconfitta con onore al referendum secessionista, che l'ex sindaco avrebbe potuto decidere di tornare in corsa per la poltrona a primo cittadino di Leonessa. La proposta, da quello che filtra, gli sarebbe stata fatta nelle settimane scorse. "Sempre per i problemi personali che mi hanno impedito l'impegno in Provincia sarei portato a declinare". Tuttavia qui si parla di Leonessa perciò Trancassini si è preso qualche giorno per pensarci. "Una cosa la posso dire - dice tutto d'un fiato - non ci faremo dire cosa fare e soprattutto come farlo da nessuno. Se vogliono venire a prendere voti facciano pure, ma noi decideremo con i leonessani: nei prossimi giorni ci incontreremo e decideremo cosa fare e chi candidare". Non è nemmeno esclusa una ricandidatura di Alfredo Rauco. "Non dobbiamo disperdere lo spirito della battaglia per il referendum - dice Trancassini - quando l'orgoglio di una piccola comunità ha reso possibile quello che in anni ed anni non si era ottenuto in altro modo. Oggi si parla di sviluppo del Terminillo e credo che prima o poi qualcuno debba dare atto che una parte consistente del merito e di chi ha alzato i toni con il referendum".
 

 10  Marzo 2009

Trancassini: "Non mi candido"
Ma forse correrà per la poltrona di sindaco a Leonessa  - II consigliere rinuncia alla candidatura con una lista autonoma: problemi personali - Provincia, Trancassini lascia L'ex capogruppo di An: il partito ha ignorato le mie dimissioni"
RIETI - A giugno lascerà in ogni caso la Provincia. Niente candidatura a presidente, niente "lista civica reatina" anche se "rinunciare a questo sogno costa tantissimo". Paolo Trancassini, ex capogruppo di An in consiglio provinciale, animatore del referendum secessionista di Leonessa ed attualmente consigliere autonomo (dopo le dimissioni dal partito), si tira fuori. "Non parteciperò alla prossima campagna elettorale - dice - non perché il progetto di una formazione autonomista non mi affascina ma semplicemente per motivi personali". Tuttavia, non esclude di poter correre per la poltrona di sindaco a Leonessa.
 Nelle scorse settimane - subito dopo la sua uscita da An - si era parlato a lungo di una candidatura a presidente della Provincia dell'ex sindaco di Leonessa. Una candidatura fuori dai tradizionali blocchi "fortemente legata al territorio". Insomma una sorta di "Lega" in chiave reatina e sabina. Dopo che Trancassini aveva anticipato l'intenzione di scendere in campo con un'intervista al Corriere era stato contattato da tante persone interessate al progetto. "Di questo 'sogno' - dice un po' amareggiato Paolo Trancassini - mi rimane l'affetto di queste telefonate fatte da persone che tengono al territorio e che non ne possono più della predominanza delle logiche di coalizione che strangolano i bisogni dei territori. Una lista di questo tipo - continua - poteva rappresentare una scossa per tutta la politica reatina ingessata in vecchie logiche. Purtroppo per questo ci vuole tempo e alcune vicende personali che mi sono accadute ultimamente mi impediscono un impegno del genere".
Insomma il "modello" del referendum di Leonessa, secondo Trancassini, poteva e può essere trasferito alla politica provinciale. "Il nostro - dice - è un territorio che ha bisogno di 'urlare', di alzare il tono dello confronto e magari arrivare allo scontro per essere ascoltato: ma vi ricordare le settimane precedenti il voto di Leonessa? La Regione praticamente fu 'costretta' ad affrontare in maniera compiuta il tema dello sviluppo del Terminillo. La stessa cosa si può fare con le infrastrutture, per il turismo e via dicendo". Ma all'orizzonte - dice l'ex capogruppo di An - "non si vede nulla di buono" anzi "le due coalizioni sono spinte solo da logiche partitiche". Basti pensare a ciò che è avvenuto a lui con An: "Dopo le mie traumatiche dimissioni dice - mi sarei aspettato che queste sarebbero state discusse, respinte o accettate. Invece nulla. Sono state semplicemente ignorate. Devo pensare perciò che il problema, per qualcuno, era la mia presenza all'interno del partito". Il riferimento è ovviamente a Chicco Costini "candidato su cui non ho nulla da dire se non che è stato di fatto 'nominato' da Gianni Alemanno che, pur essendo un autorevolissimo esponente di An, è pur sempre il sindaco di Roma e non il segretario provinciale del partito o il sindaco di Rieti. Altro che il territorio". Nelle passate settimane qualcuno aveva ventilato, nell'ipotesi di una lista civica, un apparentamento con Melilli. "Anche qui bisogna essere seri - taglia corto Trancassini - basta consultare la montagna di interrogazioni o i verbali dei miei interventi per capire come ho sempre combattuto, non voglio dire da solo, Melilli. Perciò auspico che perda perché ritengo che abbia fallito le aspettative del territorio mettendo al primo posto le logiche di coalizione". (Paolo di Basilio)

 

Provincia di Rieti  10  Marzo 2009
 

Ufficio Stampa 

Presentazione progetti Programma integrato di sviluppo del Montepiano Reatino

 L'assessorato alle Politiche Economiche ha avviato un tavolo di confronto e concertazione fra soggetti pubblici e privati che, attraverso strumenti di programmazione negoziata, sia in grado di favorire la costruzione di una visione complessiva dello sviluppo del Montepiano Reatino, valorizzando il contributo dei molteplici attori presenti sul territorio e fornendo un efficace coordinamento di tutte le azioni verso obiettivi comuni e condivisi. Per tali finalità è stato da tempo sottoscritto con l’assessore regionale all'Ambiente, Filiberto Zaratti, un protocollo d'intesa per individuare una strategia condivisa e integrata di sviluppo locale per il Montepiano Reatino tesa alla valorizzazione, in primo luogo, del patrimonio ambientale e paesaggistico. Nell’ambito del suddetto protocollo l’Amministrazione provinciale ha ottenuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro a fronte della realizzazione di alcuni interventi inseriti nel piano strategico d’area. I progetti da realizzare, gli interventi e le azioni intraprese per lo sviluppo del Montepiano Reatino, saranno al centro di un incontro, aperto alla stampa, che si terrà giovedì 12 marzo alle ore 17, presso la sala conferenze di Palazzo Dosi, a cui parteciperanno l’assessore regionale Filiberto Zaratti, il presidente Fabio Melilli e il vicepresidente e assessore alle Politiche Economiche, Roberto Giocondi.

 Rieti, 10 marzo 2009

Fabrizio Colarieti
Ufficio Stampa Provincia di Rieti
Mob. 348/1551445 Uff. 0746/286301


 
Dott. Ivo Pulcini  1 Marzo 2009

Avremmo gradito che, qualche anno fa, l'utilizzo da parte nostra dell'immagine della maiolica raffigurante il leone simbolo della nostra città non fosse osteggiato fino alla proibizione da parte del Dottor Ivo Pulcini.

Lavoravamo per Leonessa, come adesso.

Ringraziamo il Dott. Ivo Pulcini per l'attenzione.

La Redazione di www.leonessa.org

Caro Gianni,
se ritieni che possa interessare, il XIV Dalai Lama si fida solo di un medico occidentale e per di più leonessano e cosigliere dell'Ordine di Roma. Ho accompagnato l'illustre Paziente da Alemanno per la cittadinanza onoraria romana e da Cacciari con aereo privato per quella veneziana. Ne parlerò su radio 2 il 14.0209 alle 20.35.Ti allego foto e un articolo del "Gazzettino di Venezia". Cordiali saluti,
 
Ivo Pulcini
 
DIETRO LE QUINTE Dalla poltrona ai colori, quante sviste nel cerimoniale per Sua Santità

 
Chandàla scuote la testa: «Hanno sbagliato tutto, ma come si fa a dare una sedia a Sua Santità?». Chandàla - che si chiama così da quando è diventata buddista e non c’è verso a farle rivelare il suo vero vecchio nome di battesimo perché, anche se è di Feltre, si definisce «cittadina del mondo» - è avvolta in una bandiera del Tibet e, nell’atrio di Ca’ Farsetti, davanti al maxischermo che trasmette in diretta la cerimonia per il conferimento al Dalai lama della cittadinanza onoraria di Venezia, pietisce un pass a qualsiasi cronista le capiti attorno: «Per favore, voglio entrare solo un attimo». Nel frattempo, non senza celare sdegno per come è stata organizzata la cerimonia in Comune, impartisce lezioni di cerimoniale tibetano. Primo: al Dalai Lama non andava data una poltrona. «Una vergogna. Già gli è toccato mettersi le scarpe, adesso anche la sedia. Dovevano preparare un paio di cuscini e lui si sarebbe seduto in posizione yoga». Secondo: i colori. «Troppe grisaglie là dentro, tutto quel nero toglie le energie». Effettivamente i politici veneziani e le autorità sono in gran spolvero, esattamente come la sala dove sono comparse le tende damascate delle grandi occasioni. Perfino il compagno di Rifondazione Sebastiano Bonzio è in giacca e cravatta. Ma non è vero che sono tutti "scuri": il consigliere Vittorio Pepe - l’unico, con Giorgio Reato, in maglioncino di lana - è in rosa. E poi c’è tanto arancione. Come il vestito lungo in seta della vicepresidente del consiglio comunale Silvia Spignesi. O la giacchina della consigliera Anna Gandini. O ancora le cravatte di Rosa Salva, Maggioni, Guzzo. E anche di Arrigo Cipriani, seduto tra il pubblico. Colore azzeccato, a sentire Chandàla la buddista di Feltre: «L’arancio è perfetto, è il colore del plesso solare. Ottimi anche il rosso e il bordeaux. E ancor meglio il bianco, il colore del terzo occhio». Chi l’ascolta comincia a darle credito, se non altro perché bianche sono le sciarpe che, al termine della cerimonia, il Dalai Lama avvolge attorno al collo del sindaco e poi del presidente del consiglio comunale, suscitando però reazioni di tipo opposto da parte del pubblico (femminile): «Che bèo» quando la sciarpa avvolge Massimo Cacciari, un brusìo quando tocca a Renato Boraso. Giù nell’atrio di Ca’ Farsetti, intanto, scende Ivo Pulcini: è un medico che sta a Roma e che da anni a settembre si trasferisce a Salsomaggiore per seguire Enzo Mirigliani e tutte le miss di Miss Italia e che per la Befana organizza sempre un gala benefico per i bambini tibetani. E quando il Dalai Lama capita in Italia, è il dottor Pulcini a stargli dietro. L’ha fatto anche stavolta che era reduce da un ricovero e l’ha rassicurato: è vero che la spalla sinistra gli fa male (e infatti, mentre parlava a Ca’ Farsetti, a un certo punto il Dalai Lama ha preferito stare in piedi per appoggiare il braccio su uno scranno), ma la causa parte da destra. Tradotto: cervicali. Traduzione politica di Pulcini: «Al Dalai Lama ho detto: questo è il Tibet, cioè la spalla sinistra che soffre, e questa la Cina, la spalla destra che causa il dolore». Chiaro. Intanto piove e l’acqua alta cresce. Meno del previsto (107 centimetri, la previsione era 120), ma quanto basta per costringere il Dalai Lama e tutti quelli che lo seguono da Ca’ Farsetti fino alla Marciana a usare, dopo il tragitto in motoscafo, le passerelle. In biblioteca c’è uno striscione in tibetano che nessuno riesce a tradurre, arriva anche Marco Pannella, ma solo in due tra il pubblico restano in piedi, le mani giunte, ad ascoltare il Dalai Lama che parla. L’applauso scoppia dopo che Marino Finozzi, il presidente del consiglio regionale, consegna la bandiera del Veneto e il leader spirituale dei buddisti tibetani se la mette addosso come una stola. In Cina, c’è da credere, non applaudiranno. Alda Vanzan

 

 20 Febbbraio 2009

 Piste di fondo,  esposto alle forze dell'ordine - Il gestore del Centro di educazione ambientale lamenta la mancata messa in sicurezza  - Ha presentato un esposto ai  Carabinieri di Loenessa ed alla Forestale. Oggetto: la situazione delle piste di sci di fondo a Fontenova, Getullio Vesperini,il maestro di sci gestore del Centro di educazione ambientale  "Fonte Nova", situato nello splendido parco a ridosso delle piste stesse. Vesperini chiede  da tempo una maggior cura e una più puntuale attenzione nella preparazione  per rendere fruibili le piste da sci di fondo. «Ho scritto e sollecitato più volte l'ente proprietario, vale a dire il Comune  - spiega Vesperini  -  senza  peraltro ricevere risposte sulle diverse problematiche che riguardano le piste, in primis la questione sicurezza, Dal momento che fino a metà marzo il mio centro ospita  scolaresche per programmi di educazione ambientale  che prevedono l'attività di sci da fondo per tutta la durata del Campo Scuola, dovendo tutelare l'incolumità dei miei allievi mi sono visto costretto a segnalare a carabinieri e forestale  in qualità di tecnico tutta una serie di anomalie  riscontrate sulle piste.
 Non avendo avuto riscontro alle mie richieste ho chiesto quindi di verificare quanto da me segnalato». Getullio Vesperini nell'esposto ricorda di aver segnalato al Comune l'opportunità della messa in sicurezza delle piste, dalla presenza del soccorso piste, la tracciatura idonea, fino alla segnalazione mediante apposita cartellonistica e quant'altro previsto dalla normativa vigente in materia di aree sciabili. A margine dell'esposto Vesperini, maestro di sci "specialità nordica" da vent'anni, ricorda che fino a due anni fa preparava personalmente la pista.
«Da due inverni però - spiega Vesperini - la preparazione della pista è stata affidata ad una ditta esterna al Comune. Capisco che preparare una pista di quel tipo non è facile. Questo stato di cose però comporta che la preparazione, che avviene in maniera discrezionale solo il venerdì, mentre qui si scia tutti i giorni, risulta essere inadeguata per le esigenze di chi scia, studenti e turisti in genere con ripercussioni negative sull'immagine e le attività del Centro».
ANNIBALDI SAMUELE

 

 23 Gennaio 2009

Crediamo che oramai non ci sia più tempo da perdere.

Tolto il lago  e  la "via degli orefici", se mettete "Leonessa" al posto di "Scanno" (pure il liquore alla Genziana non ci manca)...

La Redazione di www.leonessa.org

Scanno, riaprono le piste dopo anni fra slalom, cultura e formaggi rari

Miracolo (bianco) a Scanno. Dopo anni si torna a sciare. Finalmente quelle piste immacolate per troppi inverni segnate solo da orme di lupi, orsi e volpi saranno da domani segnate dagli sportivi amatoriali e professionisti. Si riaccendono alle 9 in punto infatti, con tanto di benedizione del vescovo, i moderni impianti spenti troppo a lungo non per motivi climatici, ma politici e risolti dalla tenacia della nuova giunta. Le previsioni per il weekend annunciano poi sole e il bollettino della neve dà fino a un metro. Mentre sono già all' opera i gatti delle nevi per battere a pennello quello che è considerato come uno dei circuiti sciistici più belli della provincia dell' Aquila, a solo un' ora e mezza d' auto dalla capitale. Qualcuno l' ha voluta definire la "Cortina d' Abruzzo" per quelle vallate splendide di faggi e rocce (le Gole del Sagittario sono sito monumentale che ricorda le Dolomiti) con i comprensori di Colle Rotondo e Passo Godi che offrono anche piste impegnative (a Colle Rotondo), mai affollate, rifugi con piatti tipici gustosi e terrazze panoramiche per una meta da rivalutare davvero brillante. Accanto infatti all' offerta sciistica (20 km di tracciati di varia difficoltà, circuiti da fondo, seggiovie, sciovie, tappeti mobili, parco giochi per bambini e la valida scuola di sci), il paese che dà anche il nome al lago più grande d' Abruzzo (dall' Eremo di S. Egidio lo vedrete con la sua forma di un cuore) vanta un centro storico di grande pregio: dalle chiese, Santa Maria della Valle e Sant' Eustachio che valgono la visita fino allo "struscio" sul corso lungo la "via degli orefici" per ammirare una tradizione locale illustre dal XVIII secolo quando, ricchissima per il commercio di lana e formaggi, Scanno fu teatro di una forte immigrazione di maestri orafi che aprirono botteghe e crearono un' arte unica. Come unici sono gli organi antichi conservati in 5 chiese e in restauro in vista di un prossimo festival internazionale. E tra le "buone cose" un po' uniche di Scanno anche quei fegatelli d' agnello serviti solo lì secondo una ricetta segreta accanto alla soavi mozzarelle di latte di mucca e il "gregoriano", premiato formaggio, tipo "brie", che vi ritemprerà fra uno slalom e una battaglia a palle di neve sorseggiando il liquore di genziana locale. Informazioni Iat Turismo: 0864.74317 Dove mangiare La Valle, 0864.74550 Dove dormire Albergo Centrale, 0864.74332 - FRANCESCA ALLIATA BRONNER

 

www.leonessa.org  18 Gennaio 2009

Ecco la delibera di Giunta N. 928 del 17 Dicembre 2009. Chissà che non sia il primo passo....          Delibera

Nel ringraziare Riccardo Ragazzi, Roberto Croce, Marco Ventura e Achille Rauco per l'apprezzamento per il nostro lavoro e le tempestive segnalazioni, vorrei precisare che:

ho sottolineato la quota di iscrizione e la lodevole iniziativa riservata ai ragazzi iscritti allo Sci Club per quanto riguarda lo skipass stagionale di Campo Stella ( prezzo speciale  per i ragazzi  non residenti ) perchè ritengo lo Sci Club di Leonessa un autentico fiore all'occhiello per la nostra città.

Le ore di lezione  "intensive" sono state una piacevole novità di quest'anno, quando lo Sci Club, grazie alle piste ben innevate e la concomitanza con le vacanze natalizie , ha optato per una settimana di lezioni "continuate"  (di solito la frequenza è di una volta a settimana, neve permettendo).

Mio figlio è iscritto  da sempre : non essendo residente e con un altro sport nel cuore, viene a sciare  quando possibile. Ma per noi l'adesione allo Sci Club Leonessa è doveroso.

Il prezzo dello skipass per quest'anno e di soli 10 Euro, in relazione alla "mancanza" della Rubbio : per quanto riguarda una tariffa ridotta per i bambini, abbiamo girato le osservazioni di Riccardo Ragazzi al Comune di Leonessa.

Questo non è il sito ufficiale di Leonessa e sarebbe riduttivo pensare che lo sia solo perchè è attivo un link che dalla homepage di  www.comunedileonessa.it arriva a queste pagine.

Non aspiriamo a tanto.

E non potremmo mai esserlo, perchè non siamo imparziali .

Felice vita

giannibolletta@leonessa.org

 

I nostri lettori  8 Gennaio 2009

Il mio buongiorno alla redazione e al sig. Gianni,

 Auguro alla redazione e a tutti i visitatori del sito buon anno. Mi sono scoperto, con sorpresa, presente nella foto ( del 3 gennaio) pubblicata su Campo Stella dove, a onor del vero, ho trascorso dei momenti meravigliosi sciando in questi giorni di fine anno fino alla befana e sarebbe bello trovare sul sito foto delle giornate assolate che vi sono state che evidenzino il magnifico luogo di cui disponiamo. Apprendo però solo oggi dal sito del trattamento economico riservato agli aderenti allo sci-club e vorrei consigliare di DIFFONDERE preventivamente tali “felici” situazioni e magari di suggerire al Comune, il quale credo gestisca l’impianto, maggiore cura nelle relazioni con l’esterno. LeggendoVi, si evince che con 45 E di iscrizione al club e 50 E di stagionale si ha diritto a 3hh di lezione al dì e l’accesso agli impianti per la stagione tutta. 

Diversamente, faccio presente come accedendo in due ( mia figlia di 6 anni ) agli impianti ho corrisposto il dovuto alla biglietteria con l’UNICA TARIFFA, ivi nota, di 10 euro a persona dal 29/12 al 5/1 compreso ( tot. 7gg escluso il 1/1) con salita circa alle 12:30, e ridiscesa per fine giornata alle 15:00 circa, in funzione della lezione di sci per mia figlia ( costo a parte ) fissata alle 13:00. Lasciando il calcolo ad ognuno per il giusto confronto/valutazioni e volendo esternare solo un’osservazione è banale far presente come risulti spiacevole che in occasione dell’apertura delle festività, oltre alla positiva e vantaggiosa divulgazione del trattamento sci-club, NON sia stata prevista e/o esposta almeno una TARIFFA RIDOTTA per i BAMBINI.

 Neve bellissima e tanta, luogo invidiabile e molto, molto da migliorare per valorizzare, ma non solo il posto… ( lo skilift della baby risente forse degli anni – ogni tanto si spegne…… ).

 Un saluto e un ringraziamento per l’impegno e la serietà della redazione di leonessa.org.

Riccardo Ragazzi

 

I nostri lettori  7  Gennaio 2009

Gentile Redazione,

sono un appassionato di Leonessa che frequento ormai da circa vent’anni e visito il vostro sito abbastanza spesso per tenermi informato sulle “vicende leonessane”; permettetemi qualche osservazione su due notizie che ho letto sulla vostra homepage del 6 gennaio 2009. 

Campo Stella

Avete ragione da vendere sull’inopportunità e slealtà di chi ha promosso l’articolo su “Il Tempo” dello scorso 3 gennaio. C’ero anche io a Campo Stella e, anche in mancanza della “Rubbio”, mi sono divertito e ho apprezzato, come sempre, le piste davvero ben battute e il magnifico paesaggio. I servizi, seppur ridotti, erano adeguati e il tutto ha contribuito a far trascorrere a me e alla mia famiglia una bella e serena vacanza come sempre da molti anni. Selvarotonda è un’alternativa che, chi lo desidera (anche io ci sono stato con ampia soddisfazione) può utilizzare; in effetti è una stazione sciistica molto ben organizzata (ottimo il noleggio sci, l’organizzazione delle lezioni, la sicurezza), ma le piste non hanno nulla da invidiare a Campo Stella.

Campo Stella ha delle potenzialità davvero interessanti che andrebbero sviluppate.

Spero davvero che, anche con i fondi promessi da Regione e Provincia, si possa per tempo sostituire l’attuale seggiovia monoposto (che mi risulta termini la propria funzionalità giusto quest’anno), realizzare qualche impianto a Vallorgano permettendo il collegamento con gli impianti del Terminillo, migliorare il fondo delle piste in modo da poterle utilizzare anche con scarso innevamento, realizzare un impianto di innevamento programmato. Il nolo sci andrebbe ampliato e ammodernato e organizzata la didattica sciistica (una volta esisteva uno “sportello” della scuola sci alla partenza della seggiovia, oggi per avere un appuntamento con un maestro di sci bisogna “prenderlo al lazo”).

Credo che una maggiore cooperazione tra Comune di Leonessa e il Comitato per gli impianti di Campo Stella sarebbe auspicabile. Sviluppare questa stazione sciistica, collegandola a quella del Terminillo significherebbe dare a Leonessa un’opportunità turistica “sostenibile”, soprattutto se una parte degli impianti potesse essere utilizzabile anche d’estate.

Credo che finalmente sia venuto il momento di abbandonare il velleitario mega-progetto degli impianti nella Vallonina e concentrarsi proprio su Campo Stella.

Concludendo su questo argomento, vorrei ringraziare comunque il Comune di Leonessa per quanto è riuscita a fare per Campo Stella, con l’augurio di migliorare in futuro la pianificazione e l’organizzazione.

Sito Leonessa.org

Un navigatore ha osservato la scarsa imparzialità del sito. Io concordo su questa osservazione. Se posso formulare un suggerimento, una maggiore moderazione nel sostenere alcune tesi e una minore apparente faziosità sarebbe auspicabile.

Il fatto poi che Leonessa.org non è il sito ufficiale del Comune è smentito dalla circostanza che l’home page del sito  www.comunedileonessa.it contiene soltanto il collegamento con il sito Leonessa.org. 

Nel ringraziarVi, comunque, per il ruolo di organo di informazione di Leonessa, auguro a Voi e a tutti i vostri lettori un felice e proficuo anno nuovo.

 Roberto Croce

 

I nostri lettori  5  Gennaio 2009

 

Cari amici di Leonessa,
sono un villeggiante di Ruscio che da sempre frequenta inverno ed estate Leonessa. Seguo con molto interesse e passione le vicende del paese e in particolar modo il problema dello spopolamento e la costruzione degli impianti da sci, che dovrebbero essere una sorta di medicina (si spera) contro lo spopolamento che affligge tutti i piccoli centri montani. Sono anche un accanito sciatore e la costruzione degli impianti mi farebbe piacere e comodo. Ma proprio stamane ho trovato questo articolo su La Repubblica
che vi invito a leggere. E' un tristissimo rapporto sugli impianti da sci abbandonati, a cui anche il futuro comprensorio Teminillo-Leonessa rischia con quasi certezza di aggiungersi.
Nonostante faccia il tifo per voi, per Leonessa e per le generazioni future affiché abbiano lavoro e vita dignitosa nel luogo dove sono nati, per la nostra storia e le nostre montagne perchè siano valorizzate, frequentate e conservate, onestà mi chiede di essere cauto nel dire che la costruzione degli impianti sarà una cosa vantaggiosa nel tempo per i Leonessani.
Vi invito, pertanto, a riflettere con molta serenità leggendo l'articolo, senza partito preso per questa o quell'altra posizione. Se non risultano convenienti gli ipianti in Valle d'Aosta e in Piemonte nei pressi del Sestriere, come potranno esserlo quelli di Leonessa?
 
Cari saluti,
Marco Ventura

 

 4  Gennaio 2009

 Il sindaco accusa il Comitato impianti di aver sollevato una polemica soltanto politica -  Rauco: a Leonessa si scia «A Campo Stella il fondo ha fatto registrare aumenti di presenze» «È una completa mistificazione della realtà, fatta da chi non vuole bene a Leonessa. Oltretutto offende chi si alza alle 5 del mattino per lavorare». È amareggiato il sindaco di Leonessa, Alfredo Rauco, per le accuse di non aver fatto abbastanza per la stagione sciistica, lanciate attraverso «Il Tempo» dal Comitato impianti Campo Stella.
«Tranne il 26 dicembre ed il 1 gennaio, giorni in cui pioveva, abbiamo aperto l'Intermedia e la Campo Scuola nella zona di Campo Stella e Fonte Nova per lo sci da fondo. Abbiamo subito registrato 180 presenze, con un crescendo giorno per giorno. Abbiamo fatto il pienone toccando anche le 350-380 presenze giornaliere e, oggi (ieri ndr) nonostante stia nevicando, abbiamo 200 persone. Ricordo inoltre che nell'Intermedia ci sono 30-40 centimetri di neve completamente battuta e per la pista di fondo abbiamo ricevuto i complimenti anche del maestro dello sci club». La polemica sollevata da alcuni riguardava anche la sostituzione dell'impianto Rubbio non ancora completato, finanziato dalla provincia ma il sindaco Rauco ribatte spiegando che «la prima tranche di finanziamento è arrivata il 3 ottobre e l'ultimo dei permessi ambientali il 3 novembre. Anche questo dimostra che il Comitato ha fatto quelle accuse, probabilmente in chiave politica».
«Noi dovremo tutelare l'immagine di Leonessa - conclude il Sindaco - visto che stiamo facendo tanto, anche in fatto di prezzi. Pensate che l'anno scorso il giornaliero costava 13 euro, quest'anno, visti anche i lavori sulla Rubbio, l'abbiamo ridotto a 10 con i giovani residenti fino a una certa età che non pagano, e offrendo un trattamento di favore anche ai non residenti iscritti allo sci club».
(Marco Fuggetta)

 

www.leonessa.org  4  Gennaio 2009

Ora, noi capiamo tutto: la campagna elettorale per la poltrona di Sindaco, il non essere riusciti ad aprire la Rubbio in tempo utile (a questa Redazione risulta che siano arrivate in ritardo le autorizzazioni : se qualcuno sa di più, ci faccia sapere...), ma la gente a Campo Stella è arrivata lo stesso.

Anche questa mattina, 3 gennaio 2009.

E allora non scrivete sciatori in fuga da Campo Stella, ma sciatori a Campo Stella, nonostante tutto .

E se proprio c' è  da dare libero sfogo alla vena polemica che è naturalmente insita in ognuno di noi, si racconti di Leonessani che, con tutto l'interesse a veder sviluppare Campo Stella e, nell'attesa, dimostrare di essere veramente attaccati alla propria terra, scelgono invece di fare lo stagionale a Selvarotonda.

Raccontiamo di Leonessani che farebbero meglio a venire a Campo Stella e raccontarla da lì, Campo Stella.

Non da casa.

A Campo Stella non sono out le piste da sci: Campo Stella dovrebbe essere out per queste persone.

Degrado ed improvvisazione ? Venite a Campo Stella dove si scia, nonostante tutto.

Solo così capirete.

"Ai molti leonessani appassionati di sci non rimane altro che andare nella vicina Selva Rotonda dove le piste sono accuratamente preparate..."

Venite a Campo Stella dove si scia, nonostante tutto.

Solo così capirete.

Ma il nostro pensiero vale sempre meno di zero.

Per fortuna.

Dedicato con tutto il cuore a tutti i ragazzi che lavorano a Campo Stella. Anche oggi 3 gennaio 2009. Perchè c'è gente.

Un abbraccio a Vito, Dante e  Alberto, e  alla accuratissima e maniacale cura con cui si battono le piste a Campo Stella.

Un ultima cosa...

La foto comparsa sul Tempo a corredo di un articolo che rimarrà per sempre nella storia del giornalismo italiano è di nostra proprietà.

E' questa...

Nessuno ci ha chiesto il permesso di pubblicarla ( ci sono anche dei minori...) ed andava in ogni caso citata la fonte.

Tra l'altro la festa di carnevale sulla neve ci sarà sicuramente anche quest'anno; basta la neve,i nostri impianti "chiusi" di Campo Stella, la gente giusta, voglia di lavorare ed una idea...

Non servono comitati.

Questa è l'impianto di Campo Stella "chiuso", oggi 3 gennaio 2009

A Campo Stella si scia , nonostante "il Tempo " ( intendevamo il giornale, non quello atmosferico...)

La Redazione di www.leonessa.org

 3  Gennaio 2009

Dopo il referendum pro Umbria Leonessa deve tornare ad affrontare le carenze di piste e impianti di risalita -  Sciatori in fuga da Campo Stella -  Denuncia il Comitato contro i ritardi del Comune: «Così ha mandato in fumo il Natale» .  Le abbondanti nevicate di questi giorni non sono servite a riportare un po' di serenità tra gli appassionati di sci di Leonessa. Anzi, ironia della sorte, hanno contribuito ancor di più a mettere in evidenza la carenza di strutture obsolete e non più idonee ad accogliere i numerosi turisti che, soprattutto nel periodo delle festività natalizie, affollano il leonessano. È ancora vivo l'eco delle forti polemiche che hanno accompagnato il referendum e diviso la popolazione. Un referendum che, al di là dell' esito, ha avuto il merito di aver posto all'attenzione delle forze politiche locali e regionali la questione del rilancio turistico del comprensorio del Terminino, attraverso l'ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti e piste da sci.
In attesa che ciò avvenga bisogna però fare i conti con l'esistente che, stando alle difficoltà incontrate dagli sciatori, sembra essere poca cosa. Nonostante la concessione dalla Provincia di Rieti di un contributo di un milione e centomila euro e l'accensione di un mutuo da parte del Comune di Leonessa per ulteriori 200 mila euro per la sostituzione della sciovia Rubbio, i lavori non sono stati ultimati e le attività sulle piste di Campo Stella sono rimaste quelle che erano.
A protestare contro un simile situazione è il Comitato impianti Campo Stella che punta l'indice contro l'inefficienza dell'amministrazione comunale. «Il Comune sotto le festività natalizie e con tanta bellissima neve sbandiera a destra e manca l'apertura degli impianti (la vecchia seggiovia mono posto ndr) ma quello che si presenta ai pochi turisti volenterosi che si avventurano sulle piste da sci è solo degrado ed improvvisazione che la tanta neve purtroppo non riesce a coprire - si legge in una nota del Comitato - Ai molti leonessani appassionati di sci non rimane altro che andare nella vicina Selva Rotonda dove le piste sono accuratamente preparate».
Diametralmente opposta la situazione al Terminillo dove in questi giorni si è registrato il tutto esaurito e per la prima volta in tanti anni le polemiche sono state messe da parte. Non che i problemi siano magicamente scomparsi. Sono stati solo messi (momentaneamente) da parte per godersi al meglio il boom di turisti che, complici le copiose nevicate, hanno letteralmente invaso la montagna di Roma.
Mai spesi 1.300,000 euro: erano disponibili ma i lavori sulle piste non sono mai stati ultimati : Nostalgia Campo Stella da tempo non vede più immagini di comitive felici .

(Aldo Fabriani)

 2 Gennaio 2009

La Provincia tira le somme di fronte a un anno diffìcile e travagliato -  Leonessa e acqua a Roma mine vaganti per Melilli  - Il referendum pro-Umbria ha acceso i riflettori sui problemi dei territori «marginali». E ancora si aspetta il Patto per Rietì Un anno in cui si è molto discusso di infrastutture e isolamento del Reatino, di stabilizzazione degli Lsu e di crisi occupazionali, di Patti per lo sviluppo e progetti formativi. Una fotografìa di quanto avvenuto dentro e fuori l'amministrazione provinciale che andrebbe bene per un anno qualsiasi visto che i temi aperti, gira e rigira, sono sempre gli stessi.
A rendere "diverso" e movimentato il 2008 della Provincia ci hanno pensato soprattutto le improvvise, e rivoluzionarie, elezioni politiche di aprile e il caso Leonessa che per mesi, al di là delle dichiarazioni ufficiali, ha fatto temere per il futuro della provincia. Le elezioni della straordinaria vittoria del centrodestra, hanno toccato molto da vicino Palazzo d'Oltre Velino in quanto tra dimissioni annunciate e poi ritirate, sembrava che un posto nelle liste del Pd per il Parlamento dovesse spettare anche a Fabio Melilli. Posto, che in realtà, per Melilli non è mai arrivato.
Leonessa, invece, perché a torto o a ragione, con l'iniziativa del referendum ha acceso i riflettori sui problemi dei territori piccoli e cosiddetti "marginali". Per il resto, il 2008 di Palazzo d'Oltre Velino ha visto il continuo dibattito sul destino dei 123 Lsu, con gli annunci di stabilizzazione dello scorso febbraio e lo sciopero dei lavoratori di qualche settimana fa, ad aprire e chiudere un anno scandito da dichiarazioni varie, con la situazione che ad oggi però non è àncora definitivamente risolta.
E poi l'isolamento del Reatino e la cessione della gestione della ferrovia Terni Rieti-L'Aquila a Ferrovia Centrale Umbra nello scorso luglio che ha dato il via a una serie di tavoli nella Capitale dai quali la Provincia ha riportato a casa una corsa senza ritorno - verso Roma alle 7,58 del mattino, inaugurata lo scorso 15 dicembre. Un capitolo che sarà sicuramente tema di campagna elettorale.
Cosi come, probabilmente, lo sarà il tanto osannato, anni addietro, Patto per Rieti da siglare con la Regione Lazio, ma mai arrivato a conclusione. E ancora, politicamente parlando, rilevanti sono state le dimissioni arrivate a settembre dell'ex assessore centrista Vincenzo Rinaldi, ormai oggi avversario del centrosinistra targato Melilli. Tra le attività svolte dall'amministrazione, l'incremento dell'Istituzione formativa, l'inaugurazione dei lavori per la Ciclovia reatina nello scorso novembre, l'ottenimento di fondi per la Rieti-Torano ed il piano provinciale dei rifiuti.
Niente parlamento europeo Sembrava una sua destinazione ma poi non è andata più in porto Restano in sospeso anche le questioni dei lavoratori socialmente utili e dello «strano» treno diretto per la Capitale

(Marco Fuggetta)